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Venetico: Sfilata di moda e spettacolo di beneficenza




Con Adriana De Domenico e

"Le modelle per un giorno"

Sfilata di moda e spettacolo di beneficenza , domenica 18 dicembre 2016 dalle ore 18,30 presso il locale ex Condor 


l'evento fashion di beneficenza è promosso dall'Amministrazione Comunale di Venetico , dalla locale Pro Loco e Club SOROPTIMIST Spadafora- Gallo - Niceto

Si definiscono le modelle della porta accanto nessuno e' professionista, ma molto professionali Lo spirito e' divertirsi e poi la moda per tutti. Di solito sfilano in 40 e piu' ma dato il periodo natalizio saranno in 20.

Quando la moda diventa spettacolo 
Negli ultimi decenni dell’Ottocento, contestualmente a profondi cambiamenti intervenuti nella produzione di moda, la sfilata è diventata lo strumento per eccellenza di comunicazione delle ultime novità create negli atelier parigini.

Tuttavia, è solo durante la Belle Époque che la sfilata diventa un evento spettacolo di grande risonanza internazionale.


Per la moda italiana, la conquista della legittimazione internazionale è coincisa con la sfilata organizzata da Giovanni Battista Giorgini nel 1951 a Firenze. Sulle passerelle della Sala Bianca ha avuto inizio anche il processo che ha portato Roma e Milano ad affermarsi come capitali, rispettivamente, dell’Alta Moda e del prêt-à-porter.



Le sfilate di moda sono un’invenzione degli ultimi decenni dell’Ottocento. Prima di allora, le ultime novità della moda circolavano in Europa attraverso la stampa specializzata, i figurini, i dipinti che ritraevano le nobildonne, e le bambole. Corredate di un guardaroba completo e talvolta realizzate a grandezza naturale, le pupe – così erano chiamate le bambole-indossatrici – erano lo strumento di cui le sartorie si servivano per esporre al pubblico le proprie creazioni o per farle “sfilare” all’interno dei propri atelier.
Le sfilate rappresentano dunque il segno del profondo cambiamento dei modi di produrre la moda, che si è realizzato con il passaggio dall’abito sartoriale identificato con un prodotto esclusivo, eseguito su commissione, confezionato in un unico esemplare, all’abito sartoriale creato per una clientela numerosa – Worth vestiva le donne dell’alta società europea e americana – e quindi realizzato ricorrendo alla standardizzazione di alcune parti dell’abito, limitando la libertà di scelta del tessuto a una gamma ristretta di varianti, affidando alle guarnizioni il compito di rendere ogni abito diverso dall’altro.

Negli anni della Belle Époque la sfilata adottò un nuovo linguaggio per comunicare le ultime novità della moda. Nel 1912, Paul Poiret organizzò una tournée nelle principali capitali europee per presentare i suoi modelli. L’esperimento fu ripetuto l’anno successivo negli Stati Uniti. Per la prima volta la sfilata usciva dagli atelier per trasformarsi in un evento di grande effetto che richiede specifiche professionalità. Per tutto il Novecento, l’Alta Moda parigina ha organizzato sfilate-spettacolo per le quali sono state prodotte collezioni specifiche, diverse da quelle realizzate per la vendita.
































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