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Milazzo: Intervento di messa in sicurezza dell’ex asilo Calcagno

Milazzo: Intervento di messa in sicurezza dell’ex asilo Calcagno



Posted by: Redazione Comunicato

Trasformare l’ex asilo Calcagno in uno spazio che possa ospitare innumerevoli rappresentazioni culturali di tipo teatrale, musicale e mostre sull’esempio dello Spasimo di Palermo, divenuto dopo la riapertura uno dei più bei luoghi di risalto internazionale, ricco di fascino e di magia. Questa l’idea dell’Amministrazione comunale che punta a recuperare l’edificio neogotico, inaugurato nel 1903 oggi fatiscente situato nel quartiere di Vaccarella e renderlo fruibile in attesa che si concretizzi – chissà quando – il finanziamento richiesto nell’ambito del PISU “Horus Milae”.
In tale ottica con determina dirigenziale di questi giorni è stato dato incarico ai tecnici comunali Nino Giardina e Carmelo Dragà di effettuare nel giro di un mese una «progettazione stralcio» finalizzata ad individuare tutti quegli interventi indispensabili a mettere in sicurezza l’immobile. Una messa in sicurezza che «si ponga come intervento propedeutico al futuro restauro e sia finalizzata ad una piena visibilità di tale importante edificio».
Non una ristrutturazione, vista la penuria di fondi delle casse comunali, ma una semplice messa in sicurezza per inserire lo storico edificio nell’ambito di un «percorso culturale che dal Lungomare Garibaldi, attraverso la via Mezzaluna, raggiunga il Chiostro del Rosario ed il Castello».
“Un’idea – spiega il sindaco Carmelo Pino – che comporterà un modesto impegno di spesa e che libererà la struttura da solai collassati e pericolanti, trasformandola – così come l’ha immaginata il nostro assessore al Turismo Dario Russo – in uno Spasimo tutto milazzese, in cui ospitare a cielo aperto manifestazioni culturali”.
Comune di Milazzo – Ufficio Stampa
Comunicato n° 52 del 14/2/2014.


