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Spadafora ha ricordato il cantautore messinese Salvatore Trimarchiì. Tante i successi per il cantautore, famosa la canzone "In fondo al viale" (cantata dai "Gens"nel '69)..

Al Castello di Spadafora (ME), domenica 7 giugno 2015, ha ospitato la -mostra- convegno sul cantautore siciliano Salvatore Trimarchi



Salvatore Trimarchi

La mostra organizzata dalla Pro loco di Spadafora con l'obiettivo di omaggiare il grande cantautore siciliano Salvatore Trimarchi, scomparso lo scorso Ottobre, che ha dato lustro alla nostra terra con canzoni quali "In fondo al viale" (cantata dai "Gens"nel '69 e diventata un grande successo discografico).

"In fondo al viale" non è stata solo una canzone d’amore, ma un vero e proprio spaccato di Messina, la nostra città capoluogo , e ancora oggi le note di “In fondo al viale”, quelle note assumevano un diverso significato.
"In fondo al viale" non è stata solo una canzone d’amore, ma un vero e proprio spaccato di Messina. .
Da un sognatore,. Salvatore Trimarchi, che in poche e semplici parole è riuscito a fotografare Messina e l’atmosfera di quegli anni nei suoi impercettibili dettagli.
E ancora il complesso i "Gens" e Salvatore Trimarchi  ci hanno accompagnati nella nostra giovinezza nelle serate d'estate nella balera della Silvanetta di Milazzo. e quella canzone riempiono ancora oggi gli occhi di commozione. Quella commozione che emoziona, assieme alle immagini in bianco e nero del Cantagiro del 1969 scorrono veloci nella mente.
Non possiamo pensare alla canzone italiana senza pensare a "In fondo al viale"dei Gens
Correva l’anno 1969 quando i Gens, complesso messinese di successo allora agli esordi, la incidevano per la Det. Un annus mirabilis - cruciale momento di passaggio dagli anni del boom ai fermenti artistici ma anche alla crisi economica e sociale degli anni ’70 - rappresentativo di un’intensa epoca di forti mutamenti e di grandi eventi: vola il primo Concorde e qualche mese più tardi l’uomo muove i primi passi sulla Luna; l’Alleanza Atlantica comincia ad interessarsi di salvaguardia dell’ambiente; la strage di Piazza Fontana a Milano dà l’avvio ai cosiddetti “anni di piombo”; esce “Abbey


Road” dei Beatles e arriva sugli schermi “Easy Rider” di Dennis Hopper; è il tempo dei grandi festival musicali e dei raduni storici, come quello dell'Isola di Wight sulla Manica e quello oltre oceano di Woodstock; ma è anche il tempo delle grandi migrazioni interne; inizia, col primo grande sciopero dei metalmeccanici, “l’autunno caldo” delle rivendicazioni operaie, ma anche le donne fanno sentire la loro voce, rivendicando a muso duro il riconoscimento dei diritti fondamentali ed una nuova posizione nella politica, nel lavoro, nel privato. E la stessa aria di protesta non può non echeggiare nella musica, soprattutto in quella dei gruppi rock e dei cantautori, che dimostrano una maggiore libertà compositiva...

E' l’anno di In fondo al viale. Neanche la stessa casa discografica poteva immaginare l’enorme successo riservato al brano, diventato in brevissimo tempo un hit: 250.000 copie di dischi venduti, primo posto al Festival di Rieti, terzo al Cantagiro e per quasi un anno in classifica, tenendo fieramente testa ai pezzi più famosi della storia della canzone degli anni Settanta. La stessa voce dei Gens, Filiberto Ricciardi - nome d’arte William - vinse più volte come solista con In fondo al viale alla celebre trasmissione Sette voci.
Prof Nella Trimarchi e la fotoreporter Antonella Saracino
E’ inoltre l’unica canzone dedicata al Viale S. Martino di Messina e certo il brano che portò in alto la città siciliana tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, divenendone l’emblema in note.
L’autore di In fondo al viale è Salvatore Trimarchi e di canzoni ne ha scritto quasi cento nella sua carriera. E’ a lui che il giornalista e saggista Filippo Briguglio ha dedicato un libro (“Salvatore Trimarchi - In fondo al viale”, 260 pagine circa),


Cosi - Salvatore Trimarchi entra tra i personaggi del mondo artistico della nostra provincia al pari di. Adolfo Celi, Tano Cimarosa, Massimo Mollica, Mario Landi, Gino Buzzanca, Turi Vasile, Anna Capodaglio e tanti, tanti altri. ancora nel cuore dei cittadini Molti magari non sanno neanche chi siano, sono tutti nati a Messina ed in Provincia e morti altrove per cercar fortuna.
Instancabile compositore dall'ardente idealismo, personalità travolgente, Salvatore Trimarchi ci ha lasciato un'importante e vasta produzione musicale e poetica, ma anche un'illuminante testimonianza di stile, umanità, generosità e impegno nel sociale.

a sinistra il Dott Trimarchi 
"E vui vinni futtiti" (lo strale senza tempo che ebbe il plauso di Tano Grasso e Pippo Baudo), in dialetto siciliano come la realistica e toccante "Figghiu di 'stu mari" e l'intramontabile canto d'amore "E passa u tempu", ma anche la poetica "Siciliano", sempre sulla condizione del migrante, incisa per la Ricordi, e l'irriverente e autobiografica "Jo", per menzionarne solo qualcuna. Salvatore Trimarchi, oltre che per i messinesi Gens, è stato autore per Orietta Berti, i Jumbo, Pascal, Olga Karlatos.
Durante il Convegno, assieme ai familiari, sono intervenuti  il Dott. Pippo Pappalardo - Sindaco di Spadafora, la Dott.ssa Tommasa Siragusa - Soprintendenza BB.CC. di Messina, il Dott. Piero Giacobello - Presidente Pro loco di Spadafora, il Prof. Giovanni Saija Bisazza - in qualità di moderatore.Curatrice della mostra la fotoreporter Antonella Saracino,
Ha relazionato la Prof.ssa Rosa Paratore per la produzione poetica del cantautore, ed il Prof. Stefano Sgrò per quella musicale.La retrospettiva su Salvatore Trimarchi al Castello di Spadafora è stata aperta al pubblico per tutta la settimana


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