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Milazzo: Incontro di Preghiera per il rispetto per Creato

“Il nostro territorio è una bella e ingenua ragazza, violentata dagli avvoltoi del denaro e dello sfruttamento”. Non usa mezzi termini Padre Peppe Trifiró , mentre descrive nella sua omelia quelli che lui ritiene “gli assassini della vocazione artigianale e turistica della Valle del Mela”. 
E il fatto che proprio al parroco di Archi e di Pace del Mela sia stato chiesto di celebrare la Santa Messa per la salvaguardia dell'ambiente, in suffragio delle vittime dell'inquinamento ieri sera al Santuario di San Francesco di Paola a Milazzo, non è casuale. Padre Trifirò denuncia da oltre 40 anni le condizioni ambientali disastrose in cui versa il territorio milazzese. 
Ha aperto la celebrazione Eucaristica in Cantico delle Creature. Il Santuario di S. Francesco di Paola di Milazzo affollato da cittadini residenti nel comprensorio del Mela per partecipare alla S. Messa. Molti familiari delle vittime dell'inquinamento. 
La Santa Messa è stata concelebrata dal Rettore del Santuario, P.Mario, dal parroco di Condrò P. Enzo, dal Parroco di S.Papino Fra Paolino e da P.Alessandro. Hanno partecipato le Amministrazioni di S.Pier Niceto, S.Lucia del Mela e Condrò e Milazzo con i rispettivi comandanti del Corpo di Polizia Municipale, le Associazioni del territorio. 

“La scelta di puntare sull'industrializzazione, in un territorio ricco di primizie e turismo che davano lavoro a tantissime persone, è stata una scelta totalmente sbagliata. In cambio di pochi posti di lavoro è stato distrutto il vero valore aggiunto, quello che avrebbe creato vera occupazione, benessere e progresso. Perchè non dobbiamo dimenticare che il progresso è tale solo se va a beneficio di tutti, e non di pochi egoisti che hanno come loro Dio il denaro ad ogni costo”. 
E non sono casuali nemmeno le letture scelte per l'occasione: la Creazione e un brano del Vangelo secondo Matteo. “La prima lettura ci invita a riflettere sull'importanza di preservare il creato, la natura. Dio ci ha dato tutto ciò per beneficiarne e averne cura. Ma, come ha ricordato papa Francesco, c'è la mano pesante dell'uomo sull'ambiente. E questo ci aiuta a comprendere la seconda lettura, in cui Gesù loda coloro che, amando gli altri, hanno amato se stessi. Non bisogna chiudersi nell'egoismo, non bisogna diventare complici del disastro”. Ancora, padre Trifirò parla del dovere cristiano di tutelare la dignità dell'uomo, contro ogni forma di violenza e sfruttamento; e questa condizione si realizza nella solidarietà fraterna, nella giustizia sociale che “nel nostro paese manca totalmente”. Ma chi sono i responsabili? “Anzitutto le autorità, vergognose nell'applicare ai poteri economici le sanzioni per le violazioni commesse. Poi vengono i politici: dal ministro dell'ambiente che qualche anno fa scaricò tutto sulla regione, al governo regionale che ci ha traditi, ai molti sindaci che ci hanno venduti, nessuno ha ottenuto un qualunque risultato; anzi, quando le leggi entravano in contrasto con gli interessi industriali, ecco che miracolosamente venivano riviste e corrette. Potrei citarvi decine di esempi, accumulati in 40 anni di carriera. E' cambiato qualcosa?
 No, anzi, va sempre peggio. Si sprecano soldi per fare studi senza partire con il necessario risanamento. Infine, ultimo ma non ultimo, il potere economico, il denaro che non guarda in faccia nessuno. Da anni la Chiesa ha preso posizione in difesa della dignità umana, contro la spersonalizzante idea dell'incremento del PIL a tutti i costi. Eppure a dominare resta l'idea dell'industria come necessaria, anche a discapito della salute di un intero territorio”. E quando dipinge la situazione attuale, nelle parole del parroco si sente forte l'amarezza: “La ex Sacelit ha ucciso oltre 100 persone con l'amianto; ma, ancora oggi, dai capannoni si alzano folate di polvere, e nessuno sa dire esattamente cosa sia sepolto in quei terreni né come verranno bonificati. La centrale termoelettrica, visto il nuovo elettrodotto, diventerà inutile; ma hanno già pronta la soluzione: riconvertirla in un inceneritore. Noi lotteremo per evitare la realizzazione. Adesso iniziamo a mobilitarci. La raffineria nasconde, dietro le sue iniziative culturali e i suoi concorsi, le pesanti responsabilità in termini di emissioni e danni ambientali – è di circa un anno fa la notizia del sequestro di due impianti di depurazione delle acque, mentre decine sono le segnalazioni sulle emissioni maleodoranti -. E poi c'è il nuovo elettrodotto, che secondo Terna porterà benefici economici e una linea elettrica di qualità in Sicilia: dobbiamo ringraziare i sindaci e i governanti per questa opera imprescindibile, passata sulle nostre teste invece che tra le montagne per tutelare le migrazioni – ma chi tutela la gente? -. Intanto, nella Valle, i tumori non si contano più: solo 8 giorni fa abbiamo accompagnato l'ultimo nostro fratello.” Già, i tumori. La Messa, organizzata dall'ADASC in collaborazione con il coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, è dedicata al suffragio di chi è venuto a mancare, nell'Area ad elevato rischio di crisi ambientale, a causa di quelle che Peppe Maimone - presidente ADASC - ha definito “patologie ambientali”. Perchè quello che non è in discussione, per i presenti, è il legame tra l'inquinamento aziendale e l'altissima mortalità all'interno dell'Area. “Compito del buon cristiano non è piangere i morti, ma combattere le cause di questa mortalità; non è tempo di arrendersi” è l'accorato appello che padre Trifirò rivolge ai fedeli, invitandoli a pregare: “Custodisci, Signore, la tua creazione”. Al termine della Messa, un breve ricordo è dedicato a Domenico Maisano, milazzese morto 49 anni fa a bordo di una petroliera. A raccontare la sua storia è Matteo Di Flavia,presidente dell'associazione “Stella Maris. Intervenuto il Presidente Peppe Maimone spiegando la svelta di far celebrare la Messa a Padre Peppe, " lui è il nostro faro spirituale, lui è vicino all'ADASC, indimenticabili le lotte ambientali fatte insieme, è mio dovere ringraziare P. Mario che ha immediatamente sposato questa iniziativa prospettata da me e da Anna Isgró, ha spalancato le porte di questo bellissimo tempio, grazie ai parroci, sono il termometro della popolazione e riescono a comprendere che il problema ambientale affligge la comunità, grazie per la partecipazione alle Autorità militari civili e religiose e con voce tremante ed emozionata ha ringraziato tutti gli angeli che ci guardano dal Cielo che hanno abbandonato la vita terrena per colpa della mano dell'uomo che ha distrutto l'ambiente provocando malattie e morte solo per creare lucro. Invito tutti a dedicare 5 minuti della nostra giornata a pregare il Signore, la Madonna e S.Francesco per tutti quei bambini, donne e uomini affette da patologie legate all'inquinamento. preghiamo per la piccola Sofia una bimba di Milazzo di 5 anni affetta de Leucemia ricoverata a Genova affinchè possa uscire definitivamente da questo tunnel e ritornare sana e salva a Milazzo.



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