FLORIDIA (M5S): SICILIA REGIONE ULTIMA IN ITALIA PER IMPIANTI DI DEPURAZIONE. IL GOVERNO DA SUBITO HA AFFRONTATO PROBLEMA.
COMUNICATO STAMPA
FLORIDIA (M5S): SICILIA REGIONE ULTIMA IN ITALIA PER IMPIANTI DI DEPURAZIONE. IL GOVERNO DA SUBITO HA AFFRONTATO PROBLEMA.
Roma, 24 giu. - “Per quanto riguarda le acque reflue, la Regione Sicilia ha il 73% degli agglomerati sotto infrazione europea e continua a non dare risposte solerti sulla messa in conformità in materia di acque reflue. Sul totale delle infrazioni a livello nazionale, la Sicilia incide per oltre il 50%, pari a 17 milioni di euro. Se da una parte l’impegno della Regione è palesemente venuto a mancare, dall’altra va evidenziato il lavoro svolto dal Governo e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) in materia di infrazioni. Oltre migliorare l’operosità del commissario straordinario, grazie al lavoro del Ministro Costa si è arrivati alla riduzione delle sanzioni da 30 milioni a 23”.
A dichiararlo è la senatrice M5S Barbara Floridia a margine dell’audizione in commissione Ecomafie del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“Abbiamo stanziato fondi per la messa in conformità degli impianti - specifica Floridia - per la Sicilia è stato stanziato più di 1 miliardo per 96 interventi. 213 milioni, poi, sono stati stanziati dalla legge di stabilità del 2018 e altri 143, 5 milioni arrivano invece dal Patto per il Sud”.
“È impensabile che al 2020 esistano città senza fognature - continua la senatrice M5S - e che i depuratori siciliani non funzionino. Qui non si tratta di valorizzare e mettere in sicurezza una terra, la Sicilia, tra le più belle al mondo ma di avere un sistema di fognature e depurazione adeguato per la tutela della vita e della salute dei cittadini oltre che salvaguardare il nostro mare. Dobbiamo forse ricordare alla Regione Sicilia quante e quali sostanze nocive vengono sversate ogni minuto nei nostri mari senza un adeguato sistema di depurazione?”.
“Qui non si tratta di essere ambientalisti. Il tema delle acque reflue va affrontato perché è una battaglia di civiltà. Siamo di fronte a un bivio: restare all’età della pietra e contribuire alla distruzione dei nostri territori o creare un sistema virtuoso che tuteli ambiente e cittadini. Noi abbiamo cominciato e accelerato le procedure per l'uscita dalle infrazioni. Caro Musumeci, tu?”