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Ultimi giorni per iscriversi al Summer Camp” che si terrà nella nuova struttura sportiva dell’ASD Gi. Fra. di Milazzo

Centro Sportivo Gifra Parrocchia San Papino MIlazzo


martedì 28 giugno 2016

E' ancora possibile per i ritardatari iscriversi al “Summer Camp” che si terrà nella nuova struttura sportiva dell’ASD Gi. Fra. di Milazzo , adiacente alla Chiesa del S.S. Crocifisso di San Papino di Milazzo, dal 4 al 9 Luglio presso il Centro Sportivo “S.Papino”, uno stage calcistico con gli istruttori della “Soccer School “ di Marco Ferrante, ex centravanti del Torino, con cui ha realizzato ben 125 goals, dell’Inter e del Napoli. Il “Summer Camp” si terrà nella nuova struttura sportiva dell’ASD Gi. Fra. di Milazzo , adiacente alla Chiesa del S.S. Crocifisso di San Papino. 
Potranno parteciparvi tutti i bambini dai 6 fino ai 13-14 anni, che ,divisi per fascia d’età, saranno impegnati sui campi di calcio dalle 9 del mattino fino alle 18. Per i ragazzi che verranno da lontano è previsto il pernottamento in strutture alberghiere, situate nelle vicinanze dei campi di allenamento. 
Marco Ferrante è stato ben lieto di venire a Milazzo per la modernità e funzionalità della struttura sportiva del Gi. Fra. , corredata di spogliatoi e campi di calcio in erba sintetica di ultima generazione: un’eccezione nel panorama calcistico del meridione.
“Si cercherà d’importare durante lo stage”, ha dichiarato Marco Ferrante,” ciò che rappresenta la filosofia della mia Soccer School di Grugliasco in provincia di Torino, dove i fondamentali di calcio si associano alla formazione dei ragazzi”.
Faranno parte del team di Marco Ferrante anche Vito Tammaro, responsabile staff docenti di Coverciano e vice allenatore del Catania di Pancaro, Maurizio Cavallaro, istruttore UEFA B , un preparatore dei portieri, il cui nome verrà comunicato successivamente.
Marco Ferrante, che sarà presente per tutto l’arco della settimana, distribuirà consigli e suggerimenti ai ragazzi per aiutarli ad apprendere nuove tecniche naturali, che potranno comunque essere affinate nel tempo. Senza creare facili illusioni e aspettative, si tenterà di porre particolare attenzione al progetto formativo del bambino compresi i fondamentali calcistici che, se ci sono di base, potranno essere migliorati ed incrementati per un eventuale progetto futuro.
Per info e adesioni telefonare ai numeri : 011/3040511, 340/1661826, 3887262554 
Attilio Andriolo
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Scritto da Mr. Sciarrone 
Tra gli aspetti didattici più trascurati in ambito di scuola calcio e settore giovanile, di certo possono annoverarsi quelli sulla gestione delle cadute. Se il compito degli allenatori deve contemplare la formazione fisico-motoria, tecnica, tattica e psicologica dei giovani calciatori allora ben si comprende come questa statistica ammonisca chi non ne è mai stato promotore nelle unità didattiche o sedute d’allenamento. Figli nostri e dell’era informatica, i ragazzini, come estremo atto temerario quotidiano, stuzzicano i tasti di un telefonino o la leva di un joystick mentre si nutrono con la mano meno abile. Con tale stile di vita si capisce come, se incespicano, attirino tutta l’apprensione dei loro cari, intenti a stuzzicare i tasti di un telefonino mentre si nutrono con la mano meno abile. Se il più delle volte la caduta improvvisa o durante il gioco non lascia segni, andando anzi ad arricchire il bagaglio psico-motorio del bambino, bisogna ammettere che non sono poi tanto rari i casi di frattura, specie a livello di polso ed avambraccio, ogni anno registrati a livello giovanile e in età da scuola calcio. E il problema è da ricercarsi di sicuro nell’inesperienza del giovane sulla gestione immediata dell’evento, perché non sa come ammortizzare l’impatto (a quest’età l’infortunio non è causato da eccesso di agonismo). Lo sappiamo: conquistata fin da piccoli la posizione eretta, proviamo naturale riluttanza a perderla. Bisogna quindi abituare i nostri allievi a vincere il timore della caduta, considerarla normale momento del gioco e consentirgli di stimolare un sottile meccanismo di feed-back. Una proposta di progressione didattica per le tecniche di controllo delle cadute potrebbe prevedere dapprima strisciamenti e rotolamenti a terra, per la necessaria confidenza col terreno. Il classico gioco delle passeggiate degli animali diverte e sviluppa anche coordinazione e forza. Gli apprendisti cascatori devono imitare gli animali nelle loro tipiche andature, alle chiamate dell’istruttore, in veste di custode dello zoo: il serpente, il canguro, il gambero, l’orso, la tigre, il cane zoppo e via con la nomenclatura zoologica. I cuccioli d’uomo allora strisceranno, salteranno, andranno all’indietro o in quadrupedia o su due mani e un piede ecc. Quando si dice esercizio ludico. Psicologia e biomeccanica sono da addestrarsi, poi, per mezzo di cadute graduali e capovolte, con la dotazione di un materassino o su terreni indulgenti, insegnando la corretta sequenza d’appoggio dei vari segmenti del corpo. Cadute all’indietro con partenza prima da accosciati e poi all’impiedi – ovviamente le prime volte col supporto dell’istruttore che li accompagnerà a terra – per poi esplorare le proiezioni in avanti, o avanti-laterale, sempre con prove per gradi e corretto uso degli arti superiori come ammortizzatori. Qualcuno, in alternativa, fa lavorare in coppia i giovani allievi assegnando ad uno il compito di tiratore e all’altro quello di cascatore, anche qui per gradi, prima da ginocchioni e poi in stazione eretta. E di nuovo, la forma ludica della proposta promuove la socializzazione e il divertimento. Di questi tempi non è poco. In seguito si riprodurranno situazioni più dinamiche: prima da fermo e caduta accompagnata da rotolamento in avanti, con un braccio a supportare la rotazione, l’altro ad equilibrare il gesto. Poi, lo stesso, ma con perdita d’equilibrio dopo movimento a velocità adeguata. La nutrita letteratura sportiva in materia è ottimo supporto per gli istruttori sensibili anche a questo aspetto della formazione motoria. Se sarà inserito nella programmazione annuale didattica e insegnato con diligenza, il ruzzolone farà meno paura, gli equilibri dinamico e di volo verranno consolidati, nuove sensazioni saranno esplorate, per i più intraprendenti si apriranno le frontiere dell’acrobatica e i genitori potranno saziarsi, chattando sereni. 
Scritto da Mr. Sciarrone 


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