COMUNICATO
Ho appreso con grande dispiacere della vicenda di un paziente anziano deceduto tra l'altro, o forse soprattutto, per una serie di disguidi che si sono verificati in fase di ricovero tra l'Ospedale di Barcellona e quello di Milazzo. Quanto è avvenuto, purtroppo, stante l'attuale situazione, sinteticamente delineata dal responsabile del TDM messinese Giovanni Frazzica, potrebbe ripetersi, ne è risolvibile, come vorrebbe qualcuno tirando la corta coperta a favore di questo o di quel nosocomio. "E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione di fronte alla quale bisogna porre rimedio, non già per dare risposta a storici campanilismi o ad eventuali ansie di protagonismo, ma per inquadrare un tema reale in un’ottica di rilancio della sanità in un contesto territoriale ad alto rischio sanitario dove insiste una popolazione di oltre 120mila abitanti".- scriveva Frazzica nella nota pubblicata dalla rivista "Messina Medica". Questo significa che è venuto il momento di affrontare il tema della sistemazione di questo segmento che riguarda la rete ospedaliera dell'area tirrenica messinese, non con la logica conflittuale dei campanili di Milazzo e Barcellona, ma con un'ottica capace di attrarre risorse, non solo finanziarie, in misura sufficiente per essere bilanciate in relazione alle esigenze dei cittadini e del territorio. Se il nostro Paese potrà accedere a nuovi contributi europei finalizzati alla Sanità, occorrerà attrarre qualche rivolo importante per l'Area Milazzo-Barcellona, ma tutto questo va pensato subito, anche in relazione alla ancora vigente emergenza Covid. Franco Scicolone, Coordinatore C.A. Milazzo