Il degrado delle nostre spiagge e i problemi da risolvereLegambiente del Tirreno ha partecipato con due giornate , venerdì 27 e domenica 29 maggio, alla grande Operazione nazionale Spiagge Pulite dedicata ai litorali italiani, l’operazione “SPIAGGE PULITE” ha avuto luogo a Milazzo alla ‘NGONIA del Tono presso il Boschetto dell’Ancora con la partecipazione del Sindaco dott. Carmelo Pino, dell’ass. all’ambiente Maurizio Capone, rappresentanti della Capitaneria di Porto, dei consiglieri comunali Salvatore Gitto, Antonio Isgrò e Franco Russo. Determinante per la buona riuscita della manifestazione è stata la partecipazione del III Circolo Didattico diretto dalla Prof. Licia D’Alì (venerdì 27) , degli Scout I del Sacro Cuore di Milazzo presenti con il loro fondatore milazzese Saverio Pavone, della Protezione Civile, e dei cittadini volontari (domenica 29). Si tratta della più grande manifestazione dedicata al rispetto dell’ambiente costiero mediterraneo: ogni anno dal 1989, decine di migliaia di cittadini volontari si danno appuntamento su centinaia di spiagge e ripuliscono dai rifiuti chilometri di litorale.
L’operazione “Spiagge e Fondali Puliti” è una giornata speciale per far capire a tutti che i rifiuti non piovono dal cielo e che i problemi del mare inquinato e delle spiagge sporche vanno affrontati 365 giorni l’anno. E’ necessario comprendere che l’origine del fenomeno deriva dall’irresponsabile smaltimento dei rifiuti provenienti dai torrenti, dal mare e dalle micro discariche disseminate sui litorali, a ciò si aggiunge l’ingeneroso comportamento di quei bagnanti che, in cambio di un rigenerante regalo della natura, lasciano sulle spiagge il segno negativo del loro passaggio. L’iniziativa non deve essere considerata come un intervento sostitutivo, ma è un suggerimento, una linea guida per la corretta e rispettosa operazione di pulizia dell’ambiente naturale rappresentato dalla spiaggia, un atto di amore e rispetto per la natura. Va ribadito ancora una volta che dovranno essere esclusi quegli interventi pesanti e distruttivi e contro ogni legge come l’uso di escavatori e pale meccaniche che riducono la piaggia a un cantiere edile e la espongono al rischio di erosione. La manifestazione a Milazzo ha evidenziato il valore della duna sabbiosa, un ambiente naturale particolare e delicato, in quanto passaggio graduale tra la terraferma e il mare con una tipica vegetazione costituita dalle cosiddette piante pioniere, specie che per prime riescono ad attecchire sulle sabbie, non più esposte a pesanti livellamenti artificiali (come l’uso delle ruspe). Presso il lussureggiante boschetto dell’Ancora, con meraviglia per i volontari, sono tornati a fiorire il giglio di mare, il papavero delle sabbie, la violaciocca selvatica, il ginestrino delle scogliere e il raro fiordaliso grespino. Con l’operazione di bonifica di quest’anno si è voluto esaltare la bellezza, liberando la duna da tutto ciò che era presente di “anomalo” con una raccolta differenziata di inerti, plastica di ogni genere (30%), bottiglie, copertoni, ecc… La splendida acqua fresca della fontanella del Tono è stato il refrigerio naturale per i volontari, nella speranza che l’acqua rimanga sempre pubblica.E nel corso della manifestazione si è notato che altri rifiuti ancora erano trasportati dal moto ondoso ; a questo assemblaggio contribuisce purtroppo in modo determinante anche tutto ciò che proviene dallo scorrimento dei torrenti che, da una parte contribuiscono al ripascimento delle spiagge, ma, nel contempo , essendo i torrenti ridotti come discariche a cielo aperto, trasportano al mare anche la grande quantità dei rifiuti. Il fenomeno dimostra che il problema del degrado delle spiagge utilizzate dai bagnanti non è soltanto collegato al comportamento irrispettoso di alcuni , ma è anche fortemente collegato ai rifiuti di ogni tipo depositati nei torrenti , dei quali urge sempre più la chiusura degli accessi ( come il torrente Mela posto sotto sequestro dalla Magistratura). Per risolvere il problema occorre l’impegno coordinato dei sindaci dei Comuni interessati affinché si proceda al controllo ( anche con telecamere) e alla chiusura dei varchi. Legambiente fa appello anche alla Prefettura a tutela di tutto questo ecosistema e a tutta la cittadinanza per essere , con piccoli gesti di pulizia, fruitori attivi della spiaggia frequentata.All’approssimarsi della stagione estiva siamo fiduciosi che Milazzo riuscirà ancora una volta a garantire la sua spiaggia libera come grande patrimonio comune, bene prezioso da custodire e da valorizzare per sé e per i suoi visitatori.