Milazzo ed Enna: un duello tra storia, cultura e sport ai piedi di castelli millenari
13.11.2025
Domenica in occasione della 12ª giornata del campionato di Serie D, si disputerà la partita tra Milazzo ed Enna allo stadio “M. Salmeri” di Milazzo. Questo evento sportivo sarà anche un’occasione per riscoprire due importanti monumenti storici e culturali che rappresentano l’identità e la storia delle due città protagoniste del match: il Castello di Milazzo e la Rocca di Cerere a Enna.
Il Castello di Milazzo, noto come “Cittadella fortificata”, domina la città dalla sua posizione strategica su una collina che si affaccia sul mare. Questa imponente struttura militare, con le sue mura possenti e le torri di avvistamento, è uno dei più grandi e suggestivi castelli della Sicilia. Nel corso dei secoli, il castello ha svolto un ruolo fondamentale nella difesa del territorio, testimoniando le numerose dominazioni che si sono succedute sull’isola, dai Normanni agli Aragonesi fino ai Borboni. Oggi il Castello di Milazzo è un simbolo di storia e cultura, meta di turisti e appassionati di archeologia che possono ammirare le sue architetture e godere di una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Milazzo e sulle isole Eolie.
Dall’altra parte, la città di Enna è rappresentata dalla Rocca di Cerere, un sito archeologico di grande rilievo situato su un’altura che domina la città. La Rocca di Cerere prende il nome dalla dea della fertilità e dell’agricoltura, Cerere, venerata nell’antichità in questa zona. Questo luogo sacro, ricco di testimonianze archeologiche, è stato un centro di culto e di potere sin dall’epoca preistorica e rappresenta un importante punto di riferimento per la storia e la cultura siciliana. La Rocca offre ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia millenaria di Enna, esplorando le antiche strutture rupestri e godendo di un panorama unico sulla città e sulle vallate circostanti.
La sfida sportiva tra Milazzo ed Enna si arricchisce così di un valore simbolico che va oltre il campo da gioco, mettendo in luce il patrimonio storico e culturale di due città che custodiscono monumenti di grande fascino e importanza. Il Castello di Milazzo e la Rocca di Cerere non sono solo testimonianze del passato, ma anche luoghi vivi che continuano a raccontare la storia e l’identità delle comunità locali.

𝗜 𝗣𝗥𝗘𝗖𝗘𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜Domenica 16 novembre la nostra SS Milazzo torna fra le mura amiche ospitando l’Enna al “Marco Salmeri”. Capitan Dama e compagni cercano il pronto riscatto dopo l’onorevole sconfitta incassata a Torre Annunziata contro il Savoia. Il calcio d’inizio è previsto alle ore 15. Sono undici le sfide relative a gare di campionato disputatesi nell’impianto di via Grotta Polifemo. I precedenti vedono un predominio del Milazzo con sette vittorie, due pareggi e due sconfitte. Sedici gol realizzati dai mamertini, nove quelli subiti.
L’ultimo incrocio fra le due formazioni è datato 26 novembre 2023, dodicesima giornata del campionato di Eccellenza. Il Milazzo di Antonio Venuto fornì una prestazione convincente ma dopo il vantaggio di Armando Agolli, tre errori difensivi costarono altrettante capitolazioni. I gialloverdi dell’esperto tecnico Campanella andarono a segno con Cocimano e una doppietta di Arquin che con un uno-due micidiale in 180 secondi fissò il risultato sul 3-1.
Nel torneo di Eccellenza 2019/20 la S.S.D. Milazzo guidata dal tandem Platania/Russo si aggiudicò l’intera posta in palio grazie al gol di Giuseppe Amante. Per trovare il segno X nel vecchio “Grotta Polifemo” bisogna tornare di indietro di oltre 50 anni, precisamente al campionato Semiprofessionistico di Serie D 1973-74, una delle annate più nere nella storia della S.S. Milazzo. Il match terminò 0-0. Nelle fila rossoblu militavano, fra gli altri il bomber Pippo Gitto, miglior cannoniere all time dei mamertini, Motta, Avò, Stanisci e il portiere Vincenzo Di Palma.
Quella stagione è purtroppo ricordata per l’aggressione all’arbitro Papponetti nel corso di Milazzo-Modica. Il Milazzo fu penalizzato di dieci punti e retrocesse in Promozione. Non è nostra intenzione chiudere con un ricordo triste e spiacevole. Forse saremo ripetitivi, nostalgici, a noi piace definirci romantici. Come riportato due anni or sono nella prima edizione di questa rubrica, vogliamo ivi menzionare un Milazzo-Enna che non rientra nel computo dei precedenti di cui sopra e che forse molti tifosi non ricordano.
Correva l’anno 2008, mese dicembre, giorno undici….Era un freddo mercoledì invernale e la presenza sugli spalti risultava piuttosto scarsa anche in virtù della giornata lavorativa. Si disputava il ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza, fase regionale. Nella gara di andata l’Enna si impose per 2-0, al Milazzo serve l’impresa. Ed impresa fu! In inferiorità numerica per l’espulsione di Orioles in avvio di ripresa, i leoni rossoblu non si demoralizzarono ma iniziarono a ruggire. Autogol di Muni, gol di Tindaro Calabrese e rigore di capitan Mirco Camarda a pochi minuti dalla fine. Capolavoro!!
𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗼

