Mimmo Lucano:Le case di Riace sono a disposizione dei profughi che scappano dalla guerra in Ucraina.

Mimmo" Domenico Lucano ce l'ha insegnato che nessun essere umano deve essere abbandonato
Fratellanza accoglienza e solidarietà costruiamola tutt@ insieme una nuova umanità.
SENZA BARRIERE e SENZA CONFINI
L'ex sindaco calabrese a ilfattoquotidiano.it: "L’accoglienza continua ad esserci. non si è mai fermata. e lo facciamo senza fondi pubblici"
Le case di Riace sono a disposizione dei profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. È in sostanza quello che Mimmo Lucano ha scritto in un post su Facebook con il quale, inoltre, ha annunciato di voler rinunciare alla raccolta fondi organizzata da Luigi Manconi e dall’associazione umanitaria A buon diritto per pagare le sanzioni a cui l’ex sindaco di Riace è stato condannato al termine del processo Xenia. “Sono giorni drammatici per la nostra vita – dice Lucano –
10 agosto 2017
Riace, Italia, 20 maggio 2014.
di Gianfranco Ferraro
L’intuizione è al centro di questa storia, che ha luogo a Riace, in Italia meridionale. Riace è un piccolo borgo medievale sulla costa ionica della Calabria, noto soprattutto per la scoperta nel 1972 di due antiche statue bronzee cui ha dato il nome. Domenico Lucano sindaco di Riace dal 2004. la sua intuizione a trasformare radicalmente il piccolo paese.
L’idea è nata dalla necessità di rispondere a due fenomeni: da un lato il numero crescente di migranti che giungevano sulle coste italiane, dall’altro il drammatico spopolamento del paese nei decenni passati. Negli anni ‘90 Riace contava ormai poche centinaia di abitanti, la cui età media lasciava presagire che il villaggio sarebbe stato ben presto completamente abbandonato. Nell’arrivo dei migranti il sindaco ha scorto l’opportunità di ringiovanire e rianimare il suo piccolo comune.
Oggi risiedono a Riace circa 2.800 persone di venti nazioni diverse e il paese è riconosciuto come un modello d’integrazione per i migranti e i richiedenti asilo. Le politiche adottate dal sindaco si sono dimostrare efficaci anche in termini di rinnovamento urbano e di sviluppo socio-economico.
Nel 2016, dopo 13 anni di mandato, Domenico Lucano era stato incluso da Fortune nella lista delle 50 persone più influenti del mondo. Papa Francesco si è congratulato personalmente con lui per le sue politiche ed è apparso nel documentario “The Voice” di Wim Wenders. Il regista tedesco ha affermato che la caduta delle barriere a Riace è a suo avviso più importante del crollo del Muro di Berlino.
Per Mimmo Lucano - l’odio, le armi, la guerra, lasciano solo macerie, distruzioni, vittime innocenti, morte ed umanità in fuga verso un sogno di liberazione. Tutto oggi sembra impossibile, inutile, superfluo. Ci rimane solo la tristezza. Ma noi non ci rassegniamo e intendiamo dare il nostro contributo”.
Lucano ricorda anche una frase di un suo amico, l’ex vescovo di Locri Giancarlo Bregantini che, qualche anno fa, gli disse che “il male è veramente tale quando ci fa perdere il sorriso”. “Ma noi – aggiunge l’ex sindaco di Riace – quel sorriso ce l’abbiamo ancora. Siamo aggrappati, riguardo la situazione in Ucraina, alla speranza di notizie positive e di messaggi di pace, che però ancora non arrivano”. Proprio per questo, secondo Lucano “le case e non solo del villaggio globale di Riace sono disponibili per l’accoglienza di profughi, rifugiati in fuga dalla guerra”.
Si tratta di alcune abitazioni in cui, fino a qualche anno fa, il piccolo paesino della Locride ospitava i migranti che la prefettura e il ministero dell’Interno, attraverso lo Sprar, inviava a Riace. Oggi, dopo la bufera giudiziaria, non ci sono i numeri dell’epoca. Alcuni migranti, infatti, hanno deciso di rimanere a Riace. Contattato telefonicamente, Lucano spiega che “l’accoglienza continua ad esserci. Non si è mai fermata. E lo facciamo senza fondi pubblici. Le case che vogliamo utilizzare per ospitare i profughi ucraini sono le stesse per le quali mi hanno condannato a 13 anni e 2 mesi. È questo il peculato di cui sarei colpevole”.
Lucano vuole fare anche di più mettendo a disposizione anche i fondi che sono stati raccolti per contribuire a pagare la multa di quasi un milione di euro a cui è stato condannato dal tribunale di Locri. Sui social scrive: “La raccolta fondi promossa da Luigi Manconi e dall’associazione umanitaria A buon diritto (a cui esprimo un forte senso di gratitudine) finalizzata al pagamento della mia sanzione pecuniaria chiedo che venga utilizzata per l’accoglienza dei profughi di qualsiasi etnia in fuga dagli orrori della guerra in qualunque parte del mondo”.