Cosa sta succedendo nel Pd di Milazzo?
Antonio Napoli, responsabile di Big Bang Milazzo e componente del coordinamento provinciale, presente alla riunione di Messina, con un comunicato, smentisce il vice sindaco Prof.ssa Scolaro:
Questo il comunicato: «Abbiamo letto con stupore il recente comunicato del vicesindaco che ha tanto il sapore di mistificazione della realtà- scrive - Visto che non era presente alla riunione avrà sicuramente avuto qualche problema di comunicazione perchè, per esempio, si sarebbe resa conto che non è stata assolutamente prevista una riunione a Milazzo con la segreteria regionale, la deputazione regionale, il coordinamento provinciale ecc. ecc. E, magari, avrebbe avuto le idee più chiare sulla posizione dell’area renziana, se avesse contattato i diretti interessati a cui ha fatto riferimento, Giacomo D’Arrigo e l’On. Laccoto, i quali, senza timor di smentita, ritenevano sostanzialmente superflua quella riunione del coordinamento provinciale rimandando il tutto alle decisioni del PD milazzese. In particolare Giacomo D’Arrigo, riprendendo l’intervento di uno dei presenti, ribadiva che è vero che una parte del PD sia presente in modo importante in giunta, ma che è altrettanto vero che tutti i consiglieri comunali del PD avevano sfiduciato gli assessori del PD stesso, che qualche consigliere comunale si era dimesso in contrapposizione a questa amministrazione, che gli iscritti del circolo 2 coordinato dal vicesindaco non venivano riuniti da oltre due anni e che la maggioranza del partito milazzese aveva votato la nota mozione del 12 novembre scorso, con la quale si proponevano le primarie escludendo dalla possibile candidatura chiunque avesse rappresentato l’attuale amministrazione. Anche il gruppo Big bang ha votato il suddetto documento e appare del tutto fantasioso il tentativo fatto dal vicesindaco di screditare una decisione di cui tutt’ora i componenti della stessa area renziana sono assolutamente convinti.
C’è da evidenziare, infine, come la riunione sia finita nel nulla dopo l’intervento telefonico della segreteria regionale che ha annunciato un suo intervento - finalmente dico io - per definire questa faccenda. Concludo che, a mio modesto avviso, l’unità del partito tanto sbandierata nel comunicato del vicesindaco non si dovrebbe cercare a 100 giorni dalle elezioni a colpi di onorevoli regionali, convegni e comunicati; il tempo necessario c’è stato abbondantemente».