L'Associazione di Volontariato Zero Waste Sicilia, manifesta perplessità sulla proposta di alcune associazioni ambientaliste del comprensorio Valle del Mela/Milazzo di installare in forma privata ed autonoma centraline per il controllo delle emissioni di sostanze inquinanti emesse dagli impianti industriali del tirreno, pur apprezzando la lodevole iniziativa.
Comunicato
di Beniamino Ginatempo
eEgidio Maio
8 ottobre 2014
In riferimento alla decisione proposta da alcune associazioni ambientaliste del comprensorio Valle del Mela/Milazzo di installare in forma privata ed autonoma centraline per il controllo delle emissioni di sostanze inquinanti emesse dagli impianti industriali del tirreno, pur apprezzando la lodevole iniziativa, riteniamo che non sia questa la strada più idonea da seguire per il totale controllo dell’ambiente atmosferico, marino e terrestre.
Nel confermare un giudizio negativo sulla gestione adottata fino ad oggi dalla regione Sicilia - attraverso l’ARPA – e avvalorata dal frammentario coinvolgimento dei singoli comuni sulla metodologia applicata per il controllo dell’inquinamento se, la decisione di installare ulteriori centraline autonome e private in tutto il territorio, fosse seguita e moltiplicata da altre iniziative ci troveremmo, in poco tempo, ad avere la balcanizzazione e la lottizzazione del controllo dell’ambiente con evidente difficoltà nella valutazione dei dati che di fatto sarebbero parziali, settoriali e frammentari. Tra l’altro dette centraline private non controllerebbero tutte le sostanze emesse/immesse in atmosfera in modo omogeneo e complessivo ma parzializzato con l’esclusione del controllo dell’inquinamento del mare, del suolo e dell’acqua nel sottosuolo.
Già in passato la Regione Siciliana, attraverso contributi e bandi europei, aveva disposto la possibilità che ogni singolo comune poteva crearsi una rete propria ma di fatto non si è concretizzato nulla. La scadente funzionalità e la scarna credibilità del sistema di controllo attuale deve essere rivisto e migliorato prevedendo il monitoraggio di tutte le sostanze inquinanti emesse/immesse nell’ambiente attraverso una Rete Unica di Monitoraggio a gestione Pubblica gestita direttamente dai comuni interessati con l’utilizzo della strumentazione e del personale specializzato dell’ARPA.
In questo senso va incoraggiata e favorita l’iniziativa che alcuni comuni (Barcellona P.G., Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Furnari, Monforte San Giorgio, Falcone) hanno intrapreso per “formare commissioni speciali per vigilare sul fenomeno dell’inquinamento ambientale”.
Su tutta la materia le Associazioni Ambientaliste, attraverso propri esperti, devono avere il libero accesso a tutti i dati emessi dal sistema di monitoraggio ed, inoltre, il diritto di intervenire e partecipare a tutte le iniziative promosse dalle Autorità competenti (Prefetto, Comuni, Regioni, Stato) sulle tematiche ambientali che di volta in volta saranno convocate a tal uopo.
Beniamino Ginatempo
Egidio Maio