I pomeriggi alla Lute diventano open
con Frida Kalho a cura del prof. Franco Scolaro si è chiusa l'attività invernale.
Il prossimo 7/8 giugno 2018 con la chiusura dei corsi, i pomeriggi con la Lute per il secondo anno divento open, cioè collocate in degli spazi cittadini d'interesse storico e artistico aperti e messi a disposizione dall'amministrazione Comunale..
Puo darsi che l'organizzazione della - Libera Università Terza età di Milazzo - nella programmazione estiva riprenda temi già dibattuti nel corso dell'anno e svoltasi presso l’Aula Magna dell’ITIS, sede che ospita tutta l'attività a favore della terza età.
Dicevamo un intenso programma svolto . l’ultimo dei quali quello del 25 maggio 2018 In quella occasione il prof. Scolaro ha tenuto un’ interessante relazione sull’ artista messicana, Frida Kahlo, delineandone la vita e le opere, riscuotendo notevole interesse tra il numeroso pubblico presente. L’evento è stato intervallato dalla partecipazione degli artisti: Antonella Gargano e i coniugi Calamera che hanno piacevolmente intrattenuto i presenti, ballando il tango.
Alla manifestazione è stata abbinata una mostra di pittura dedicata a Frida Kahlo del corso “Sperimentando creo” a cura della docente Rosetta Lo Vano.
Con la cautela il Prof Scolaro ha tratteggiato quello che che sappiamo sull'artista Frida, per scoprire tutto o in parte su di lei, incluse le opere inedite

L'artista nata da padre fotografo tedesco emigrato in Messico, l’arte era già nel suo dna: fin dall’adolescenza Frida manifestò infatti un forte spirito indipendente e passionale, unito a qualità artistiche uniche. Il dolore però divenne sin da subito il leitmotiv della sua vita e della sua produzione artistica: a 18 anni, il bus che doveva riportarla a casa da scuola subì una collisione letale in cui lei rimase coinvolta. La sua colonna vertebrale si spezzò in tre punti e – oltre a riportare molti altri danni fisici – venne costretta a una solitudine “forzata” e a moltissime operazioni: negli anni passati a letto la pittura diventò la sua unica ragione di vita, e l’autoritratto la sua costante nel narrarsi. Volitiva e indomabile, Frida non si fa fermare dall’incidente: presenta la sua arte a Diego Rivera, illustre pittore dell'epoca, che ne rimane colpito e s’innamora perdutamente di lei. I due avranno una storia d’amore travagliata e segnata da parecchi tradimenti, che conoscerà il suo fulcro nella Casa Azul, la “casa azzurra”, quella dove Frida nacque e dove la coppia si trasferì. La casa era circondata da un recinto blu elettrico e rosso, e fu luogo di creazione e ricerca per Frida e Diego: al suo interno vennero ospitati i grandi artisti dell’epoca e nel suo giardino le scimmie, i cani ed i pappagalli presenti nelle tele della pittrice. Ma l’eredità di Frida non si ferma qui: attivista politica, è stata la prima ad aver rappresentato l’arte politica in chiave contemporanea e anche la prima a rappresentarsi nuda, vulnerabile e senza filtri, lasciando agli artisti di tutto il mondo la testimonianza profondissima di un’esistenza dedicata con passione all’arte, come parte inscindibile dalla vita. Tutto questo l’ha consacrata a icona pop, eroina romantica e di genere, nonché anticipatrice di temi dell’arte pittorica e di performance.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo
alla testimonianza di Diego Sileo, curatore della mostra milanese , che ci ha raccontato del percorso di ricerca per l’allestimento, in cui si è voluto di andare oltre le consuete linee biografiche per scoprire da vicino la qualità dell’artista, oltre il suo stesso mito personale.