All'indomani del Convegno “Area Marina Protetta di Capo Milazzo per uno sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato nella splendida cornice del Duomo antico del Castello di Milazzo, dal Rotary Club cittadino con il patrocinio della Provincia.
Quali passi avanti si sono fatti sul futuro della città ed in sull’area del Capo?
Il convegno nelle intezioni degli organizzatori dott. Concetto Li Mura, dott. Sergio Castellaneta e il prefetto dott.ssa Pia Pollina, aveva il significato di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggerne e valorizzarne il patrimonio naturalistico e culturale, armonizzando la gestione delle risorse ed evitando la loro alterazione»:
«L’area marina protetta di Capo Milazzo è uno dei punti del programma elettorale in cui quasi tutti gli amministratori hanno evidenziato in fase di elaborazione, cioè credere per il rilancio turistico della città e come strumento per la messa in rete delle risorse naturali e storiche del territorio»Adesso si attendono i passi conseguenti, come il preannunciato protocollo d'intesa promesso dal sindaco avv. Carmelo Pino presente con l’assessore all’ambiente Maurizio Capone.Un intesa con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. con particolare riferimento alla geo-paleontologica dell’area del Capo e l’importanza ecologica dei fondali come valore e patrimonio culturale sommerso, secondo la definizione dell’Unesco, applicabile al promontorio di Capo Milazzo, sito da proteggere
l’istituzione dell’area marina protetta come strumento di valorizzazione, che non sopperisce alla mancanza di regole, o alla loro non applicazione, ma fornisce piuttosto una serie di strumenti tutelativi e promozionali che ne garantiscono il corretto impatto ambientale e la insostituibile funzione di recupero della memoria e delle tradizioni.Dell’area marina protetta come di un luogo in cui preservare l’identità culturale del territorio e attraverso cui rilanciare lo sviluppo economico, inaugurando un approccio turistico rispettoso dell’ambiente e distribuito lungo tutto l’arco dell’anno. L’importanza del coinvolgimento attivo della comunità e della sinergia tra cittadini, soggetti politici, tecnici, imprenditori e associazioni ambientaliste co un uso sostenibile delle risorse, . La disciplina delle attività umane nell’area marina protetta, tra cui la pesca, rappresenta infatti uno dei valori aggiunti, che consente di privilegiare la comunità locale di pescatori favorendo il ripopolamento ittico e il decollo di attività ecosostenibili gestite dal territorio stesso,