(Nella foto di Santino Smedili, la posa della prima pietra del Liceo Impallomeni). |
Martedi 5 agosto, ore 18.30 , riunione nel cortile del liceo classico per discutere con genitori, docenti, allievi, ex allievi della recente delibera della provincia.
Proposta di petizione
Luca, io proporrei questa in alternativa, senza sminuire il contenuto della precedente. A questi signori si deve far capire che conosciamo il passato e sappiamo anche che nei loro armadi ci sono degli scheletri, e siamo pronti a tirarli fuori!
Al Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Messina,
Vice-Prefetto dott. Filippo Romano
e, p.c.
Al Signor Sindaco del Comune di Milazzo
Avv. Carmelo Pino
Oggetto: Petizione contro il trasferimento del Liceo Classico “Giovan Battista Impallomeni” di Milazzo (Me) dalla sua sede storica.
I sottoscritti firmatari della PRESENTE - studenti, docenti e cittadini di Milazzo -
chiedono con fermezza alla S.V. di voler revocare la delibera provinciale n. 179 del 3 luglio 2014 con la quale si
DISPONE
lo “sfratto” del Liceo Classico dalla sua storica sede di Via Risorgimento ed il suo trasferimento nei locali del plesso di Via Valverde, sede del Liceo Scientifico, per ospitare uno dei corsi dell’Istituto d’Arte.
I sottoscritti firmatari, a sostegno della loro pretesa, adducono le seguenti motivazioni:
1. L’edificio di Via Risorgimento è stato edificato dal Comune di Milazzo oltre mezzo secolo fa con il chiaro ed esclusivo intento di ospitare il Liceo Classico “G.B. Impallomeni”.
2. L’Istituto Superiore “G.B. Impallomeni” rappresenta un ISTITUTO culturale di grande fama in tutta la Provincia e “fare economia” a discapito della qualità dell’insegnamento costituisce un grave reato morale contro il Sapere e la diffusione dello stesso fra le giovani generazioni.
3. Il risparmio derivante da questo “accorpamento” non ammonta a 550 mila euro, come erroneamente affermato dagli organi di stampa, bensì a 145 mila euro.
Con ciò non si vuole sminuire il valore di quest’ultima somma, ma si vuole affermare la pretestuosità di determinate affermazioni che mirano a fare leva sul diffuso senso di indignazione del popolo. E questo è un comportamento assolutamente scorretto da parte dell’Istituzione Provinciale da Lei rappresentata che da decenni non effettua alcun investimento in edilizia scolastica sul territorio di Milazzo.
4. Pur ammettendo il calo di iscrizioni al Liceo Classico, il numero di classi si è mantenuto inalterato per la coesistenza nel medesimo plesso del Liceo Linguistico.
5. L'Impallomeni possiede un'identità storica sviluppatasi e affermatasi all'interno di quell'unica struttura dove ha sempre avuto sede. In quell’edificio si sono incrociate le vite di migliaia di milazzesi (e non solo), molti dei quali esimi protagonisti del panorama culturale, POLITICO, SOCIALE, CULTURALE, SCIENTIFICO NON SOLO LOCALE, e pertanto esso rappresenta un monumento al loro imperituro ricordo.
6. CON Il trasferimento del Liceo Classico
LA S.S. NON RISOLVERA’ ALCUN PROBLEMA, VENENDO A MANCARE, NELLA STRUTTURA, IL NUMERO DI AULE PARI A QUELLE DELL’ISTITUTO CHE VORREBBE TRASFERIRE. SEMMAI PORRA’ LA CITTADINANZA E GLI STESSI SOGGETTI INTERESSATI DI FRONTE AL VERO E PROPRIO PROBLEMA CHE LA STESSA PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA NON HA SAPUTO O NON HA VOLUTO MAI AFFRONTARE :
LA COSTRUZIONE DI UN IMMOBILE DESTINATO ALL’ISTITUTO D’ARTE, IL CUI PROGETTO E’ STATO APPROVATO DAL COMUNE DI MILAZZO ADDIRITTURA NEL 2003, DALL’AMMINISTRAZIONE NASTASI.
LE CHIEDIAMO INFATTI DI SPIEGARCI IL MOTIVO PER IL QUALE SI E’ PREFERITO CONTINUARE AD UTILIZZARE LOCALI IN AFFITTO FAVORENDO I PRIVATI E CAUSANDO UN INGENTE DANNO ECONOMICO ALLA PROVINCIA,
7. In ultimo, in un’ottica di bene comune (e non dell'interesse particolare di una o l'altra scuola), tutta Milazzo, dalla perdita della sede del Liceo Classico, vedrebbe calare la sua credibilità ed il suo prestigio culturale in una fase politica e storica in cui si sta puntando molto sul turismo e sul recupero dell’identità storica cittadina.
CONFIDANDO SULLA RIVISITAZIONE PER PROGETTO DI TRASFERIMENTO, RIMANIAMO FIDUCIOSI IN ATTESA DI UN POSITIVO RISCONTRO. IN MANCANZA DI CIO’, SAREMO COSTRETTI AD APPELLARCI ALLE AUTORITA’ GOVERNATIVE REGIONALI E NAZIONALI, SENZA TUTTAVIA ESCLUDERE FORME DI DECISA OPPOSIZIONE ALLA SUA DELIBERAZIONE, CON IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA TUTTA, AL FINE DI FAR VALERE LE NOSTRE RAGIONI