Il progetto dell'Architetto Antonino Giardina , tratto dal sito

Luglio 2011
MILAZZO (ME), Italia

Recupero dell'ex Asilo Calcagno

Relazione Generale La costruzione dell’Asilo Calcagno risale al 1903, fu realizzato con l’impegno del senatore Giuseppe Calcagno, tra i notabili più rappresentativi ad inizio novecento nella ns Città, si avvalse per la progettazione dell’arch. Salvatore Richichi gia’ autore del Palazzo Municipale. Passo’ indenne il terremoto di Messina del 1908, fu utilizzato come locali di emergenza per le esigenze del vicino Ospedale Civico. Sebbene modificato in età anteguerra, conserva nel contesto del rione “marinaro” una notevole presenza architettonica, tale da risultare tra gli edifici sottoposti a vincolo architettonico in provincia di Messina, provv. n. 6812 del 25/11/1992 D.A. Originariamente si componeva di un grande portico d’ingresso con cancelli in ferro battuto, fiancheggiato da due grandi aule di gioco/soggiorno, un largo corridoio portava al cortile-giardino retrostante con accesso dalla via S. Maria Maggiore, ai lati del corridoio i servizi igienici e la cucina ed un locale interno per deposito. L’architettura si distingue per sobrietà e rigore compositivo, i partiti decorativi in calcare ed intonaco tirato a sagoma emergono nei fronti : Lungomare Garibaldi e su vico Mezzaluna; La costruzione si eleva su un alto basamento in pietra a vista con giunti a secco, che ne sottolinea la presenza sul fronte del Lungomare. L’avanzamento e la maggiore altezza del volume del portico a tre archi verso l’esterno, rispetto al filo dei fabbricati da movimento alle semplici linee architettoniche, la simmetria si caratterizza con due volumi affiancati al portico in cui si evidenziano due eleganti bifore, completano la composizione un cornicione aggettante poggiante su mensole in calcare, e stemmi nobiliari che rimandano alle origini della famiglia che ha contribuito alla realizzazione. La struttura costituita da setti portanti in muratura di pietrame ordinario e/o listato, setti e colonne in mattoni pieni di diverso formato, risulta a volte rafforzata nei vani di passaggio da profilati metallici, la parete di spina centrale presenta una sopraelevazione o rifacimento alleggerito in muratura di tavoloni in cotto forati (30×60x~8) ; che tuttavia si imposta su un lungo doppio profilato metallico vincolato ai muri avente funzione di cordolo metallico. Le coperture originali erano a tetto con orditura di capriate, travi in legno, arcarecci e listelli su cui poggiava un manto in tegole coppi siciliani; Le trasformazioni nel periodo 1935/1940 portarono l’Edificio ad un ruolo più rappresentativo con scritte educative e decorazioni classiche, nonchè finiture a cassettonato o volta reale in canne e gesso; fu ricavato un refettorio nell’aula nord su via Mezzaluna, ed un piccolo locale per ricezione; una piccola scala voltata, coperta in sommità con vetro, porta all’alloggio custode ed allo stenditoio ricavato rendendo piana la copertura dell’atrio d’ingresso, questa trasformazione unitamente al cattivo smaltimento delle acque meteoriche è tra le pricipali cause del degrado dell’edificio.
Il Rilievo Critico e Stratigrafico : Il rilievo allegato al progetto preliminare è stato ridisegnato, con l’ausilio di un distanzRiometro elettronico portatile, in particolare si sono rilevate le altezze delle quote di imposta delle strutture di copertura, questo ha permesso anche di definire un rilievo costruttivo, e Tipologico dei setti murari propedeutico agli interventi di miglioramento del fabbricato, sono stati pure rilevati i fronti sul lungomare Garibaldi, sull’Erta S. Domenico e sulla corte/giardino interna, con la tecnica del fotoraddrizzamento è stato documentato il degrado in generale e delle superfici ad intonaco. L’approfondimento tende a distinguere tra loro le parti, sia riconoscendo il dato materiale e figurativo, sia riconoscendo le discontinuità tra le parti, che costituiscono la conoscenza delle fasi costruttive del fabbricato architettonico. Con il Rilievo stratigrafico integrato dalle foto d’epoca si e’ reso possibile riconoscere: 1.La storia costruttiva 2.Le tecniche costruttive Utili per la redazione del progetto di recupero architettonico e miglioramento sismico. Il Progetto di Recupero Edilizio Prevede: Allargamento della base fondale con nuove strutture vincolate puntualmente con le strutture originali; Consolidamento dei setti murari con malta iniettabile a base calce Miglioramento del comportamento scatolare mediante collocazione di tiranti metallici binati; Nuova copertura con struttura in legno LL nel rispetto delle sagome originali Ampliamento del solaio esistente con strutture leggere, e realizzazione della scala di accesso e dell’accessibilita’ meccanica; Recupero e ricollocazione pavimenti portico/atrio d’ingresso Integrazione delle superfici ad intonaco originali, e protezione con scialbatura a latte di calce Trattamento dei partiti decorativi con protettivo consolidante ai silossani Nuovi impianti illuminotecnici e di sicurezza non invasivi; Miglioramento della ventilazione naturale; Nuovi servizi;
Primo Allestimento Museografico Il progetto prevede l’uso di materiali ecosostenibili, l’illuminotecnica prevede l’uso di apparecchi a risparmio energetico e con minore richiesta manutentiva; L’allestimento prevede: Il mantenimento del carattere formativo/educativo della stuttura scolastica originale, un utilizzo compatibile con il contesto del quartiere marinaro, con una funzionalizzazione che oltre alle conoscenze scientifiche e nozioni storiche sul mare fornisca indirizzi verso le tecnologie contemporanee per un utilizzo ecosostenibile di questa insostituibile risorsa del ns Pianeta. al Piano Terra : Atrio d’ingresso Punto Informativo Sala Acquari Virtuali Sala il Mare come Risorsa/sostenibilita’ Ufficio Direzione e Promozione Sala dei Modelli Lignei, accessibilita’ per il Soppalco Servizi al Piano Soppalco : La Navigazione Orientamento, le Stelle, la Bussola, navigatore satellitare Storia della Navigazione, modelli Navi Storiche Futuro della Navigazione Costruzioni Navali Virtuali Orientamento con le Stelle : erano la guida dei navigatori del passato. Alla ns latitudine le stelle piu’ lucenti sono della Costellazione dell’Orsa Maggiore queste non tramontano mai per questo vengono definite circumpolari e formano la famosa figura del “Grande carro”; prolungando la linea che congiunge due di queste stelle Dubhe e Merak si trova a qualsiesi ora della notte la stella polare, che indica il nord, l’astro piu’ lucente della costellazione dell’Orsa minore e fa parte del “Piccolo carro”. Per quanto non espressamente citato nella Relazione si demanda agli elaborati grafici allegati.
Milazzo, li 25/07/2011 Arch. Antonino Giardina

Progettazione

  • Progettista: Antonino Giardina

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