Alla vigilia di questo Natale, irto come da consuetudine da problematiche sociali, istituzionali, politiche e inasprito dai soliti disagi generalizzati, trova asilo in noi un pensiero destabilizzante che inorridisce gli scenari futuri, e che ammonisce una classe politica non amata e non voluta. Stanchi di cercare compromessi con un sistema politico alla continua ricerca dell'epopea individualista, rivendichiamo i nostri diritti costituzionali e processiamo il nostro disagio ad una nazione ed un popolo che ha una coscienza ma non sa cambiare rotta. In una citazione Biblica del Vecchio Testamento il profeta Isaia invitava seppur in un contesto differente a risollevarsi: Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti; dite agli smarriti di cuore di avere coraggio e non temere; quindi chiede impegno, costanza ma sopratutto comunione di intenti. Il popolo è sovrano sempre e comunque, decide nel bene e nel male di scrivere la storia e di adottare di volta in volta dei leader da seguire e da difendere; il punto è che oggi non ci sono leader, non ci sono icone istituzionali che si attivano e si mobilitano per il povero disgraziato, c'è solo un risalto mediatico di discussioni sterili dell'uno e dell'altra parte che riempie trasmissioni , quotidiani, ma non cambia di una virgola la nostra dura realtà. Mi piacerebbe che questo Natale 2014 fosse un pretesto per soffermarci e riflettere, di cosa abbiamo veramente bisogno per risollevarci; gli elementi salienti sono facilmente individuabili nella passione, nel buon senso e nell'impegno costante, ma nelle istituzioni e nella politica bisogna trovare il germoglio giusto e abbattere faziosità e magre epopee che sconfinano nell'egoismo. A Milazzo come ogni anno alcune comunità parrocchiali si attivano per organizzare il pranzo di Natale e dare la possibilità ai meno fortunati di trascorrere una giornata all'insegna della famiglia come la nostra dottrina Cristiana ci insegna. Fa comunque riflettere il fatto che questa tavolata si allunga ad ogni nuova ricorrenza, anche se molti per timore di smascherare la propria realtà e i propri disagi preferiscono isolarsi e mantener il proprio anonimato. Tutto ciò è assurdo e inaccettabile, bisogna far capire a chi di competenza che gravano delle responsabilità e che tutti abbiamo diritto di vivere. Il mio augurio è pari a quello di tanti altri , ma non vuole essere solo una formalità , bensì un atto di riflessione di impegno per una nuova stagione che verrà e che ha bisogno di modelli sani e nuovi per risorgere; dobbiamo attivarci, non possiamo solo piangerci addosso, un plauso a quelle persone che organizzano questi pranzi, che cucinano, che vanno di casa in casa a portare solidarietà; un plauso a chi gratuitamente si è offerto per la pulizia delle nostre strade e che ama Milazzo e la sua storia; un plauso al movimento charitas per il bene che ha fatto e che continua a fare; un plauso infine a tutti coloro che pur non ricevendo salario hanno continuato a lavorare per garantire sicurezza e professionalità. Grazie e Buon Natale a tutti.
MERI': DOPO UNA BRILLANTE CARRIERA VA IN PENSIONE IL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE MARIANO BUCCA
MERÌ’ (ME): Con un commuovente discorso, seguito da un rinfresco, si è concluso il 31 gennaio 2024, il percorso lavorativo del Comandante della Polizia Municipale, Mariano Bucca, in servizio presso il Comune di Merì, fin dal lontano 1 Aprile del 1982. Da allora il suo percorso professionale è stato sempre in salita, ricoprendo, per ben quattro anni, fino al 2017, l’incarico di Responsabile dell’Area Economico Finanziaria presso il Municipio di Nell’agosto del 2017, il Comandante Bucca, pur rimanendo di ruolo presso lo stesso Comune, su sollecitazione del Sindaco di Torregrotta, Dott. Corrado Ximone, accetta l’incarico di Comandate del Corpo di Polizia Municipale e, qualche anno più tardi, accetta anche l’incarico di Responsabile del Settore “Amministrativo e Servizi alla Persona”. A tal proposito, con un provvedimento di giunta municipale, lo stesso Bucca, riceve un encomio per gli ottimi obiettivi raggiunti, in seguito alla dirigenza per i suoi compiti d’ufficio. L’encomio d