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collegamento Ciantro-Porto -Petizione dei 6 ex Consiglieri comunali del Partito Democratico




Spettabile Autorità Portuale di Messina-Milazzo 
Corso Vittorio Emanuele, 27
98122 M E S S I N A


C.A. Dott. Antonino De Simone

Oggetto: collegamento Ciantro-Porto

I sottoscritti A. De Gaetano, F. De Pasquale, A. Napoli, L. Nastasi, O. Saraò e F. Scicolone, già consiglieri comunali, nella qualità di esponenti del Partito Democratico, primaria forza politica in città, apprendono con stupore la notizia di stampa circa le quattro soluzioni sul collegamento in oggetto, poiché l’Amministrazione in carica (che opera di concerto con codesta Autorità) non ha minimamente interessato il nostro Partito su tale studio di fattibilità.
Qualora interessati, non avremmo avuto esitazione alcuna ad esprimere la nostra contrarietà a tali ipotesi di soluzione poiché non praticabile nel già ristretto ed intasato tessuto urbano della città.
Avremmo proposto e suggerito, cosa che oggi facciamo direttamente a codesta Presidenza, di dare seguito al protocollo d’intesa siglato a Messina il 21/10/2002 tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’Autorità Portuale di Messina-Milazzo in merito alle procedure per i lavori di costruzione del pontile di Giammoro. Le firme apposte, nella sede dell’Authority, sono quelle del sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi On.le Guido Viceconte, del dirigente dell’Ufficio del Genio Civile delle Opere Marittime di Palermo Ing. Lorenzo Ceraulo e del commissario dell’Autorità Portuale di Messina-Milazzo com. Giuseppe Venuti.
Nell’arco di sei mesi doveva essere aggiudicata la gara per la realizzazione dell’infrastruttura, dall’importo globale di 11.814.101,00 euro: opera cofinanziata da privati per oltre 3,8 milioni di euro e dallo Stato per 8 milioni di euro. Al momento della sottoscrizione il commissario Venuti aveva significativamente sottolineato che il pontile sarebbe nato come un’opera pubblica a beneficio di tutti ovvero del comprensorio industriale milazzese.
Un ruolo decisivo a questa infrastruttura veniva affidato dalle allora acciaierie Duferco-Duferdofin, il cui direttore generale dell’epoca Agostino Conte aveva rivolto un forte ringraziamento per la volontà messa in campo dal Ministero, dall’Autorità Portuale e dal Genio Civile opere marittime.
Il progetto, già allora munito del parere di V.I.A., prevedeva la realizzazione di una piattaforma lunga 182 metri e larga 32 disposta su un fondale marino di profondità degradante da 12 a 25 metri. La stessa sarebbe stata collegata a terra da un viadotto lungo 247 metri e largo 12,85 terminante sull’esistente sovrappasso, già collegato con l’esistente viabilità extra-urbana e con l’autostrada.
I tempi di realizzazione: 24 mesi per le opere a mare e di raccordo, mentre i terminal a terra sarebbero stati eseguiti in anticipo rispetto al pontile. 
Va proprio incontro alla superiore soluzione la petizione, già in Vostre mani, che 729 nostri concittadini hanno sottoscritto con la quale chiedono all’Autorità Portuale di impegnarsi al fine di procedere all’acquisto, in comproprietà con il Comune, del manufatto noto come “Mulini Lo Presti” ed ubicato nel cuore dell’area portuale, da destinare a stazione marittima.
E’ impensabile, infatti, che proprio laddove dovrebbe incrementarsi il movimento dei c.d. mega-yacht, proprio da Voi suggeriti, si innesti una movimentazione di TIR che mal si concilia con il movimento di mezzi da diporto.
Pertanto, rinnoviamo l’invito a valutare concretamente la soluzione suggerita da questa forza politica, oggi al Governo della Nazione e della Regione e presto, ci auguriamo, della città di Milazzo.
Con viva cordialità. 

Milazzo, 21/07/2014
All/pianta e nota Uniontrasporti

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