Pubblicato Martedì, 15 Luglio 2014
Scritto da Francesca De Gaetano
“La conferenza nasce in seguito alla redazione di una lettera aperta a Raciti, offrendo spunti di riflessione e chiedendo un suo intervento nella questione milazzese.” Con queste parole Pina Miceli ha aperto la conferenza stampa indetta questo pomeriggio presso l’Hotel “La Chicca” dai rappresentanti del comitato per Civati e della corrente renziana del partito che fa capo ad Antonio Napoli.
“In questi ultimi quattro anni, infatti, chi avrebbe avuto voglia di fare politica è rimasto disorientato dall’assenza di una buona politica” ha proseguito la Miceli “a causa di deterrenti come la mancanza di un vertice e di un organismo direttivo e la coesistenza di diverse posizioni in merito all’Amministrazione. Il PD, primo partito in città, deve invece adoperarsi per ricostruire le condizioni utili ad accostarsi alla politica, ripristinando le regole interne e creando un campo politico che è venuto a mancare nella realtà milazzese. Milazzo necessita di prospettive di ampio respiro, uscendo da una situazione d’emergenza continua e aprendosi a una progettualità che coinvolga tutti i soggetti che vogliono operare nel centrosinistra e che si riconoscano nelle nostre idee. Solo quando sapremo creare questo tipo di politica potremo superare le opposizioni interne e la dicotomia tra coloro che sono a favore e quelli che si oppongono all’attuale amministrazione, realtà conflittuale vista troppo spesso come un discrimine politico. A Raciti chiediamo un ripristino di un sistema di regole, volto a creare una classe dirigente che possa porre le basi per un cambiamento, con un’ottica più ampia della singola elezione amministrativa.”
L’incontro è stato quindi progettato con lo scopo di sensibilizzare i militanti e i simpatizzanti del partito sulla necessità di un rinnovamento radicale del partito, tale da oltrepassare le situazioni interne all’insegna di un percorso di riappropriazione di uno spazio politico condiviso, da occupare come organismo unitario e strutturato.
Alle parole di Pina Miceli si è unito l’intervento di Antonio Napoli, il quale ha dichiarato che “con la nostra lettera aperta chiediamo a Raciti di reinsediare la democrazia interna. Il blocco interno al partito ha finora impedito il costituirsi di una formazione unitaria alle scorse elezioni amministrative, portandoci di fatto al cosiddetto “apparentamento”. Nel corso degli ultimi quattro anni non siamo riusciti a concordare una progettazione condivisa con l’Amministrazione, e credo che dovremmo invece aprirci a chi condivide le nostre proposte.”
Dello stesso parere Antonio Foti, che ha avallato le posizioni dei suoi compagni di partito sostenendo che “le dinamiche amministrative non sono state influenzate in alcun modo dal partito; l’esperienza di governo è stata deficitaria e il PD rappresenta l’unico partito in grado di creare un superamento in termini progettuali, elaborando una politica che rispecchi i nostri saperi di concerto con chi voglia spendersi per il bene della città.”
Ha concluso il ciclo di interventi Angelica Furnari, la quale ha dato pubblica lettura della lettera inviata al segretario regionale del PD, aggiungendo una condivisione della propria visione di partito: “Io appartengo a un mondo imprenditoriale e, in quest’ottica, mi pare impensabile perseguire un progetto in assenza di collaborazione e di progettazione nel lungo periodo; necessità che ci hanno spinti a rivolgerci a Raciti.”