Con una mozione, i sedici consiglieri comunali che hanno sostenuto l’ex sindaco Italiano, chiedono, per evitare il dissesto di vendere praticamente tutti i beni comunali per un valore totale di 100 milioni di euro, in pratica “i Molini Lo Presti, l’ex mattatoio comunale di via Sardegna, l’ex scuola elementare Baronello, l’ex scuola media Zirilli, l’ex scuola elementare San Giovanni, l’ex scuola madonna del boschetto, l’ex scuola elementare Fiumarella, il centro sociale S.Marco, l’ex convento Cappuccini, l’ex immobile servizio idrico integrato di via G.B. Impallomeni, l’ex mercato coperto, gli uffici della Polizia di Stato, l’ex stazione ferroviaria, la piscina comunale, il palazzetto dello sport, ecc. ecc.” Insomma una “grande visione strategica”, ovviamente in linea con quella della precedente amministrazione, che si può così sintetizzare, si vende tutto si tira avanti per qualche anno e poi si vedrà. Chiaramente non intervenendo sul contenimento dei costi e sulle cause che hanno portato al dissesto, quali il mancato controllo dei debiti fuori bilancio, dopo un paio di anni le casse comunali si ritroverebbero nuovamente con l’acqua alla gola. Tra l’altro è evidente, per la legge della domanda e della offerta, che mettendo sul mercato 100 milioni di euro di immobili in un momento di crisi economica, il valore crollerà, in altre parole sarà una mega svendita. Inoltre si propone di vendere immobili che attualmente sono utilizzati dal comune, quali l’ex Zirilli dove sono i Vigili Urbani o il convento degli ex-cappucini dove ci sono gli uffici del VI dipartimento, e che quindi sarà poi costretto ad affittarli, aumentando così i costi di gestione. Infine e non ultimo lo sviluppo. In momenti di crisi non si deve mai smettere di pensare ed investire sul futuro. Vendendo il patrimonio comunale e in particolare aree strategiche, quali ad esempio i Molini e la vecchia stazione ferroviaria, la politica rinuncia al ruolo di guida dello sviluppo di Milazzo, abbandonandolo definitivamente agli interessi dei privati.
Comincia l'avventura di "Dramma popolare" prodotto cinematografico . (scritto, diretto e prodotto da Carmelo Popolo e Matilde Buzzanca per la People Production .
Dramma popolare" prodotto dalla People Production. Dopo la prima del film “Dramma popolare” scritto, diretto e prodotto da Carmelo Popolo e Matilde Buzzanca per la People Production proiettato in anteprima assoluta venerdì 10 gennaio 2025 presso l’Auditorium comunale di Pace del Mela (ME) , nei social registriamo numerosi commenti positivi - Ma quale è il futuro dei film indipendenti ? Nonostante il mondo del cinema sia dominato dalle grandi produzioni hollywoodiane, diversi film indipendenti stanno superando le aspettative del pubblico e della critica. A tal proposito, Martin Scorsese ha voluto porre la lente d’ingrandimento proprio su questo aspetto. Intervenuto al Cinema Con di Las Vegas, maggiore raduno mondiale dell’industria del grande schermo, il regista statunitense ha sottolineato il peso di tali pellicole nel medio-lungo termine: “Credo che sia necessaria una riconsiderazione generale. Dovete investire nel futuro dell’esperienza cinematografica, per il bene di tutt...