Comunicato dell'Associazione-è - Possibile- Area Civati di Milazzo
inoltrato dal nuovo portavoce dell'Associazione -è- Possibile - Area Civati
dr. Attilio Andriolo.
Forte critica dell'Area Civati all'amministrazione e No a Carmelo Pino alle Primarie.
"L'associazione è Possibile, dopo aver condiviso la candidatura di Salvatore Presti alle primarie, prende le distanze dalle ultime dichiarazioni dell'attuale Sindaco e neo iscritto al Partito Democratico Carmelo Pino, sulla sua eventuale partecipazione alle Primarie del centrosinistra che vedono il Partito Democratico, principale protagonista.
Le primarie hanno un valore significativo, in quanto, oltre ad una legittimazione politica reciproca tra i candidati, sono finalizzate anche a prospettare la creazione di un progetto radicalmente alternativo rispetto agli ultimi cinque anni di governo cittadino, e come tale devono svolgersi in un clima di leale competizione e trasparenza, evitando inquinamenti alcuni.
Non possiamo non constatare il fallimento politico di questa amministrazione. Quest'ultima per quattro anni e mezzo ha "latitato" politicamente, basando la sua azione amministrativa sul dissesto piuttosto discutibile, e aprendo una diatriba e una contrapposizione feroce e sterile con il consiglio comunale, dando un'immagine deleteria delle istituzioni cittadine. Una città che da due anni vive un deficit democratico forte. Nessun tipo di controllo, nessuna partecipazione rispetto ai processi amministrativi. Un'amministrazione totalmente autoreferenziale distante dai problemi che attanagliano la nostra città.
Problemi di natura economica. Come suddetto, gran parte del percorso di questa amministrazione é stato tracciato dalla vicenda dissesto finanziario. Quest'ultimo é stato valutato non più risolutivo anche dallo stesso legislatore nazionale che ha introdotto una disciplina per salvare i Comuni dal fallimento dell'ente. I Comuni non possono e non devono fallire. Il loro capitale non é solo economico, ma rappresenta la dimensione sociale e collettiva di un'intera comunità. Le grandi città che hanno dichiarato il dissesto sono tornate dopo pochi anni nelle stesse condizioni, registrando un calo considerevole di investimenti e di PIL. Non possiamo non ricollegarci al dramma della disoccupazione giovanile. Una città, Milazzo, sempre meno appetibile nei confronti dei tanti giovani, che preferiscono abbandonarla, emigrando al nord o addirittura all'estero. Da pochi mesi é stato lanciato il nuovo ciclo dei fondi strutturali europei 2014 - 2020. Questa amministrazione non ha avuto la lungimiranza e la capacità politica di valutare questo processo virtuoso, vedi la micro impresa e l'imprenditoria giovanile. Unico modo per avviare prospettive lavorative. Non é stato recepito un euro di finanziamento, sia regionale che sovranazionale. Solo mutui che resteranno sulle spalle delle future generazioni insieme al dissesto.
Problemi di natura ambientale. Inaccettabile l'atteggiamento di questa Amministrazione nei confronti del tema della salvaguardia dell'ambiente. Il Sindaco non si è dimostrato all’altezza di aprire un confronto chiaro, duro, paritario e trasparente con le alte sfere dell'industria pesante. Un confronto che non significa abbassare la testa, ma significa fare gli interessi della popolazione milazzese, in termini di riqualificazione del territorio e tutela della salute. Questa sudditanza (la notte bianca, la vicenda dei fari dello stadio comunale e la pensilina sono un esempio), è negativa non solo per i cittadini, ma ritengo anche per la Raffineria stessa. La politica deve assumersi le sue responsabilità. Ci vuole un controllo maniacale delle emissioni, avviare le procedure affinché Milazzo abbia un piano di evacuazione e di emergenza, dotare l'ospedale di un centro grandi ustionati e di un reparto oncologico, ma, e soprattutto ci vuole un progetto che guardi lontano. La prerogativa è ripensare un'alternativa di sviluppo, completamente opposta. La Riconversione Industriale non può e non deve rappresentare un tabù. Questioni determinanti, da sempre patrimonio culturale e politico del Partito Democratico, ma completamente riposte nel dimenticatoio dalla massima autorità sanitaria. Senza dimenticare la questione del decoro urbano, che evidenzia una città sporca che da un'immagine profondamente negativa della nostra comunità e la mancata attuazione della raccolta differenziata, presente nel programma elettorale dell'attuale Sindaco.
Un altro punto fondamentale, riguarda la questione del Porto di Milazzo. Da evidenziare, é la vicenda, delle opere propedeutiche. Il centrosinistra Milazzese su questo tema si é mostrato sempre con le idee chiare, considerando il porto un patrimonio non solo economico, ma anche culturale, in relazione all'identità e alla storia di una città che vanno tutelate. La paura di vedere Milazzo rappresentare l'interfaccia con Gioia Tauro ci preoccupa profondamente. Constatiamo purtroppo che, anche sotto questo punto di vista, il Sindaco e in particolare il Pd presente in Giunta, sono stati poco chiari, nell'intraprendere un confronto sereno, ed aperto a riflessioni.
Infine ma non ultima la questione partito. Dopo gli ultimi fatti recenti, evidenziati anche sulle cronache nazionali, ci saremmo aspettati una discontinuità forte di questa amministrazione e del Pd presente in giunta, nei confronti dei maggiori responsabili della devastazione politica del Partito democratico provinciale. Invece, dall'iniziativa che si terrà al Cinema Liga, evidenziamo, ancora una volta, una continuità con il passato che non ci appassiona. Un tema quello della ricostruzione del Partito a noi particolarmente a cuore. Un partito che deve recuperare credibilità e trasparenza nei processi democratici interni, rimettendo in moto quell'elaborazione politica interna ai circoli che, in questi cinque anni, é mancata e che ha sempre caratterizzato positivamente la storia del più grande partito della sinistra italiana.
Riteniamo fermamente, quindi, che l'O.d.G. votato all'unanimità dai componenti dei direttivi dei due circoli il 12 novembre, e che prevede l'impossibilità per l'attuale Sindaco di partecipare alle primarie, venga rispettato. Il Coordinatore Regionale dell'associazione è Possibile Piero David dichiara: "nel caso in cui si paventasse il rischio di un inquinamento delle primarie o addirittura la partecipazione del primo cittadino o di un componente della giunta, alle stesse, l'area Civati di Milazzo inderogabilmente non parteciperà alle primarie, proprio per l'alto valore che rappresentano". Ci auguriamo che i quadri provinciali e regionali del Partito Democratico facciano chiarezza definitivamente sulla vicenda, in quanto l'immagine e lo spettacolo mortificante che il Pd sta offrendo alla città non può che avere ricadute negative."
Piero David - Direzione Regionale Partito Democratico
Antonio Foti - Assemblea Regionale Partito Democratico
Attilio Andriolo- Portavoce Ass. Milazzo- è- Possibile