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La vita non si toglie......la vita si dona ! è il tema del Convegno in programma – Venerdì 11 Marzo 2022 a partire dalle ore 9:00, presso l'Aula Magna dell'Istituto ITET "Leonardo Da Vinci " di Milazzo

 





La vita non si toglie......la vita si dona
E' il tema del  Convegno in programma – Venerdì 11 Marzo 2022 a partire dalle ore 9:00,  presso l'Aula Magna dell'Istituto ITET "Leonardo Da Vinci " di Milazzo .
L'incontro si svolge,  in collaborazione con l'Istituzione Scolastica di Milazzo e  le  diverse associazioni tra cui l’AIDO (Associazione Italiana donazione organi) ,  l’AIFVS (Associazione Italiana familiari e vittime delle strade) e associazioni che si impegnano nel sociale contro la violenza sulle donne, ed è rivolto  principalmente ai giovani stedenti che,  con i rispettivi docenti si recheranno in Aula Magna, rispettando le norme di sicurezza. 

La vita non si toglie......la vita si dona oppure semplicemente “Vita che dona vita”. un messaggio  donazione al centro del convegno. 

Mielomi, leucemie, linfomi, neoplasie del sangue: sempre più spesso ci capita di ascoltare storie di vita marchiate, a volte distrutte, da questi mali e, di pari passo alla loro diffusione, sempre più persone si muovono per cercare di restituire speranza a chi ne è affetto.
Tra i relatori non ci sono solo medici e specialisti, ma anche numerosi volontari di associazioni come l’AIDO (Associazione Italiana donazione organi) e l’AIFVS (Associazione Italiana familiari e vittime delle strade) e associazioni che si impegnano nel sociale contro la violenza sulle donne.
In particolarte,  L'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) che opera in sinergia e che si presta, con azioni concrete e con la preziosa arma dell'informazione, a combattere questa battaglia per la vita.  
Ogni anno nel mondo sono migliaia le persone affette da malattie del sangue, di cui la metà sono bambini. Ciò che fa riflettere è che, centinaia di  bimbi non trovano un donatore compatibile e non riescono a sopravvivere. Eppure, quello del prelievo è un piccolo, semplice e gratuito gesto che può cambiare la vita a molte persone.

Per diventare donatori di midollo occorre avere un'età compresa tra i 18 e i 40 anni, effettuare il prelievo tramite il quale viene determinata l'iscrizione al registro di donatori di midollo e, una volta decretata la compatibilità, procedere alla donazione vera e propria che può avvenire tramite il prelievo delle cellule staminali dalle ossa del bacino o dal sangue periferico, con tempi di ricovero di alcuni giorni, nel primo caso, e il day hospital nel secondo. 
Quello che è da  sottolineare  è che anche le persone che "sforano" l'età del bacino d'utenza privilegiato,  hanno un ruolo importante nella lotta a queste malattie, divenendo un motore informativo tramite il quale raggiungere molti altri potenziali donatori.
 Il vero problema, oggi è che "nonostante attualmente ci siano circa 20 milioni di donatori, non sempre si trovano donatori compatibili. La medicina migliore, quindi, può essere qualcuno di noi" 
Fondamentale è anche la probabilmente meno "conosciuta" procedura di donazione del sangue placentare, liquido ricco di cellule staminali che viene raccolto immediatamente dopo il parto per essere poi conservato nelle banche di tutto il mondo ed utilizzato nella cura delle malattie sanguinee e nei trapianti. "Dal 1993 ad oggi sono 1 milione e 800 le famiglie che hanno donato il sangue placentare; 600.000 operazioni hanno consentito di realizzare trapianti per leucemie e altre malattie" 
Un "inventario", questo, che dovrebbe però essere triplicato per ottenere un indice di compatibilità dell'80%. 
Soli il 5% del sangue placentare, infatti, viene raccolto e va alle banche, e solo l'1% viene conservato, perché le unità vengono sottoposte a una rigida selezione.
 In sintesi, più unità ci sono in inventario, più il soggetto ha possibilità di trovare una donazione "adatta" in termini di compatibilità e cellularità, per questo la sensibilizzazione sulla tematica deve essere sempre più forte.
"Non c'è nemmeno un intervento, il prelievo viene fatto alla fine del parto ed è assolutamente indolore per mamma e bambino" 
Un bimbo che nasce può salvare una vita" che, grazie alla sinergia tra una cittadinanza sensibile e alcuni amministratori locali, si propone di favorire la donazione eterologa solidaristica di sangue da cordone ombelicale, attraverso la divulgazione capillare dell'informazione. 
 

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