Parte la prima edizione della “Festa del mare”, un modo per rivivere e valorizzare le tradizioni marinare per valorizza la pesca sostenibile ma anche il quartiere di Vaccarella,
Mentre nello stesso mese un altro appuntamento di richiamo sarà il ”Galà dei porti” con il passaggio televisivo su Rai 2. Nella settimana del Galà anche alcuni convegni dedicati alla “Blu Economy”.
La prima edizione della “Festa del mare"in programma dal 2/3, si articola in due momenti distinti:
- una parte scientifica in cui oltre ad una mostra fotografica con foto degli anni ‘40 e ‘60 che ritraggono Vaccarella, si svilupperà in dibattito con le autorità cittadine presenti.
Per poi passare alla parte del food, con i ragazzi dell’Istituto Guttuso di Milazzo che prepareranno i classici cuoppi di pesce fritto, 2500 porzioni il cui pesce sarà totalmente eco sostenibile
Ci sarà la premiazione di persone della società civile che si sono distinte per la tutela del mare e del suo patrimonio, tanto che per l’occasione ricevere un premio il pronipote di Nino Salmeri, da cui l’omonima associazione marinara di Vaccarella e tanti altri. Per la parte ludica, un gruppo che non poteva mancare, che con le sue canzoni ha fatto conoscere il mare di Milazzo e di Vaccarella nello specifico, in tutto il mondo: i Taberna Mylaensis che hanno accettato le reunion per l’occasione. Tutto pronto quindi per celebrare il mare e Vaccarella, un biglietto da visita questa Festa del Mare.

Massimo Tricamo e Girolamo Fuduli, coautori di «Storia della Marineria Milazzese», dedicarono un libro alla nutrita schiera di naviganti che spesso sfidavano gli oceani a bordo di velieri e piroscafi talvolta leggendari. Il volume sponsorizzato da Maiorana Costruzioni e pubblicato dal tipografo milazzese Lombardo, che con questo volume inaugurò la sua nuova casa editrice, colmando il vuoto che si era venuto a creare in città con la morte del prof. Peppino Pellegrino e la conseguente cessazione dell’ormai storica Spes editrice.
Anche grazie alla meritoria iniziativa dello sponsor, fu deciso di donare circa 400 copie agli studenti delle
terze medie cittadine, garantendo continuità all’opera infaticabile del prof. Pellegrino, il quale riusciva brillantemente a coniugare lo sviluppo dell’editoria locale con la divulgazione della storia patria anche presso le giovani generazioni milazzesi, attraverso la capillare diffusione dei testi di storia cittadina negli istituti scolastici».
Arricchito da un cospicuo corredo di antiche fotografie, il volume ripercorre con dovizia di dettagli le tappe ed i personaggi della marineria milazzese dall’Ottocento sino ai giorni nostri. Vengono ricostruite le vicende dei velieri che nell’Ottocento lasciavano Milazzo per raggiungere porti lontani. Come “L’Avvenire” di capitan Giacomo Rizzo, padre dell’eroico Luigi, che nel 1879, diretto a New York, naufragava in prossimità delle Bermuda col suo carico di limoni. Alle navigazioni a vela s’affiancavano i viaggi verso il mar Nero dei piroscafi dei fratelli Greco, che tornavano a Milazzo carichi di grano destinato ai mulini locali.
Le storie spesso dimenticate di marinai e capitani marittimi s’intrecciano con quelle avventurose dei milazzesi imbarcati sui più grandi transatlantici italiani. E’ il caso del capitano di macchina Totò Milazzo, che nel 1933 conquistò il prestigiosissimo Nastro Azzurro a bordo del Rex.
raccontare le umili fatiche quotidiane dei pescatori di Vaccarella . Un omaggio dell'autore ai pescatori di Vaccarella è un'affascinante storia millenearia che s'intreccia con quella delle sei tonnare disseminate un tempo lungo le coste di Milazzo.
Piu recente è il libro - La "mia" Vaccarella. ricordi del rione marinaro di Milazzo - di Maria Rita Della Candelora Editore: Lombardo Edizioni
L'autrice nella descrizione dell’antico quartiere dei pescatori appaiono, come in flashback, quadri di vita scomparsa. In queste memorie emergono i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza trascorsi serenamente tra casa e spiaggia, vivendo le piccole cose semplici della vita quotidiana, tanto banali quanto preziose nei ricordi di oggi.
Nostalgia per un mondo scomparso: la semplicità del borgo di Vaccarella – nell’arco di tempo che va dal dopoguerra agli anni ’90 – segnano, questi ultimi, la fine di un modo di vivere dovuto all’evolversi della società e alla diversa fisionomia assunta dallo storico quartiere.
Altri autori ne hanno egregiamente curato economia, architettura, arte, toccando episodicamente la vita di ogni giorno, mentre l’autrice ha voluto rivolgere esclusivamente l’attenzione all’umanità vista nel vivere quotidiano e nelle tradizioni .
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La Dott. Maria Rita DELLA CANDELORA – da sempre appassionata di storia delle tradizioni popolari e di etnostoria; attenta all’evoluzione della società e ai cambiamenti degli stili di vita, soprattutto nei risvolti socio – culturali.
Foto Maisano