l'Associazione Culturale Teseo organizza Milazzo è......Poesia - “Milazzo è…poesia”, nel ricordo di Maria Bucca e Giuseppe Di Meo.
Giovedì 21 Agosto h.19 nell'Atrio del Carmine l'Associazione Culturale Teseo organizza un evento culturale storico per la città di Milazzo. La manifestazione dal titolo :"Milazzo è...poesia" vuole ricordare due poeti milazzesi ovvero Maria Bucca e Giuseppe Di Meo: due poeti dimenticati, così è scritto nella locandina e nella brochure della manifestazione. Maria Bucca e Giuseppe Di Meo, cittadini illustri della nostra città , sono accomunati da uno stesso destino : sono stati educatori per molte generazioni di milazzesi, ma quella sera verranno ricordati soprattutto per la loro sensibilità poetica, capace di elevare in spazi di superiore meditazione e mostrare in una diversa e più onnicomprensiva visione cose e persone, oggetti e sentimenti. L'evento sarà presentato da Attilio Andriolo, presidente dell'Associazione culturale "Teseo" e si avvale della partecipazione dell'artista dell'acqua , Giuseppe La Spada, che proietterà un video in ricordo dei due poeti milazzesi. Ci saranno le nipoti Lucia e Maria Celeste a evocarli nei loro ricordi e l'attore Enzo Cambria a leggere le loro composizioni . Una serata da Amarcord che si preannuncia emozionante.
Attilio Andriolo
Fonte Terminal:
La prof.ssa Bucca ex insegnante di Filosofia e Storia, personaggio eclettico, e grande era il suo amore per la pittura; ma non tralasciava di scrivere componimenti che le valsero diversi riconoscimenti.
Come riportato dal Micale nel suo “Gli spettacoli a Milazzo dal Rinascimento ai giorni nostri”, edizione 1988, già fra il 1937 ed il 1938 la prof.ssa Maria Bucca aveva curato la preparazione del balletto nella compagnia guidata dal duo Ciccio La Rosa – Titina Amato, che la portò a collaborare con la prof.ssa Amato per le danze classiche e le coreografie musicali.
Nel 1944, a fine dicembre, e nel 1945, a gennaio, riprende lo Spettacolo Dilettantistico Milazzese con la Sezione filodrammatica del circolo universitario Milazzese Nino Catanzaro, diretta da Ciccio La Rosa. La prof.ssa Maria Bucca, a conferma del suo eccezionale talento, è coinvolta nel progetto per le danze singole e di gruppo, assieme alla prof.ssa Titina Amato (direzione musicale) e Andrea De Natale (scenografia). Numerosi attori dilettanti milazzesi calcano le scene: Nino e Settimio Sodano (quest’ultimo, con la moglie Maria Andaloro, darà vita coraggiosamente alla nuova compagnia Eleonora Duse 71), Ennio Magistri, Amalia, Pippo e Umberto Andaloro, Maria Vento, Nello D’Amico, Lia Raneri, Franco Cento, Vera Guidi. Sarà per la geniale coreografa e regista Maria Bucca un trionfo che la porterà, assieme alla compagnia di cui fanno parte Vera Guidi (definita la Marlene Dietrich di Milazzo per la sua bellezza ed il suo portamento), Cesare Cocuzza, Wanda Siracusa, Giovanni Bucca, nonché i musicisti Castelli, Salmeri e Ciccio Iannello, fuori dai confini di Milazzo, addirittura a Palermo ed al Teatro Peloro di Messina. Fra le pause del lavoro la bravissima Maria Bucca non tralascia di realizzare altri appuntamenti mondani, l’ultimo dei quali in un atrio del Carmine trasformato in una serra, al centro del quale fa la sua ultima comparsa ornamentale l’antica statua marmorea del Mela. Milazzo vive magici momenti di spensieratezza, ma da lì a poco tutto finirà: rimarranno i ricordi di una splendida realtà che altri non hanno saputo riproporre.
Il Prof Giuseppe Di Meo è ricordato, in veste di organizzatore e direttore artistico con la prof.ssa Amato, nell’esibizione culturale “Radiosquadra per le scuole”, realizzato nella scuola Elementare Piaggia e diffuso sulla rete nazionale il 6 marzo 1963. In un periodo in cui a Milazzo si viveva dei ricordi che le grandi compagnie, negli anni precedenti, avevano lasciato, il prof. Giuseppe Di Meo svolge la sua missione di educatore: è infatti maestro elementare, preparando generazioni di scolari e fornendo a costoro il primo strumento essenziale per procedere lungo il percorso della vita quotidiana: la scrittura e la lettura. Lo ricordiamo come collaboratore di affermate riviste nazionali: le sue vignette trovarono spazio su Candido, settimanale fondato da Giovannino Guareschi, che ebbe una larga diffusione nel corso degli anni 70.
Autore di pubblicazioni didattico pedagogiche, scrisse numerose poesie per le quali ricevette numerosi premi, dei quali mai fece mazione per il suo carattere riservato. Gli fu conferito dal Presidente della Repubblica un attestato di benemerenza per la sua opera svolta a favore dell’istruzione.
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