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Cinque emendamenti dei Dem al bilancio 2011 al vaglio del Consiglio

Cinque emendamenti dei Dem al bilancio 2011 al vaglio del Consiglio.
21/7/2011- il comunicato dell’Ufficio stampa del Comune di Milazzo.
Il gruppo consiliare dei Dem, composto da Orazio Saraò, Antonino De Gaetano e Franco Scicolone ha presentato al presidente del consiglio comunale Rosario Pergolizzi, cinque emendamenti al bi-lancio di previsione 2011 che tra qualche giorno dovrà essere esitato dall’aula consiliare. Gli argomenti trattati negli emendamenti sono l’ambiente, gli anziani, i servizi e l’occupazione.
Nel primo emendamento De Gaetano, Orazio Saraò e Scicolone propongono l’istituzione di un fondo di solidarietà con una previsione di 50 mila euro. Per quel che concerne i servizi chiedono che una somma sia messa in bilancio per la rete fognaria di via Guido a Santa Marina, anziché per la realizzazione di una rotatoria in piazza San Papino programmata invece dalla Amministrazione e l’inserimento di altri fondi (300 mila euro) per la rete fognaria di via San Cono. A favore degli anziani viene proposta una modifica al bilancio di circa 10 mila euro per favorire la realizzazione dei centri di aggregazione a Santa Marina e Grazia che non esistono più dopo l’alienazione dell’immobile nel primo caso e la fine della locazione nel secondo. Per quel che concerne l’ambiente invece si chiede “quale atto concreto di impegno a monitorare l’attività delle industrie”, di prevedere l’installazione di una centralina di monitoraggio dei fattori inquinanti, “da gestirsi previo stipula di protocollo d’intesa con l’Arpa di Messina. Considerato che il Comune non si trova nelle condizioni finanziarie che consentono l’acquisto di una rete completa di monitoraggio ambientale, è possibile affittare la centralina e dare così un chiaro segnale di voler conoscere le reali condizioni dell’ambiente al fine di tutelare la salute delle giovani generazioni e di imporre a chi inquina il pieno rispetto delle disposizioni di legge sulle immissioni”.
L’Ufficio Stampa Pubblicato da Vincenzo Lo Presti


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