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Lettera dell'avv. Maria Calderone. Petizione Popolare al Parlamento Europeo su tutela dell'ambiente e salute pubblica


Lettera dell'avv. Maria Calderone. Petizione Popolare al Parlamento Europeo su tutela dell'ambiente e salute pubblica
Fonte La Città di Milazzo
Agorà
Venerdì 29 Giugno 2012

Il 15/06/2012 è stata presentata al Parlamento Europeo una petizione popolare, (promossa dall'Osservatorio Nazionale sull'amianto legalmente rappresentato dall 'Avv.to Ezio Bonanni con il coordinamento dell'avv.to Maria Calderone), ex art. 227 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, avente quale contenuto la tutela dell'ambiente e della salute pubblica secondo le norme dei trattati della Corte di Nizza e della CEDU art. 2 e 8.Questa petizione, diretta a promuovere lo sviluppo sostenibile, la riduzione e/o diminuzione degli inquinanti, è stata sottoscritta da oltre 5000 cittadini dell 'interland milazzese e presentata dall'avv.to Maria Calderone, fra l'altro, legale di oltre 200 lavoratori dipendenti della raffmeria di Milazzo e delle ditte dell'indotto della stessa Raffineria. Queste cause sono state introitate nel 2006 e, a tutt'oggi sono pendenti presso il Tribunale di Barcellona P.G., e sono dirette ad ottenere il risarcimento dei danni biologici, alla salute, morali, esistenziali e di relazione per presunte esposizione ad inquinamento acustico e/o ambientale.
La petizione presentata è altresì diretta a promuovere una mozione di condanna del Governo Nazionale e del Governo della Regione Sicilia ed è una diffida ad adempiere perché questi, ciascuno per le proprie competenze, rispettino i diritti dei cittadini Europei di Sicilia in materia di riconoscimento delle maggiorazioni contributive per benefici amianto, e ad ottenere:
a)- il risarcimento del danno ambientale nel territorio di Milazzo e circondario del Mela, di Gela, di Augusta, di Siracusa, di Priolo ecc.);
b)- la sorveglianza sanitaria;
c)· la richiesta d'attuazione immediata dei piani di risanamento ambientale e dei piani di bonifica amianto nel territorio;
d)- la sollecita e pronta attivazione degli organismi Ministeri e/o assessorati ambiente, sanità, sicurezza sociale e lavoro affmché attuino tutte le necessarie e conducenti misure di contrasto per assicurare la protezione per la salute della popolazione dalle esposizioni inquinanti, l'applicazione di sanzioni e la sostituzione degli organismi istituzionali inerti e omissivi in materia;
e)- la costituzione e la nomina di una Commissione di inchiesta diretta ad accertare le responsabilità degli organi competenti, l'inerzia, il ritardo sui loro atti dovuti e, soprattutto, diretta ad attivare l'installazione di tutte le centraline di monitoraggio necessarie per il rilevamento adeguato nei siti industriali ad alto r1schio ambientale fra cui il Circondario del Mela e Milazzo.
Su sollecitazione di coloro i quali non sono riusciti a sottoscrivere la petizione, prosegue la raccolta delle firme per suffragare e continuare a sostenere le richieste promosse con la petizione popolare.
Oltre a tale iniziativa, sono state presentate, altresì, due interrogazioni promosse dal Parlamento Europeo e sottoscritte dagli Onorevoli fra cui On.le Crocetta Rosario, Borsellino Rita, Pirillo Mario, Berlinguer Luigi, Deborah Serracchiani, Salvatore Caronna Susta Gianluca , con le quali si chiede alla Commissione Europea competente:
- se è a conoscenza del fatto che i finanziamenti e le erogazioni tratte dai fondi di sviluppo regionale Europei strutturali sono stati impiegati dalla regione Sicilia senza mettere in sicurezza i siti contaminati;
- se non sia il caso, dopo la discussione innanzi al Parlamento europeo, di istituire una Commissione di inchiesta e/o promuovere una procedura a carico della Repubblica Italiana di cui la Sicilia fa parte;
- se non sia il caso, in relazione alla norma di cui agli artt. 20-21 della Carta di Nizza l prot. l e 14 CEDU art. 157 TFUE, di verificare con una commissione di inchiesta il modus operandi della Repubblica Italiana e degli Enti ausiliari e la discriminazione cui sono oggetto i lavoratori della Regione Siciliana nelle erogazioni delle prestazioni previdenziali ed assistenziali per i danni determinati dall'amianto e la procedura di infrazione ed ogni altra azione al fine di ottenere il rispetto delle norme di diritto comunitario.


(in questa parte del documento viene trascritta l'interrogazione parlamentare dell'On. Lumia, già pubblicata in altra sezione di questo giornale) L'avvocato Maria Calderone, che in prima persona sta vivendo tutte le tristi vicissitudini dei propri clienti e delle loro famiglie, si auspica che, una volta per tutte, le magistrature competenti, gli Organi Istituzionali Nazionali, Regionali ed Europee all'uopo preposte, facciano chiarezza e, se del caso, si attivino al fme di accettare l'effettivo stato ambientale del territorio siciliano definito ad alto rischio con tutti i consequenziali provvedimenti (atti dovuti) ai sensi delle leggi vigenti in materia.
L'avv. Maria Calderone si augura, quindi, che i superiori interventi servano per una rinascita della legalità dei diritti alla sicurezza sociale e alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica dei lavoratori e dei cittadini dei territori ad alto rischio ambientale con la collaborazione fattiva della società civile e delle forze istituzionali ad ogni livello preposte che intendono porre una soluzione al problema dell 'inquinamento esistente. Si può, e si deve costruire un futuro migliore, per le generazioni presenti e future facendo ammenda e sanzionando gli errori del passato, e promuovere uno sviluppo sostenibile che non anteponga competitività e profitto a discapito dell'ambiente, della salute e della vita. Tutto questo deve essere fatto e, se è definibile come "allarme sociale", che ben venga perché come diceva il Giudice Falcone l'importante non è stabilire se si ha paura o no, è imparare a convivere con la propria paura senza lasciarsi mai condizionare: questo è il coraggio di una società civile e la forza fattività contro ogni forma di abusivismo ovunque esso alberghi.
Avv. Maria Calderone.

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