L’ ansia sociale o fobia sociale è il disturbo d’ansia più comune e il terzo disturbo psichiatrico per diffusione, dopo la depressione e l’alcolismo.
Resta comunque il disturbo meno diagnosticato più incompreso e sottovalutato. La maggior parte delle persone con ansia sociale non sa che si tratta di un disturbo curabile e che non è semplicemente “timidezza”: non sanno di poter avere un aiuto per superare questi momenti.
Resta comunque il disturbo meno diagnosticato più incompreso e sottovalutato. La maggior parte delle persone con ansia sociale non sa che si tratta di un disturbo curabile e che non è semplicemente “timidezza”: non sanno di poter avere un aiuto per superare questi momenti.
Chi soffre di ansia sociale vive ogni giorno con pena i momenti in cui è al centro dell’attenzione o si sente valutato, e si affligge perché prova estremo imbarazzo proprio nelle situazioni sociali a cui desidererebbe ardentemente partecipare.
Perché parlare di ansia sociale alla comunità?
Il clima culturale a cui noi apparteniamo ci fa sperimentate ogni giorno l’ansia sociale. Le fonti sociali di stress sono aumentate, tanto da indurre gli osservatori a battezzare gli ultimi 25 anni “età dell’ansia”.
Il cambiamento nei valori, la mobilità, il lavoro, la privacy, la tecnologia, l’immagine proposta dai media, la sicurezza economica e sanitaria sono tutti fattori sociali che contribuiscono ad aumentare paure ed insicurezze. Aumentano la mancanza di legami umani, il nostro isolamento. L’incapacità di fronteggiare questo sovraccarico aumenta la nostra predisposizione all’ansia e contribuisce il terreno per l’ansia sociale.
Valentina Sabino
Psicologa
Foto: fonte web
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