Al Teatro Tifiletti di MILAZZO - La Lute presenta "Modelle per un giorno " moda, musica e canzoni , omaggio agli anni '60 (foto prof Mento)·
dalla rievocazione di quella stagione un messaggio di speranza per i giovani
La nostalgia è bruttissima bestia, perché addolcendo nel ricordo il passato, copre di zucchero a velo e amnesia i mali che ci lasciamo dietro.
Un gran bene per noi umani, una grazia per rendere meno amaro il nostos, viaggio di ritorno della memoria centro dell’epica di Omero e radice di «nostalgia». Una maledizione però per gli storici, diaristi, cronisti che si affidino al felice ricordare il passato tradendolo. Già Leopardi nota nello Zibaldone (redatto tra il 1817 e il 1832) come i vecchi contadini rimpiangessero le passate stagioni, quando il tempo era così più tanto mite del frigido XIX secolo!
Un gran bene per noi umani, una grazia per rendere meno amaro il nostos, viaggio di ritorno della memoria centro dell’epica di Omero e radice di «nostalgia». Una maledizione però per gli storici, diaristi, cronisti che si affidino al felice ricordare il passato tradendolo. Già Leopardi nota nello Zibaldone (redatto tra il 1817 e il 1832) come i vecchi contadini rimpiangessero le passate stagioni, quando il tempo era così più tanto mite del frigido XIX secolo!
A parte questo, gli anni Sessanta o, se preferite, i "mitici" anni Sessanta, come spesso molti amano definirli, hanno rappresentato certamente il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il secolo scorso abbia mai visto. Sono gli anni del boom economico e del rinnovamento generazionale
Gli eventi socio-politici e culturali di quegli anni avrebbero infatti inevitabilmente influenzato e modificato profondamente valori, aspirazioni e stile di vita delle future generazioni. Prima la beat generation e in seguito la musica pop, diventano il nuovo modo di espressione dei giovani, che si identificano sempre di più nei loro idoli musicali.
Sono gli anni in cui si affermano i media, la cultura pop e la minigonna, che fa emergere una nuova figura femminile che abbandona gradualmente l'etichetta formale in favore di una maggiore espressione di libertà. Nella prima parte del decennio L'Italia risente ancora dei benefici del boom economico, che favorisce le attività economiche ed il progresso della tecnologia.
Sono sempre di più gli Italiani che scendono nelle piazze per manifestare i loro ideali politici ed esprimere il proprio dissenso; proprio le piazze saranno teatro, qualche anno più tardi, verso la fine del decennio, delle grandi contestazioni giovanili che culmineranno nella grande rivoluzione culturale del '68.
Anche la Lute (libera Univeristà della terza età) oggi al Trifiletti di Milazzo e il prossimo due giugno a Pace del Mela, a completamento dei corsi, ha voluto rappresentare con una sfilata e musica , l'epoca dei - baby boomer - ( la generazione nata tra il 1945 ed il 1964 in Nordamerica, che ha contribuito a quello che fu un sensibile aumento demografico avvenuto negli Stati Uniti in quegli anni, conosciuto, per questo, come baby boom.) che superata da poco la seconda guerra mondiale, contribuì notevolmente all'aumento di domanda per beni di consumo, stimolando la crescita economica registrata in quel periodo.
Gli anni '60 sono gioie e purtroppo anche tanti dolori, il Vajont con i morti mai contati per un calcolo politico, il terrorismo che chiude il 1969 a piazza Fontana, i lutti sportivi con la fine precoce del povero Meroni, beat del calcio, la violenza sessuale patita da Franca Viola in Sicilia, allora coperta dal codice penale, il razzismo latente, con lo showman bambino Renzo Arbore cui i vicini emiliani dicono: Vieni da Foggia? «Africa».
Ben vengano , musica, parole , sfilate di moda per spiegare queste semplici pagine, per ricordare il tempo in cui i nostri sogni erano ancora intatti, ma anche per scacciare un pessimismo che ci impedisce di cogliere la complessità della realtà, fatta delle sue infinite cose piccole e grandi, tutte irripetibili; cose che saranno, domani, la nostra nostalgia… per augurare, ai bambini e ai giovani di oggi, di ritrovare la stessa speranza che avemmo noi allora, e per aiutarli a saper sempre riconoscere, in qualunque circostanza, la straordinaria bellezza del vivere».
Permetteteci di ricorda la stagione dell Autostrada del Sole , i Giochi Olimpici di Roma, le prime trasmessi dalla tv in mondovisione. E' ricordare - come il genio e l’ottimismo di padri, madri e nonni - che presero nel 1945 un Paese distrutto dalla guerra portando al boom economico; la Dolce Vita, il design, la medaglia d’oro di Berruti sui 200, il Nobel per la chimica a Natta.
Oggi tutto questo contrasta con una crescita economica ferma da 25 anni, disoccupazione, cancellati i diritti dei lavoratori, corruzione, crollo delle nascite ed altro
Oggi tutto questo contrasta con una crescita economica ferma da 25 anni, disoccupazione, cancellati i diritti dei lavoratori, corruzione, crollo delle nascite ed altro
«Oggi il futuro non sembra più lo spazio in cui riponiamo la nostra speranza di felicità: sembra piuttosto l’attesa rassegnata di nuove delusioni... Se oggi viviamo male il presente, è soprattutto perché abbiamo paura del futuro. È la malattia della nostra epoca: la perdita di fiducia…
Nella foto di gruppo della generazione cui appartengo, senza sconti per gli errori commessi, una lettera da fratello maggiore ai ragazzi di oggi, tenete duro, andate avanti, abbiate fede e coraggio. Perché : la vita è bellissima.
Correva l'anno ...
1960: è l'anno della dolce vita
1961: L'Italia compie cento anni
1962: è l'anno de "il sorpasso"
1963: l'assassinio di John F. Kennedy
1964: un anno di grandi fermenti culturali e sociali
1965: è un anno di grandi novità
1966: si consolida la beat generation
1967: iniziano gli anni della tecnologia
1968: l'anno della svolta/a>
1969: un anno grandioso
Mary Quant, l'inventa la minigonna