Con una scrittura brillante Flavia Cercato ci regala dei personaggi originali e imprevedibili che, alla ricerca del loro posto tra le caotiche trame del mondo, si specchiano l’una nella storia e nei tormenti dell’altra, proprio come succede in ogni famiglia.
Questa Γ¨ la storia di cinque donne tenaci come ortiche. Una storia che ha inizio nel 1925 nel cuore del CoppedΓ¨, il quartiere piΓΉ eccentrico di Roma. Qui, tra le architetture fantastiche del Villino delle fate, Marianna Mori cresce insieme a cinque bizzarri fratelli, parla con i mosaici all’ingresso, prepara intrugli magici e, quando l’amore non si intromette, legge alla perfezione i cuori delle persone che la circondano. Quell’amore per lei prenderΓ il nome di Carlo Ricci, pittore che con i suoi tratti intelligenti e lo sguardo scuro le toglie il fiato, prima di scomparire. Sua nipote, Ginevra, cresce tra gli agi e le luci degli anni Sessanta e dalla zia ha preso il gusto per gli uomini sbagliati: trasferitasi a Torino, cerca di dimenticare una vecchia ossessione tra le braccia di un giovane dal sorriso sempre pronto. Si dice che tutto sembra funzionare, finchΓ© lui non le chiede di sposarlo. Quando torna a Roma aspetta giΓ Emma, nata con gli occhi da demone e il naso a forma di virgola, che una volta cresciuta dovrΓ capire come un perfetto amore d’infanzia possa trasformarsi in un deludente e zoppicante rapporto tra adulti. Curiose quanto le figure di pietra che addobbano il Villino in cui finiscono sempre per ritrovarsi, le Mori non si dimenticano.