Che fine ha fatto la Notte Bianca ?
Ricorderanno in molti, Milazzesi e non, le grandi manifestazioni culturali e artistiche che trovavano vita nelle vie e nelle piazze del centro Mamertino. L'esposizione oggettiva e le rappresentazioni artistiche soggettive , coloravano di luci e speranze un contesto giovanile assetato di vita, e animavano una città che spesso è ombra della propria storia. Il fine della Notte Bianca era quello di dare visibilità ai piccoli artisti locali e di permettere ai vari commercianti l'intensificarsi delle proprie attività col prolungamento degli orari di apertura a fronte del via vai dei turisti, attratti dalla curiosità e dal ventaglio di offerte artistiche che solo la Notte Bianca poteva donare. Nello specifico del programma della manifestazione si evidenziavano le più disparate realtà, tra cui: esibizioni canore di vari generi, declamazioni di poesie, estemporanee di pittura, presentazione di vari lavori artigianali tra cui decoupage e scultura, sfilate di abiti di giovani modelle lungo le passerelle ad opera di promettenti e futuri stilisti, saggi e solfeggi di musica classica all'interno dell'atrio del Carmine, scatti fotografici della nostra Sicilia, e improvvisazioni teatrali lungo le vie storiche. Come mai tutto ciò si è perso ? C'è stato un tentativo di ritorno alla tanto acclamata e conclamata Notte Bianca nell'estate del 2013 all'insegna della donna al castello di Milazzo corrispondente al nome di Notte Rosa. Al cittadino non interessa l'appartenenza politica degli eventi programmatici o le diatribe sull'attribuzione dei meriti, ma è alla ricerca di quelle opportunità tolte, che animano e vitalizzano il pensiero. Oggi gruppi Milazzesi nuovi, ispirati dalla bellezza, dalla cultura e dalla voglia di emergere, si attivano per gratificare la propria arte e ridare luce alle vie Mamertine. Poco importa se i nuovi auspicati eventi si chiameranno Notti Bianche o Giorno Rosa, la cosa essenziale è non seppellire Milazzo.