
Una testimonianza forte quella del CeDAV Onlus - Centro Donne Antiviolenza di Messina, che anche quest'anno, aderisce all'iniziativa One billion rising, il flash mob mondiale voluto da Eve Ensler che coinvolgerà le donne di tutto il mondo per insorgere ballando contro la violenza di genere.
Come quella di Maria Andaloro. con impadronirsi di un posto in nome di una vittima di femminicidio: un gesto umano ma anche politico.
Cos'è Posto occupato secondo la sua ideatrice Occupiamo un posto per ogni donna vittima di violenza ?

Per Sette milioni di donne hanno subito violenze sessuali o fisiche almeno una volta nella vita in Italia secondo l’Istat. 128 donne sono state vittime di femminicidio, cioè l’uccisione di una donna per motivi di genere, nel 2015. La campagna Posto occupato, un’iniziativa “a costo zero e a chilometro zero”, come la descrive la sua ideatrice Maria Andaloro, è nata nel 2013. L’idea è semplicissima: per ogni donna uccisa viene occupato un posto in un luogo pubblico o privato. Una sedia in un teatro, una panchina in un parco, un posto in un consiglio comunale. Non importa dove, ma che quel posto rimanga occupato per metterci a confronto con l’assenza di quella donna.
“Immaginate un miliardo di donne che raccontano le proprie storie, che ballano, cantano" La giustizia ha inizio quando cominciamo a parlare, a liberare le loro storie e a riconoscere la verità nella solidarietà della comunità. Forse tutto questo ha voluto rappresentare Antonella Gargano con una performance art, molto apprezzata
Pensiamo alla danza come una forma d’arte con la quale si possono lanciare messaggi importanti. Un messaggio educativo quello Questo è il dell’Associazione Culturale “Tersicore” Onlus, di forza ma anche di speranza” – l messaggio sembra essere diretto I movimenti del corpo, come a volersi divincolare da quella che è una violenza inaudita ed inspiegabile, fanno subito pensare alla sofferenza provocata e a ciò che questo rappresenta per una donna. Un momento, “che lascia per sempre una ferita indelebile nel cuore di una donna”.Una ferita che – come la ballerina sul palco – rimane lì immobile a ricordare il dolore.
Alla quarta edizione di "20 insospettabili click - Rompi il silenzio” contro ogni forma di violenza.anche il il messaggio che gli alunni dell’istituto classico “Maurolico” hanno voluto lanciare per l' occasione con un video di presentazione.
Particolarmente apprezzata la mostra fotografica, con gli interventi di Antonella Saracino (presidente Cube Art e Forza delle Donne), del consigliere comunale, Santi Daniele Zuccarello.
Quaranta le foto in esposizione legate da un filo rosso sul tema comune dello sport. Con questa iniziativa, l'associazione Culturale Kafka, in modo informale aderisce alla Campagna di comunicazione sociale “Lo sport contro la violenza sulle donne. Per vincere insieme”
Fotografi professionisti e amatoriali hanno permesso che l’insospettabile movimento in una partita di calcio, pallavolo o rugby, diventasse un click. “Quest’anno l’edizione non si è potuta svolgere come di consueto nel mese di novembre – sottolinea Vittoria Arena – anche se tutto l’anno noi ci battiamo per arginare il fenomeno della violenza. Tutti i giorni per noi è il 25 novembre. La scelta di inserire il mondo sportivo è stata dettata dalla fondamentale valenza educativa e formativa che può giocare lo SPORT nel contribuire a diff ondere, nell’opinione pubblica e soprattutto fra i giovani, un modello positivo di relazione tra i sessi incentrato sul rispetto reciproco”. Rompere il silenzio e parlare di violenza, per rifiutare ogni forma di aggressione verbale, fisica e psicologica, parlare per educare i giovani al rispetto e alla dignità di tutte le persone.

