Si è svolta la quarta edizione della manifestazione
“Camminiamo sulle orme di Garibaldi a Milazzo”, organizzata il 20 luglio dall’associazione “Ama comminare in sintonia”, quest’anno in collaborazione con la sezione di “Italia Nostra” e la LUTE – Libera Università per la Terza Età. Dopo il saluto della dott.ssa Luciana Di Geronimo e del prof. Giuseppe Geraci, a nome dell’associazione organizzatrice, e “l’arrivo di Garibaldi” impersonato da Nicola
Amico, sul cavallo Black di Franz Napoli, il corteo dei “camminatori in camicia rossa” preceduti da “Garibaldi a cavallo”, ha percorso il consueto itinerario.
Partendo dal piazzale dedicato ad Alessandro Pizzoli, il giovane garibaldino che col suo eroico sacrificio contribuì ad imprimere una svolta al corso della battaglia, il percorso si è snodato per la piazza della vecchia stazione (dove Garibaldi si difese con la sciabola dall’assalto della cavalleria borbonica), il “Ponte” (dove i garibaldini furono fermati a lungo dall’artiglieria nemica, e
cadde il maggiore Migliavacca), il luogo dell’antica Porta Messina (per la quale entrarono i garibaldini), la Marina (il luogo dove cadde il milazzese Matteo Nardi, il monumento dedicato al 20 luglio, la casa del patriota Stefano Zirilli) fino alla chiesa di S. Maria Maggiore, dove Garibaldi passò la notte dopo la battaglia. Il significato di ogni tappa è stato illustrato dal prof. Bartolo Cannistrà, e raccontato con passi di storici e memorialisti, interpretati da Jimmy Coppolino.
Infine il corteo ha raggiunto il Castello, dove, nel Duomo Antico, Cannistrà ha tenuto una relazione su “Garibaldi e Bosco a Milazzo”. Dopo avere sgombrato il campo da dicerie calunniose sui protagonisti della battaglia e interpretazioni distorte di essa, non sorrette da alcuna base documentale, ha tracciato, in parallelo, i profili dei due personaggi, illustrando le loro precedenti esperienze politico-militari, i loro piani di battaglia e le decisioni prese nel corso di essa.
In particolare, si è soffermato, da un lato, sui giudizi espressi da Zirilli sulla persona di Bosco e sulle ragioni della sua sconfitta a Milazzo; dall’altro, sulle decisioni di Garibaldi che decisero l’esito della battaglia, e sul grande prezzo di sangue pagato dai volontari per cogliere una vittoria che sembrava impossibile.
L’ASD “Ama camminare in sintonia” si propone di arricchire di nuove iniziative la manifestazione, fin dal prossimo anno, per farne non solo un momento di riappropriazione collettiva della memoria storica, ma anche un fattore di richiamo turistico.
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