Piano della qualità dell’aria e futuro della Ram, intervento del sindaco
Il sindaco Giovanni Formica ieri, in un video, ha fatto il punto della situazione sulle prospettive future della Raffineria alla luce dell’istruttoria aperta a Roma per la revisione dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) e della stretta connessione della stessa al Piano della qualità dell’aria varato dalla Regione che impone limiti molto severi alle industrie siciliane.
Formica ha ricordato di aver scritto lo scorso febbraio al presidente della Regione per chiedere riscontri dopo che la Raffineria ha sostenuto di non potersi adeguare – alla scadenza fissata al 2027, con un primo steep nel 2022 – poiché non esisterebbero tecnologie idonee che consentano di rispettare i limiti.
“A questo punto sono due le risposte che devono giungere: smentire l’azienda e spiegare come adeguarsi con dati alla mano; oppure effettivamente prendere atto che qualche problema dal punto di vista tecnico esiste. Se poi si vuole mantenere l’attuale Piano con i limiti inseriti, immaginando quindi che la Raffineria e le altre industrie presenti sul territorio siciliano non debbano continuare la loro attività – occorre capire quali sono le alternative concrete per i lavoratori che ruotano attorno all’attività della Ram.
Il sindaco ha anche comunicato che sul Piano della qualità dell’aria è pendente un ricorso al Tar presentato da tutte le raffinerie siciliane le quali ne hanno chiesto l’annullamento e la pronuncia è attesa a breve.
Pubblicato il 18 Giugno 2020
Il sindaco Giovanni Formica ieri, in un video, ha fatto il punto della situazione sulle prospettive future della Raffineria alla luce dell’istruttoria aperta a Roma per la revisione dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) e della stretta connessione della stessa al Piano della qualità dell’aria varato dalla Regione che impone limiti molto severi alle industrie siciliane.
Formica ha ricordato di aver scritto lo scorso febbraio al presidente della Regione per chiedere riscontri dopo che la Raffineria ha sostenuto di non potersi adeguare – alla scadenza fissata al 2027, con un primo steep nel 2022 – poiché non esisterebbero tecnologie idonee che consentano di rispettare i limiti.
“A questo punto sono due le risposte che devono giungere: smentire l’azienda e spiegare come adeguarsi con dati alla mano; oppure effettivamente prendere atto che qualche problema dal punto di vista tecnico esiste. Se poi si vuole mantenere l’attuale Piano con i limiti inseriti, immaginando quindi che la Raffineria e le altre industrie presenti sul territorio siciliano non debbano continuare la loro attività – occorre capire quali sono le alternative concrete per i lavoratori che ruotano attorno all’attività della Ram.
Il sindaco ha anche comunicato che sul Piano della qualità dell’aria è pendente un ricorso al Tar presentato da tutte le raffinerie siciliane le quali ne hanno chiesto l’annullamento e la pronuncia è attesa a breve.
Pubblicato il 18 Giugno 2020