
Finanziato dalla Comunità Europea il progetto per la realizzazione di un Parco Naturale nell’ex Giardino di Federico II°. Assegnati al Comune di Milazzo quasi 11 milioni di euro.
E’ stato finanziato il progetto presentato dall’amministrazione comunale di Milazzo, nell’ambito del Pist n. 18 “Milazzo – Ganimè – Eolie” denominato “Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria in zona riconosciuta ad elevato rischio di crisi ambientale”. Ieri è stata trasmessa al sindaco la comunicazione dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente con l’invito a predisporre il progetto esecutivo dell’intervento da trasmettere entro 90 giorni.
Il finanziamento che sarà erogato per tale progetto – che rientra nella linea 2.4.4.2 del P.O. Fesr 2007-2013 ammonta a quasi 11 milioni di euro.. Nel corso di una conferenza stampa il sindaco Pino e l’assessore Midili hanno illustrato il progetto e spiegato le linee di intervento che porteranno all’esecuzione dell’opera nei tempi fissati dal cronoprogramma europeo – 35 mesi -.“Innanzitutto va detto che per la prima volta il Comune di Milazzo partecipa e ottiene un finanziamento europeo P.O. Fesr– ha esordito l’assessore Midili – e credo che sia un riconoscimento importante nei confronti di chi, subito dopo l’insediamento ha lavorato senza sosta per poter inserire la propria progettualità nelle misure previste dal Pist ma anche dal Pisu.
Il progetto - classificato al primo posto nella graduatoria generale – è stato sviluppato attraverso il criterio del sistema integrato e comprende la realizzazione di una rete di monitoraggio dell’inquinamento con centraline che dopo una gestione, già compresa nel finanziamento di tre anni, sarà messa a disposizione delle istituzioni pubbliche. Quindi la realizzazione di un parco naturale nell’area un tempo occupata dall’ex Giardino di Federico (tra la Raffineria e la Silvanetta) attraverso la piantumazione di alberatura ad alta fotosintesi clorofilliana, la costruzione di un percorso museale e messa a dimora di piante autoctone e di grande pregio, nonché di barriere protettive in corrispondenza dei maggiori punti di criticità ambientale che consentiranno l’abbattimento dell’impatto visivo ed una contrazione del fenomeno della diffusione degli inquinanti presenti in atmosfera in una zona già riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale”.
Due i percorsi che saranno realizzati nell'area di 60 mila metri quadrati a ridosso della Raffineria Milazzo, proprietaria dell'area, donata al comune gratuitamente per consentire di realizzare il parco: uno archeologico (vista la presenza di una necropoli), l'altro naturalistico con centinaia di alberi autoctoni che saranno scelti con la collaborazione della facoltà agraria dell'Università di Catania. I percorsi all'inizio saranno gratuiti, poi sarà applicato un ticket d'ingresso. Saranno recuperati anche dei magazzini accanto alla caserma dei pompieri. L'opera sarà pronta entro luglio 2015, come imposto dall'Unione europea che finanzia l'opera.
Il sindaco Pino da parte sua ha voluto evidenziare come la sua Amministrazione abbia voluto puntare sulla progettualità per intercettare risorse europee, vista la criticità della situazioni finanziaria dell’Ente e che questo primo riscontro portato avanti una linea d’azione finalizzata a soddisfare quelle che sono le priorità dei cittadini. La realizzazione di questo Parco Naturale permetterà anche di poter fruire di una struttura per il tempo libero e valorizzare un importante percorso archeologico. L’intervento ai Giardini di Federico era un progetto per il quale da decenni si batteva la locale sezione di “Italia Nostra” ed il suo presidente Girolamo Bambara e quindi siamo contenti di poterlo attuare". "Sono certo che questo Sistema integrato consentirà non solo di recuperare, conservare e valorizzazione beni culturali e paesaggistici di grande valenza, ma anche di ottenere un valore aggiunto sia sotto il profilo occupazionale (è previsto dopo la realizzazione l’impiego di 10/15 unità lavorative), sia sotto l’aspetto prettamente economico attraverso attività sostenibili”.
L’opera sarà consegnata entro 35 mesi a partire da ieri, sarà appaltata tramite un bando pubblico europeo sottoposto alle verifiche dei nuclei di valutazione europei e che, a detta dei due amministratori, una volta realizzato, prevederà l’occupazione di almeno 15 unità. E’ un progetto presentato il 19 luglio del 2010 e quindi pensato e realizzato da questa amministrazione e dagli uffici comunali a tempo di record visto che la stessa amministrazione si era insediata solo un mese prima. Il progetto - sarà messa a disposizione delle istituzioni pubbliche. Quindi la realizzazione di un parco naturale nell’area un tempo prevista per il Giardino di Federico (tra la Raffineria e la Silvanetta, la cosiddetta area Tibo’)) attraverso la piantumazione di alberatura ad alta fotosintesi clorofilliana, la costruzione di un percorso museale e messa a dimora di piante autoctone e di grande pregio, nonché di barriere protettive in corrispondenza dei maggiori punti di criticità ambientale che consentiranno l’abbattimento dell’impatto visivo ed una contrazione del fenomeno della diffusione degli inquinanti presenti in atmosfera in una zona già riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale. Inoltre saranno prevista una zona naturalistica ed una archeologica con relativi percorsi. I due amministratori hanno tenuto a precisare alcune cose a scanso di equivoci o di “fantasie politiche”: E’ sicuramente il primo finanziamento dei fondi europei p.o Fesr 2000- 2013. L’unico finanziamento ottenuto nel settore ambientale dal comune di Milazzo era stato quello delle centraline, ideato durante la giunta Nastasi e del quale “tutti sanno come è andato a finire”; ma si trattava di un finanziamento regionale fuori dalle linee di intervento dei fondi europei. “ questi soldi non transiteranno dalle casse comunali e pertanto non si potranno distogliere, come ho già sentito dire da qualche parte,” – ha detto l’assessore Midili – per pagare i debiti del comune. Le somme saranno erogate gradualmente alla azienda che effettuerà i lavori in corso di avanzamento dei lavori stessi e direttamente dalla comunità europea”.
I
progetto in tempo e ha informato che sono in attesa altre buone notizie ,
questa volta dai fondi PISU per il Castello e l’asilo Calcagno.