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UNA STORIA D’ALTRI TEMPI
“Viene la Boldrini a Milazzo” Inizia cosรฌ una intensa settima che ci ha riportai indietro nel tempo, quando nelle Sezioni si preparava la Campagna Elettorale.
Riunione operativa: chi fa cosa. Occorre prenotare l’Atrio, con il palco e le sedie. Il server. L’informazione: “i social, si i social; ma non basta, occorre di piรน. Volantinaggi, manifesti, passa parola. Lo spicheraggio”. Irrompe questa parola antica e desueta. La macchina di Carmen, l’amplificazione di Franco; la registrazione da Orazio; la disponibilitร di Mario, che conosce la Cittร come nessuno. E la senti la voce amica, calda e rassicurante: ci siamo ancora. Ci siamo sempre. E ci vediamo sabato alle 17,30. Certo รจ mancato l’odore della colla e l’affissione, spesso rocambolesca, dei manifesti (ma non disperiamo, tornerร ). Perรฒ alle 15,30 abbiamo pulito oltre 100 sedie, preparato il palco con Licia instancabile e sempre presente. E Franz, Gioacchino, Franco, Francesco. Rosa, Paola, Maria Grazia, Rosetta e Carmen . e Meluccio nonostante le due stampelle.
E Pippo con la solita area burbera, ma con la soddisfazione di chi rivede i compagni di una vita e quelli nuovi. E tanti altri che ci hanno dato una mano a ben figurare. E le bandiere sui cancelli dell’Atrio, perchรฉ รจ li che siamo ed รจ li che tanta gente, molto piรน che nel recente passato, come una volta accorre per sentire parlare di politica. Di buona Politica. Proposte e non insulti. Idee e non volgaritร . E li abbiamo visti tornare i compagni che si erano allontanati. Una festa, con i compagni di Villafranca e Torregrotta, i giovani, si giovani, e quanti. Il testimone che abbiamo consegnato non si รจ smarrito, non รจ caduto per terra.
A noi resta la consapevolezza de Il Sol dell’avvenire, il sogno del paradiso socialista fatto di una espressione che rappresenta la metafora piรน famosa del socialismo: “il sol dell’avvenire”. Attribuita a Karl Marx ebbe uno straordinario successo in Italia perchรฉ venne utilizzata da Giuseppe Garibaldi per giustificare la sua adesione alla Prima Internazionale: “l’Internazionale – scrisse nel 1872 al suo amico Celso Ceretti, il principale organizzatore dell’Internazionale in Italia – รจ il “sol dell’avvenire”.
A tal punto questa metafora esprime tutte le speranze di cambiamento che la lotta per l’emancipazione sociale portava con sรฉ, che il sole nascente divenne l’elemento chiave, insieme con la falce e il martello, di moti simboli dei partititi socialisti e comunisti .
Il “Sol dell’avvenire” racchiude ancora una speranza e una utopia: la speranza era che un “mondo nuovo” di eguaglianza giustizia e libertร si potesse realizzare attraverso lo scontro incessante con il nemico di classe – la borghesia capitalista -; l’utopia quasi religiosa era che il “sole” (il mondo nuovo) era collocato in un indistinto “avvenire” e che soprattutto era privo di elementi costitutivi ben definiti: una via di mezzo tra l’Araba fenice e il Paradiso in terra che si prestava a una molteplicitร di interpretazioni, di visioni del futuro e di concezioni teoriche che avrebbero attraversato la storia del movimento operaio per tutto il XX secolo e sarebbero state foriere di lacerazioni profonde e di sanguinose rotture.
Avanti Tutti ! non uno solo.