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Il ruolo degli operatori e di tutte queste dinamiche, se ne è parlato a Milazzo mercoledì 19 aprile, alle ore 17,30, in un noto locale cittadino


Il ruolo degli operatori e di tutte le  dinamiche, se ne è parlato  a Milazzo , mercoledì 19 aprile, alle ore 17,30, in un noto locale cittadino 
Un incontro partecipato con coloro che, nel territorio milazzese e non solo, sono tra i naturali “terminali” per le coppie che si vogliono avvicinare al mondo delle adozioni o le famiglie che hanno già adottato, 
Focus sull’adozione – i bisogni dei bambini e il ruolo degli operatori”. è stato  organizzato  al   Gruppo di Volontariato Solidarietà, Ente Autorizzato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e che si occupa di problematiche inerenti i disagi dei bambini e in particolare di Solidarietà Internazionale e dei percorsi legati alle adozioni internazionali.
Relatori :
la dott.ssa Santina Lombardo, del Servizio di Psicologia del Distretto di Milazzo dell’ASP
La dott.ssa Grazia Samparisi, dei Servizi Sociali del Comune di Milazzo,Il dott. Paolo Calderone, del Servizio di Prevenzione dell’ASP 5 che hanno messo a disposizione  formazione, informazione e dibattito, la loro qualificata esperienza.






“La pratica dell’adozione! Un vero esercizio di carità, che guarda al bene dei bambini prima che alle esigenze dei genitori.” (Giovanni Paolo II, Giubileo delle famiglie, 14 ottobre 2000)
Poche parole che centrano perfettamente alcuni temi che il Gruppo di Volontariato Solidarietà, 
Parole che, anche se dette oltre 15 anni fa, sono sempre attuali in un momento storico in cui i temi dell’adozione, alcuni risvolti etici e, purtroppo, anche giudiziari, sono al centro di forti dibattiti.

Deve prevalere l’interesse del bambino e il diritto dello stesso ad avere una famiglia o il “privilegio egoistico” dei futuri genitori che giorno dopo giorno vedono crescere in sé stessi una “smania” di ricevere e donare amore che a volte non appare equilibrata?

La stragrande maggioranza dei percorsi adottivi va a buon fine, in situazioni familiari equilibrate, in cui i genitori spesso sono Genitori con la G maiuscola – può sembrare retorica ma spesso non lo è – e i bambini, con il tempo, riescono a eliminare le loro paure e le loro difficili storie e vivere serenamente la loro nuova vita.

Purtroppo esiste anche una piccola percentuale di fallimenti, di genitori non realmente pronti, di losche dinamiche economiche, di istituzioni poco attente e di normative non aderenti alla realtà.

Come non rilevare che, tranne una particolare attenzione riservata, dalla recente riforma scolastica, ai bambini adottati che si affacciano al mondo della scuola in Italia, da svariati anni la politica e le istituzioni non riescono a dare risposte agli interrogativi posti dalle famiglie e dalle associazioni adottive?

Poche le risorse della Regione Siciliana in bilancio previste per i contributi alle famiglie adottive – contributi che sostituirebbero semplicemente i costi del servizio sanitario di cui usufruiscono le famiglie biologiche – dedicando magari qualche centinaio di migliaia di euro a tornei di scacchi o similari. E, quindi, l’adozione, in particolar modo quella internazionale, è solo un “affare” per ricchi?


Anche in questi casi è fondamentale il ruolo degli operatori e di tutte queste dinamiche, se ne parlerà con coloro che, nel territorio milazzese e non solo, sono tra i naturali “terminali” per le coppie che si vogliono avvicinare al mondo delle adozioni o le famiglie che hanno già adottato.
Per Antonio Napoli, referente per la provincia di Messina Gruppo di Volontariato Solidarietà – è un momento storico in cui i temi dell’adozione, alcuni risvolti etici e, purtroppo, anche giudiziari, sono al centro di forti dibattiti. Deve prevalere l’interesse del bambino e il diritto dello stesso ad avere una famiglia o il “privilegio egoistico” dei futuri genitori che giorno dopo giorno vedono crescere in sé stessi una “smania” di ricevere e donare amore che a volte non appare equilibrata?».


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