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Centri estivi per bambini, Consiglio approva mozione di Nastasi



Centri estivi per bambini, Consiglio approva mozione di Nastasi


Approvata con 14 voti favorevoli la mozione presentata dal presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi finalizzata ad istituire attività ricreative estive post Covid 19 per i bambini.


La mozione impegna l’Amministrazione “a predisporre senza indugio progetti, anche con il concorso di enti del terzo settore, società, soggetti pubblici e privati, l’attivazione di centri estivi, da svolgersi, preferibilmente, nelle strutture scolastiche diffuse nel territorio (fondazione Lucifero), secondo le linee-guida fornite dal Governo.


Un una ala quasi vuota , la mozione è passata graxzie ai vpti dell'opposizione
Ha considerato un’opportunità per l’amministrazione aprire in dialogo con la fondazione Lucifero per sfruttare gli ampi spazi di cui dispone e far passare un’estate tranquilla ai bambini milazzesi, ritenendo anche possibile l’estensione del beneficio ai bambini della Valle del Mela. Giovanni Di Bella, assessore ai servizi sociali, si è dichiarato d’accordo per la mozione, ma ha chiesto la formazione di una cabina di regia per potere lavorare insieme. Nel precisare che la mozione è un atto di indirizzo per l’amministrazione, Francesco Alesci ha considerato passo avanti quello dell’assessore, ma è opportuno dargli i necessari supporti –ha detto Nastasi- per farlo operare seguendo le linee guida ministeriali.



OPEN DAY FISSATO PER IL 15 GIUGNO
Fase 2: via libera per i centri estivi, ecco le linee guida per genitori e gestori

di Pietro Minardi

20 Maggio 2020


Dal 15 giugno ripartiranno anche i centri estivi. Lo prevede il nuovo DPCM targato Giuseppe Conte.

Le Regioni potranno scegliere un termine temporale più ravvicinato, compatibile con gli sviluppi dell’emergenza coronavirus. I progetti potranno essere realizzati dagli enti interessati, dai soggetti gestori, nonché da organizzazioni ed enti del Terzo Settore.

Un’occasione, per i più piccoli e per gli adolescenti, di ritrovare quella serenità persa durante l’emergenza covid-19.
PRIVILEGIATE LE ATTIVITÀ ALL’APERTO

Al centro del testo, vi è ovviamente la necessità di garantire la pulizia dei locali e la sanificazione degli stessi. Particolare attenzione dovrà essere prestata ai momenti di igiene personale. I ragazzi dovranno pulirsi spesso le mani e saranno tenuti ad indossare i dispositivi di protezione individuale, laddove sia richiesto. Per i più piccini, sarà compito dei supervisori vigilare sul mantenimento del regime di sicurezza.

Saranno privilegiate le attività all’aperto, tenendo presente che sarà necessario individuare zone d’ombra che consentano periodi di riposo adeguati. Discorso diverso per le sessioni al chiuso, per le quali sono previste delle regole accessorie. Fra queste, la necessità di garantire una corretta aerazione dei locali.

Con riguardo ai destinatari dei progetti, in caso di esaurimento posti, gli enti o le scuole organizzatrici dovranno dare precedenza alle famiglie con soggetti disabili o con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro.
GRUPPI DI LAVORO ED AREE TRIAGE

I gruppi di lavoro dovranno essere di proporzioni ridotte e divisi in tre sottofasce (dai 3 ai 5 anni, dai 6 agli 11 anni e dai 12 ai 17 anni). Il rapporto numerico fra operatori e bambini/adolescenti sarà graduato in base all’età del gruppo. Nella prima fascia sarà previsto un supervisore ogni 5 elementi, nella seconda uno ogni 7 e nella terza uno ogni 10.

È importante che i momenti di arrivo e di rientro a casa dei bambini ed adolescenti si svolgano senza comportare assembramento. A tal proposito, sarà preferibile organizzare orari d’ingresso e di uscita suddivisi in maniera congrua.

E’ stata prevista nel decreto anche la predisposizione di un’area triage destinata agli adulti. Qui, gli operatori dovranno chiedere ai genitori se il bambino/adolescente ha avuto febbre o altri sintomi influenzali. Inoltre, verrà misurata la temperatura corporea ai ragazzi attraverso l’utilizzo di un termoscanner.
OCCHIO ALLE ATTIVITÀ IN ACQUA

Particolare attenzione bisognerà prestare alle attività in acqua.

Analogamente a quanto previsto per le attività di salvataggio in mare infatti, non sarà più possibile effettuare la respirazione bocca a bocca. La previsione è stata pensata nell’ottica di prevenire occasioni di contagio.

In sostituzione, il soccorritore si dovrà limitare al massaggio cardiaco, valutando l’attività respiratoria guardando il movimento del torace della persona. Il tutto dovrà essere eseguito senza mai avvicinarsi al viso, eseguendo le sole compressioni.


In precedenza la maggioranza d’Aula aveva invece bocciato le richieste di prelievo presentate da Paola Abbagnato e Giovanni Di Bella riguardanti due debiti fuori bilancio. Una decisione che ha portato la stessa Abbagnato ad abbandonare i lavori, seguita da Puliafito, Italiano e Manna.


Il civico consesso adesso tornerà a riunirsi martedì prossimo.





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