Milazzo, Dopo il pasticcio delle primarie.i D.R vogliono vederci chiaro
Fonte 24live.it
Autore: Antonio Ventimiglia.
Pubblicato il 11 marzo 2015.
Si è alzato un polverone intorno alle primarie del Partito democratico per la scelta del candidato sindaco che rappresenterà la coalizione alle amministrative di maggio. L’accoglimento del ricorso presentato dal sindaco uscente, Carmelo Pino, che i due circoli cittadini del Pd avevano escluso dalle consultazioni, ha rimescolato le carte. Se per la commissione regionale di garanzia del partito Pino è arruolabile, in forza dell’articolo 18 dello Statuto, per il comitato organizzativo territoriale il regolamento delle primarie parla chiaro: non possono essere candidati coloro che, alla data fissata per la presentazione della candidatura, abbiano subito un rinvio a giudizio o abbiano in corso processi per reati contro la Pubblica Amministrazione. Per il sindaco di Milazzo si richiudono dunque le porte: il comitato ha fatto sapere che le consultazioni si svolgeranno regolarmente il 15 marzo. In lizza Salvo Presti, Giovanni Formica e Francesco De Pasquale. Nessuna new entry. Per il coordinatore provinciale dei Dr, Santi Calderone, è una situazione paradossale. “Ci tiriamo fuori dal ragionamento sotteso a questo tipo di primarie e all’incomprensibile valenza che queste hanno assunto – scrive il coordinatore in una nota – chi doveva e poteva partecipare alle primarie andava chiarito in tempi non sospetti, evitando oggi di mettere in serie difficoltà gli aderenti al Pd, ma anche chi, come noi, milita in movimenti e partiti che dovrebbero essere naturalmente alleati. Ci troviamo in serio imbarazzo – continua Calderone – di fronte a questo rincorrersi di comunicati e deliberati che vedono le fazioni in campo trincerarsi attorno a posizioni preconcette e di ostilità, che avranno come palese conseguenza l’impossibilità di stare assieme dopo il risultato delle stesse primarie. Stante così le cose – conclude la nota – ci tiriamo fuori dall’agone e verificheremo nei prossimi giorni, in accordo con i nostri dirigenti locali e con i futuri candidati al Consiglio Comunale, ogni condizione di agibilità politica che si verrà a creare”.