Giardino letterario | Villa Vaccarino: presentato .il libro "Il patrimonio culturale di tutti, per tutti", a cura di Caterina Ingoglia, Edizioni Edipuglia.
Ha relazionato la stessa autrice.
Caterina Ingoglia, prof. Associato di Metodologie della ricerca architettonica, Dipartimento di Civiltà Antica e Moderna dell’Università di Messina.
Il volume raccoglie e amplia le riflessioni dell’incontro-confronto tenuto a Messina il 31 marzo 2017 tra specialisti attivi, a livello regionale e nazionale, in diversi settori (archeologia, storia dell’arte, antropologia, numismatica, museologia, comunicazione, economia della cultura, etc.), incentrato sul tema della tutela, della valorizzazione, della comunicazione e gestione, affrontando sia questioni di carattere metodologico generale sia casi specifici.
Presentare questo volume è dunque motivo di doppia soddisfazione. Il primo motivo è di merito. Questa raccolta presenta infatti ad un pubblico più largo di coloro che se ne sono direttamente e professionalmente occupati – e con un’attenzione e cura particolare verso coloro che ne sono i destinatari ideali
La decisa spinta alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, tale rivoluzione deve prendere piede e consolidarsi con politiche innovative, che si giovino anche delle migliori pratiche interne e internazionali, ed allargarsi nel suo impianto e nella sua presa. Deve dunque anche estendersi orizzontalmente e non solo approfondirsi verticalmente. Il tema dell’accessibilità è dunque proprio per questo intrinseco alla stessa forza e vitalità della valorizzazione portata avanti dalla politica, al suo stesso stato di salute, oltre che un fatto di civiltà in senso generale. è un asse centrale trasversale a tutte le politiche settoriali da portate avanti
Nella foto da sinistra :
- Salvatore Gueli, Direttore Parco Archeologico di Tindari;- Mirella Vinci, Soprintendente BB.CC. AA. di Messina - Caterina Ingoglia, Archeologa, docente UniMe - Salvo Presti, Ass.re BB.CC. di Milazzo.
Scriveva Gadamer, che “la cultura è l’unico bene che, quando viene distribuito, aumenta di valore”, è necessario infatti operare un definitivo cambio di paradigma, di prospettiva, che parta dall’idea fondamentale dell’Uguaglianza di tutti gli esseri umani, che non divida in categorie, ma renda ugualmente disponibili e accessibili a tutti la cultura, i contenuti, i luoghi, favorendo un maggiore scambio tra persone e culture, che può portare a un nuovo umanesimo, più ricco e aperto all’esterno e verso gli altri. è necessario porre effettivamente in atto il passaggio da qualcosa di “fatto a posta” a qualcosa “per tutti”: accessibilità, infatti, vuol dire in realtà più bellezza, più comodità, più autonomia, più ricchezza per tutti.
Del resto, l’accessibilità è oggi sempre più un indicatore dell’accoglienza e della sua qualità. Dando sostanza a quel diritto alla cultura che tutti a parole definiscono universale, ma su cui pochi poi lavorano per renderlo davvero tale. Per fortuna, accanto a molte ombre e ad un lungo e a tratti ancora faticoso percorso da fare, oggi si nota anche qualche luce. E, se ci volgiamo indietro, vediamo anche un pezzo di strada già percorso.