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CITTA' METROPOLITANA, DE PROFUNDIS PER MILAZZO E BARCELLONA


Con l'abolizione delle province in Sicilia, i Comuni debbono riunirsi in Consorzio per svolgere le funzioni di "area vasta", cioè spazi sovracomunali.
Milazzo rientra nell'area metropolitana dominata da Messina, ma ha la possibilità di scegliere di non farne parte, dando vita a un nuovo consorzio in cui ogni comune potrà far valere le sue esigenze.
L'esperienza di questi anni, il ruolo dell'autorità portuale, dimostrano che Milazzo è stata considerata la discarica dei problemi che Messina non sa o non vuole risolvere. 
Possiamo scegliere: organizziamo il consenso attorno alla proposta di autonomia. 
Milazzo deve pensare innanzitutto alle esigenze del proprio territorio. Nulla ci lega a Messina, collaborando con le Eolie, i comuni della fascia tirrenica e dei Nebrodi, potremmo far nascere nuove opportunità e sviluppo per la nostra terra.

Una riflessione di Mario Di Paola
CITTA' METROPOLITANA, DE PROFUNDIS PER MILAZZO E BARCELLONA
L'adesione di Milazzo e Barcellona alla Città Metropolitana di Messina è un errore storico da evitare. L'unico volano di sviluppo possibile per la provincia di Messina è racchiuso infatti nei comuni di Barcellona-Milazzo e rispettivi comprensori. Messina, la città morta, fungerebbe da solita sanguisuga. Non abbiamo qui lo spazio per argomentare, ma fanno francamente ridere i paletti che i soliti professorini vorrebbero porre al grande consorzio tirrenico. Il problema è uno solo: l'inesistenza di una classe politica nel comprensorio tirrenico. Tutto è nelle mani di Pino e della Collica che però sinora, dalle prime uscite, appaiono - forse inconsapevolmente - "allineati" ad Accorinti, pardon a Signorino. Molto probabilmente Sia loro,sia i loro Consiglieri, hanno approfondito poco il problema. Speriamo lo facciano, guardando agli interessi delle rispettive comunità.

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