Ode a Trieste
Luci viola al tramonto, all'orizzonte il ciel si imbruna, sfondo bianco raso, rosso fuoco, di Trieste capeggia sul colle San Giusto.
Dal castello cinto di verdi chiome, a rimirar dall'alto arbusti sentinelle, del roseo litorale, dimora antica.
Triestini orgoglio e speme altero amore da madre ai figli, pietre miliari, nei secoli pregnanti, d'una città solare, simbolo e ricordo di eroiche gesta e di bellezza
. Al trepidar delle onde il fragore dei flutti si ode, e Miramare, resta sommessa ad ascoltare, la Lirica che a te graziosa
Trieste io dedico, in seno alla tua spiaggia gioiosa e palpitante.
di Francesco Currò
Francesco Currò |
Giungono anche i nostri complimenti all'amico Francesco Currò, nativo di Meri (il padre di Milazzo), da anni residente a Trieste, per il riconoscimento del Giornale quotidiano " Il Piccolo di Trieste che, nell'edizione di domani 26/settembre/2014 pubblicherà la poesia "Ode a Trieste"
Francesco Currò , grazie alla sua vena poetica , da anni cura questa passione raccogliendo numerosi attestati e riconoscimenti
Francesco Currò , grazie alla sua vena poetica , da anni cura questa passione raccogliendo numerosi attestati e riconoscimenti