Rubrica sulla salute: Insulino-resistenza parte terza, a cura del dott. Giovanni Albano - Ambulatorio BioSalus Milazzo
Insulino-resistenza parte terza, a cura del dott. Giovanni Albano
Ambulatorio BioSalus Milazzo
Complicazioni a lungo termine
L’insulino-resistenza, se non adeguatamente trattata, a lungo termine (sia ben chiaro in vari anni) puΓ² avere conseguenze importanti. Le principali complicazioni possono essere;
malattie cardiovascolari e malattia renale cronica: dal momento che come detto, l’insulino-resistenza Γ¨ associata a fattori di rischio cardiovascolare come l'ipertensione, l'obesitΓ , in modo diretto con gli elevati livelli di trigliceridi e il basso livello di HDL.
sindrome metabolica: Γ¨ un insieme di condizioni (compresa alta pressione sanguigna, dislipidemia e obesitΓ addominale) che si verifica spesso in chi Γ¨ insulino resistente, aumentando ulteriormente il rischio di diabete mellito e di malattie cardiache.
steatosi epatica non alcolica (NAFLD): in passato definito fegato grasso non alcolico, puΓ² progressivamente causare infiammazione (steatoepatite non alcolica -NASH) e danni epatici non reversibili.
Oltre ai rischi di condizioni specifiche, l'insulino-resistenza puΓ² complessivamente ridurre laqualitΓ della vita, aumentare il rischio di altre malattie croniche e influenzare negativamente la salute generale. Γ dunque importante intervenire modificando lo stile di vita e, quando necessario, con il trattamento farmacologico per gestire o invertire l'insulino-resistenza.
Appare importante sottolineare come la insulino-reistenza e l’iperinsulinismo conseguente determina una condizione di flogosi sistemica e basso grado.
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