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AUTONOMIA DIFFERENZIATA - No del Centro Sinistra milazzese " molte complessità della normativa che apre il varco ad un’Italia dei 20 staterelli autonomi ed estremamente “differenziati”




Si è svolta lunedì pomeriggio, presso la Casa del popolo Milazzo, la conferenza sull’Autonomia Differenziata indetta dal Coordinamento di Centrosinistra con lo scopo di analizzare tutti gli aspetti controversi di una legge, prossima alla definitiva approvazione, che metterà a rischio la convivenza democratica dell’intero Paese.

Alla presenza di un’aula gremita e attenta, Franco Andaloro ha salutato i numerosi convenuti esponendo le ragioni della scelta del tema e presentando i relatori nelle persone di Barbera Floridia senatrice M5S, Pietro Patti segretario provinciale della CGIL, Nicola Candido segretario regionale di Rifondazione Comunista e per il Coordinamento di centro sinistra Licia D’Alì. Nell’intervento introduttivo di Licia D’Ali, componente del coordinamento PD, sono state dispiegate le molte complessità della normativa che apre il varco ad un’Italia dei 20 staterelli autonomi ed estremamente “differenziati” nella quale i principio costituzionale della sussidiarietà perde ogni significato e l’uguaglianza calpestato, motivo per il quale “già da ora” il coordinamento si costituirà in comitato referendario per opporsi alla legge . A seguire, Pietro Patti ha declinato tutte le deleterie conseguenze che l’applicazione di un siffatto impianto normativo potrà avere nei campi più disparati delle relazioni istituzionali, sindacali, sanitari, scolastici, commerciali, fiscali; senza tralasciare il reale rischio di minare  l’interfacciabilità internazionale. Puntuale l’inquadramento della normativa nel suo percorso storico a partire dall’approvazione del Titolo V della Costituzione, effettuato da Nicola Candido che, oltre a disapprovare il sistema elettorale che ha avvilito la partecipazione popolare al voto, ha proposto l’abolizione del 3*comma dell’art. 116 della Costituzione ed auspicato un forte “offensiva di partecipazione democratica” sia per bloccare il DDl Calderoli sia per spiegare alla gente l’imbroglio che si maschera sotto il demagogico concetto di partecipazione. I lavori vengono conclusi da Barbara Floridia che, raccogliendo gli imput dei relatori, ha rinforzato la proposta avanzata da Candido evidenziando come e quanto in Parlamento il contrasto con la maggioranza sia robusto perché si scontra con l’arroganza del potere che, in altre sedi, ha già deciso come gestire l’aula e cassare velocemente ogni proposta, sorda a tutto. In quella sede il dibattito è venuto meno e la deriva per la democrazia è reale. Tutto questo, e tanto altro, va disegnando un paese che andrà incontro a notevoli e grosse difficoltà e solo se le forze progressiste staranno assieme costituendo “massa critica” si potrà invertire la marcia.



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