Riflessioni dello Scrittore Filippo Lo Schiavo sul futuro politico -amministrativo della Città di Milazzo
(foto da sinistra: lo scrittore F. Lo schiavo , il Sindaco di Milazzo Avv.to C. Pino e la Preside Dott.ssa S Scolaro) |
Dott. Filippo Lo Schiavo
Completando la serie di giudizi espressi sulla stampa da tutte le componenti del PD milazzese, interviene sul tentativo di sfiduciare il sindaco Pino, anche Filippo Lo Schiavo, vice coordinatore cittadino del Comitato per Renzi, fautore dell’ampio successo registrato dal nuovo segretario nazionale del PD alle primarie dell’8 dicembre scorso (60% dei voti). – Come tutti sanno, l’area Renzi si è formalmente sciolta per volontà del suo stesso fondatore per non essere individuata come una delle tante correnti del partito. – dice Lo Schiavo – Resta però salda e ferma l’appartenenza ad una contiguità di pensiero che fa riferimento a Matteo Renzi, intorno a cui continua a svilupparsi la voglia di fare politica di una variegata massa di gente che ha creduto, sta credendo e crederà sempre alla possibilità di cambiare la realtà della propria città, della propria regione e del proprio paese. I “renziani” veri, come categoria sociologica e sociopolitica, non hanno più bisogno di classificarsi come tali nello schieramento politico cittadino né di schermarsi dietro associazioni che da tempo hanno cessato il loro compito ma sono ancora tenute in vita per precisi scopi personali.
A Milazzo “i nuovi ex renziani” sono quelli che vogliono cambiare le cose e sono desiderosi di rompere tutti quegli equilibri perversi che da troppo tempo dominano in città. Si chiamano “riformisti” e sono quelli che contano e che verranno fuori quando la mala politica sarà messa da parte e avrà finito di dare di sé l’immagine deprimente che è sotto i nostro occhi. Questa maggioranza onesta, silenziosa e già pronta a costruire tempi migliori si dissocia dal deleterio spettacolo offerto attualmente in Consiglio Comunale e ritiene di non potere condividere le iniziative in corso contro il Sindaco Pino che valuta come personali e non collegate a valide e convincenti motivazioni.
Condivide l’atteggiamento responsabile della componente civatiana, mirante, come noi, all’unità interna del partito, continuamente sottoposto a rotture interne da parte di chi seguita imperterrito a cercare improbabili rivincite. Dovrà essere tutto il partito, nel suo insieme, ad affidarsi al giudizio elettorale a cui si arriverà tra poco più di un anno. Delegare tutto a una gestione commissariale così lunga, sarebbe oggi un disastro. I ”renziani” di cuore, quelli veri, sono coloro che tengono alle sorti di una Milazzo martoriata da un decennio di pessima amministrazione. Anzi, hanno ben chiare le vere responsabilità del dissesto. Per questo, non possono associarsi a iniziative così gravi, mai discusse e dibattute preventivamente all’interno dei circoli e del partito. Si augurano che l’improduttiva iniziativa della sottoscrizione di una mozione di sfiducia al sindaco Pino venga ritirata e il tempo rimanente della legislatura venga utilizzato, solo ed esclusivamente, per cercare di riparare ai gravi danni fatti alla nostra città-.