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Milazzo: al lavoro la 3^ commissione, proposta di un protocollo d'intesa fra il comune di Milazzo e l'università di Messina.




3° commissione “Salvaguardia sociale e promozione umana” nella riunione di oggi, 
Presidente:Francesco Alesci (PDR) 
Vicepresidenti: Stefania Quattrocchi ( I Democratici) 
Carmen Manna (DeM – Onda Libera) 
Componenti: 
Massimo Bagli (Fai Partire il Cambiamento) 
Maurizio Capone (Ora Milazzo) 
Antonio Foti (DeM – Onda Libera) 
Maria Magliarditi (UDC Sicilia) 
Martina Maimone (Italiano Per Milazzo) 
Alessandro Oliva ( I Democratici) 
Lydia Russo (Città Attiva) 

ha approvato, all'unanimità dei presenti , la proposta di un protocollo d'intesa fra il comune di Milazzo e l'università di Messina, formulata dal presidente della terza commissione, Francesco Alesci. 
Sono un centinaio le Università e altre Istituzioni di ricerca che con gli Enti locali organizzano e fanno funzionare unità di ricerca presso soggetti pubblici o privati, italiani od esteri, precisando l’oggetto, la durata, diritti ed obblighi delle diverse parti coinvolte; 
Gli statuti dell’Università prevedano che la medesima partecipi alla promozione, organizzazione e realizzazione di servizi culturali e formativi sul territorio regionale, nazionale e internazionale, anche sviluppando rapporti con istituzioni pubbliche e private, nonché con imprese italiane ed estere, nel campo della ricerca e della formazione, attraverso contratti, convenzioni, consorzi ed ogni altra forma utile. 
Anche l’Università è interessata ad avviare nuove collaborazioni e a potenziare quelle già esistenti con enti pubblici e privati che operano nel campo della ricerca per qualificarsi sempre più come research university, il cui obiettivo fondamentale è l’accrescimento e la trasmissione della conoscenza scientifica, anche con ricadute positive per il territorio. 
Sono le Università che hanno elevate competenze a creare un sinergismo culturale e scientifico che ha dato ricadute notevoli con la creazione di laboratori di ricerca altamente specializzati e qualificati in campo nazionale ed internazionale; o è interesse di entrambi gli Enti continuare e ulteriormente sviluppare, con l'utilizzazione delle rispettive risorse e nell'ambito dei ruoli e delle competenze di ciascuno.
Attività di ricerca di comune interesse attraverso la collaborazione su progetti ed iniziative comuni nell'ambito di quanto previsto in considerazione dell’articolazione e la diffusione su tutto il territorio nazionale e dell’elevato grado di multidisciplinarietà
E' riconosciuta da parte dell’Università l'opportunità di mantenere e incrementare tali forme di collaborazione al fine di arricchire le attività di formazione universitaria con l'alto contributo della ricerca scientifica avanzata e di contribuire allo sviluppo degli istituti di ricerca di svolgere attività didattica e di ricerca presso l’Università; o è interesse di entrambi gli Enti favorire l’alta formazione operanti alla realizzazione dei corsi di dottorato anche con il coinvolgimento del mondo imprenditoriale ed inoltre contribuire e collaborare nella realizzazione e attivazione di corsi di dottorato , sulla base di quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 8 febbraio 2013, n. 45 

Migliore realizzazione dei rispettivi fini istituzionali anche con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati, ai fini della innovazione e valorizzazione dei risultati; o è intenzione delle parti proseguire la collaborazione intrapresa, con il rinnovo della convenzione quadro stipulata. 
Tali forme di collaborazione potranno essere realizzate attraverso la stipula di convenzioni operative, individuando le strutture di ciascun ente coinvolte nel progetto. Ciascuna convenzione dovrà essere approvata dalle parti secondo i rispettivi ordinamenti interni. 
Le attività di collaborazione nello svolgimento in partnership di specifici progetti potranno avere ad oggetto, a titolo esemplificativo: 
1. la definizione di programmi di ricerca di medio termine e la messa a punto di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la partecipazione congiunta ai Programmi Quadro Europei, oltre alla formulazione di proposte in sede nazionale e internazionale; 
2. la collaborazione nello sviluppo e nella promozione delle attività di interesse congiunto attraverso le reti internazionali a cui l’Università partecipa; 
3. la definizione delle modalità di collocazione a tempo definito di strutture di ricerca , la quale dovrà rendersi disponibile a mettere a disposizione locali idonei per lo svolgimento delle relative attività; 
4. la messa a disposizione di materiali, attrezzature, personale e risorse finanziarie occorrenti per l’attuazione delle attività di ricerca di comune interesse; 
5. lo studio e la sperimentazione di servizi innovativi per la valorizzazione dei risultati della ricerca, il trasferimento tecnologico ed il finanziamento dello start-up innovativi; 

6. la promozione, la creazione, la crescita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di nuovi prodotti sostenendo la dinamicità dell’innovazione nei territori coinvolti e sperimentando modello innovativo; 
7. l’integrazione delle priorità industriali con il patrimonio delle nuove conoscenze che scaturiscono dalla ricerca pubblica favorendo lo sviluppo di reti innovative nei settori in cui sono presenti contestualmente competenze scientifiche e tecnologiche e attività di ricerca di eccellenza in grado di attrarre investimenti; 
8. l’individuazione di nuovi strumenti del trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca pubblica al mercato e la definizione di modelli efficienti di gestione della proprietà intellettuale; 
9. la promozione di attività di diffusione della cultura scientifica e tecnologica sul territorio; 

10. la promozione della cultura del management dell’innovazione. Allo scopo di rendere più proficua l’attività di collaborazione in partnership 


Dopo l'approvazione della commissione, tutto passa nelle mani del consiglio comunale e della giunta




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