Venerdì 30 Marzo 2012 Ancora un’iniziativa varata dall’amministrazione comunale nel progetto “Over 2012”.
L’assessore Nunziatina Faustino l’aveva già annunciato nella lunga sfilza di servizi, quando venne presentata la guida alle opportunità di svago, d’assistenza, dei nuovi servizi e delle attività pensate per tutto un lungo 2012 per gli “over” brolesi, questo corso di cucina che si avvia quest'oggi.
Dunque tra le tante attività anche lezioni di gastronomia e cucina, alla ri-scoperta delle vecchie ricette, per conservarle e tramandarle.

Questo pomeriggio, in occasione del periodo
pasquale, un gruppo di signore daranno vita ad un proprio meeting del
gusto, in tema con il periodo pasquale.
Quindi gastronomia dolciaria legata alla tradizione dei nebrodi, che a
Brolo, grazie anche alla velenza del porto - il vecchio caricatore - si
contaminano con i riti gastronomici delle eolie e con quelli
dell’entroterra siciliano.

Infatti le oltre 25 signore che hanno già aderito al progetto si
ritroverannno insieme ad impastare farine e zucchero, a decorare, e poi a
gustare i dolci pasquali lì preparati anche per la gioia, a sera, di
nipoti e parenti.
Un modo simpatico per anche per farsi gli auguri prima di immergersi nella settimana “passione” pasquale.
Per informazioni: Ufficio Servizi Sociali Comune di Brolo 0941536039
.................................
I dolci pasquali della tradizione siciliana
Quando si parla di cucina siciliana si pensa alla semplicità degli
ingredienti che la compongono, alla fantasia dei cuochi e delle massaie,
alla particolarità dei sapori e degli accostamenti influenzati dalle
tante popolazioni che, nel corso dei secoli, con le loro culture, hanno
attraversato e contaminato la regione.
Granite, gelati, contorni e primi piatti sono solo alcune delle
celebri ricette siciliane diventate note nella tradizione culinaria
italiana; ma è soprattutto durante le ricorrenze più importanti come il
Natale, il Carnevale e la Pasqua che la cucina siciliana dà il massimo.
Secondo la tradizione, le ricette pensate per rallegrare il pranzo pasquale devono contribuire ad aumentare il tono della festa.In questa occasione, tra le portate decisamente più attese rientrano
le specialità di pasticceria che, per Pasqua, propongono una varietà di
biscotti, pani e paste dolci, al forno o fritte, arricchiti con pasta
reale e ricotta e spesso decorati con uova sode colorate, che
simboleggiano la speranza e la rinascita.

La pasta reale è un composto realizzato con pasta di mandorle dolci, albume d’uovo e zucchero. Il nome deriva dall’arabo Mauthaban che originariamente indicava una
moneta, poi un’unità di misura, quindi lo stesso contenitore del
marzapane.Tra i vari esempi del connubio tra simbologia e dolci pasquali ci
sono i “palummeddi” modicani, una pietanza realizzata con la pasta dolce
oppure con la farina d’orzo e di riso e contenenti un uovo sodo.
Il dolce che rappresenta un simbolo della tradizione culinaria
siciliana, è senza dubbio la cassata, tipico dolce palermitano di
origine araba, ripieno di ricotta addolcita, frutta candita, marmellata
di albicocche e ricoperto da glasse colorate. Nata per celebrare la
Pasqua dopo i sacrifici quaresimali, la cassata è ormai diventato un
dolce preparato e consumato in qualunque momento dell’anno e ricorrenza e
ormai diffuso un tutta Italia.
Le sue origini saracene sono rintracciabili nell’unione armonica di
ingredienti e sapori: pan di spagna, ricotta, cioccolata e canditi. La
tradizione vuole che la cassata sia il frutto della fantasia dei cuochi
della corte dell’Emiro che intorno all’anno Mille risiedeva alla Kalsa
di Palermo, ma la sua “vocazione pasquale” è testimoniata da un
documento del Sinodo di Marzara del 1575 nel quale la cassata è definita
“indispensabile nelle feste pasquali”.
La Pasqua è senza dubbio un’ottima occasione per visitare la Sicilia
dal momento che offre, non solo la possibilità di conoscere e visitare
luoghi meravigliosi, ma anche di assaporare dolci e pietanze dal gusto
indimenticabile.
Testo tratto dal: http://blog.unahotels.it