In una società sconfortata dai dati oggettivi e invasa da un senso di irresponsabilità collettiva, viene anteposto ancora una volta lo slogan della trasgressione, contorniato da tutta la sua pericolosità. Faccio particolare riferimento amici, all'ospite di Sanremo Rufus Wainwright . Sicuramente non discuto le qualità canore, ne' il consenso popolare ottenuto, ma esprimo, visto lo stato democratico in cui vivo, il mio pensiero. Rufus è un personaggio blasfemo, profetizza con le sue canzoni l'arrivo del Messia gay, si adopera in vignette mediatiche che sono un insulto alla Cristianità e ai valori radicati nelle nostre coscienze. Rufus insieme al suo compagno due anni fa, affittano un utero per concepire una bambina e vivere nella massima normalità il loro stato. Ma dove vogliamo arrivare? Col rispetto lecito e dovuto di ogni singolo individuo, non posso accettare tutto ciò, ne tantomeno che una TV di Stato, accesa obbligatoriamente tramite canone dai sacrifici dei contribuenti, spenda il nostro denaro così. Necessitano "Riflessioni" che compongono "Valori" come diceva il nostro Francesco Alberoni; in particolar modo voglio soffermarmi su una Riflessione: " Noi tutti ci domandiamo che cosa è bene e che cosa è male, che cosa è giusto fare, che cosa dobbiamo considerare virtù e che cosa vizio, quale sia la nostra meta. E vorremmo trovare un ancoraggio sicuro, un ragionamento rigoroso, una guida. Eppure nel mondo moderno sembra non esserci nulla di simile. La gente non crede più che Dio in persona abbia scritto le sue leggi immutabili su tavole di pietra e le abbia date a Mosè sul monte Sinai. Considera questo racconto un mito. Ma non crede nemmeno che le leggi morali siano scritte in modo indelebile nella mente e nel cuore dell'uomo, per cui basta interrogarsi sinceramente per trovare la strada." Bisogna quindi rispolverare le nostre coscienze e interrogarsi sullo stato della nostra condizione dal punto di vista etico; spesse volte crediamo di seguire i nostri principi morali, ma in realtà seguiamo i nostri geni. Riscopriamo antichi valori perduti, ricomponiamoci nei nostri usi e costumi, rivendichiamo un senso di responsabilità e di dovere in cui i i nostri nonni hanno creduto e lottato per essi. Cominciamo col proiettare il nostro futuro in direttive sane e coscienziose, chiediamo al nostro Fazio nazionale di sfruttare l'opportunità datagli in questo storico palco sanremese, magari citando le vittime sul lavoro del molo di Genova, tra cui il nostro Giuseppe Tusa e discutendo sulla sicurezza sul lavoro; magari devolvendo parte degli entroiti sanremesi ai disoccupati nazionali; magari proponendo l'abbattimento delle barriere architettoniche e magari invece di Rufus si fa un revival del grande Lucio Battisti, così oltre che riscoprire " Valori" , riscopriamo "Pensieri e Parole".
Comincia l'avventura di "Dramma popolare" prodotto cinematografico . (scritto, diretto e prodotto da Carmelo Popolo e Matilde Buzzanca per la People Production .
Dramma popolare" prodotto dalla People Production. Dopo la prima del film “Dramma popolare” scritto, diretto e prodotto da Carmelo Popolo e Matilde Buzzanca per la People Production proiettato in anteprima assoluta venerdì 10 gennaio 2025 presso l’Auditorium comunale di Pace del Mela (ME) , nei social registriamo numerosi commenti positivi - Ma quale è il futuro dei film indipendenti ? Nonostante il mondo del cinema sia dominato dalle grandi produzioni hollywoodiane, diversi film indipendenti stanno superando le aspettative del pubblico e della critica. A tal proposito, Martin Scorsese ha voluto porre la lente d’ingrandimento proprio su questo aspetto. Intervenuto al Cinema Con di Las Vegas, maggiore raduno mondiale dell’industria del grande schermo, il regista statunitense ha sottolineato il peso di tali pellicole nel medio-lungo termine: “Credo che sia necessaria una riconsiderazione generale. Dovete investire nel futuro dell’esperienza cinematografica, per il bene di tutt...