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Il convegno di San Filippo del Mela: UNIONI CIVILI = DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA? ( Aspettando la "Cirinnà)"

Prof M.Antonella Cocchiara

UNIONI CIVILI = DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA? 

Aspettando la "Cirinnà"

Si è svolto venerdì 2 ottobre 2015, organizzato dall 'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di San Filippo del Mela e dell'ArciGay Messina;  il dibattito pubblico sulle UNIONI CIVILI = DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA? 

Un importante tema di attualità che sta suscitano tanto interesse (oltre che accese polemiche) anche tra i filippesi: unioni civili e diritto all'uguaglianza, ovvero come pensare o ripensare la famiglia nel ventunesimo secolo. 

Nel tentativo di dare forma e ordine ad un argomento tanto delicato, si è scelto di affidare l'apertura del dibattito a quattro personalità di indubbia competenza ma provenienti da realtà ed esperienze diverse: 

Maria Antonella Cocchiara, Professore Ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche presso l'Università degli Studi di Messina; 

Monsignore  Santino Colosi (teologo), al centro Mariella Sottile,
Avvocato Civilista del Foro di Barcellona P.G.;
Mariella Sottile, Avvocato Civilista del Foro di Barcellona P.G.;
Rosario Duca, Presidente Provinciale dell'ArciGay Messina; 
Santino Colosi, Arciprete di Pozzo di Gotto
Coordinamento Ass. Gabriele Saporita, San Filippo Della Mela, Sicilia, Italy 
Un utile confronto su una questione importante, ed ha fatto bene l'amministrazione comunale del Comune filippese ad offrire i locali del Municipio.

Dott Pasquale Aliprandi (Sindaco S. Filippo del Mela)
Inoltre, il convegno ha fornito spunti di discussione ed uno strumento di base per i partecipanti e coloro che potrebbero trovarsi in dovere di valutare progetti di legislazione riguardanti la non-discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale
Da qualche tempo «La legge sulle unioni civili corre sempre il rischio di fermarsi», scrive Scalfarotto 
Lo stesso cita anche la norma sull’omofobia «ferma in Senato dal 19 settembre 2013, data della sua approvazione alla Camera - ed aggiunge - bisogna  «aprire un dibattito nel Paese che sottragga questo tema all’idea che si tratti della battaglia di una minoranza e lo restituisca alla dignità di una questione nazionale».
 Il mondo «si è mosso avanti con balzi da gigante: dal referendum irlandese alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, abbiamo appreso che i diritti dei gay – nel mondo occidentale – sono considerati a pieno titolo diritti umani. Che l’uguaglianza tra i cittadini è un valore universale. Che l’amore non può essere misurato a peso, perché l’amore è amore».

Anche la Congregazione per la dottrina della fede è interessata alla questione ed alle proposte di legge avanzate in varie parti del mondo in merito al problema della non-discriminazione delle persone omosessuali.
Rosario Duca, Presidente Provinciale dell'ArciGay Messina; 
Tutto sembra andare nella direzione giusta ? cioè offrire una accurata informazione sulla questione e alle considerazioni concernenti la "Risposta a legge e comportamenti per combattere la discriminazione delle persone omosessuali".
Recentemente, in diversi luoghi è stata proposta una legislazione che renderebbe illegale una discriminazione sulla base della tendenza sessuale. In alcune città le autorità municipali hanno reso accessibile un’edilizia pubblica, per altro riservata a famiglie, a coppie omosessuali (ed eterosessuali non sposate). Tali iniziative, anche laddove sembrano più dirette a offrire un sostegno a diritti civili fondamentali che con indulgenza nei confronti dell’attività o di uno stile di vita omosessuale, possono di fatto avere un impatto negativo sulla famiglia e sulla società.
Ad esempio, sono spesso implicati problemi come l’adozione di bambini, l’assunzione di insegnanti, la necessità di case da parte di autentiche famiglie, legittime preoccupazioni dei proprietari di case nel selezionare potenziali affittuari.
Giusy Marcellini del Movimento Donne "Il Pane e le Rose"
In Commissione Giustizia la Cirinnà è bloccata dall’ostruzionismo di Ncd e Forza Italia che hanno presentato migliaia di emendamenti, spesso pretestuosi, per bloccare il voto. «Pensavamo che in Commissione avremmo potuto fare una discussione sul merito, ma non si riesce – dice il senatore pd Sergio Lo Giudice –. È probabile che saremo costretti a portarla in aula senza che sia stata approvata dalla Commissione, cioè senza relatore. Significa che si presentano in Senato tutti i testi di legge allegati alla Cirinnà: toccherà poi all’aula battezzarne uno. 
Oltre al Pd a sostenere la Cirinnà al momento ci sono infatti alcuni parlamentari del gruppo misto, Sel e Movimento 5 Stelle, ma tutto dipenderà dalla discussione: «Lavorare in aula su un testo è il Far West – dice il senatore 5 Stelle Alberto Airola –. Se tolgono reversibilità della pensione e adozione del figlio del partner, noi non la votiamo più».
Avvocato Colosi
Il Pd vuole portare le unioni civili in aula al Senato il 14 ottobre, prima dell’approvazione della legge di stabilità, la vecchia finanziaria. Oggi la discussione del provvedimento (chiesta da Sel per lunedì prossimo) non è stata messa all’ordine del giorno, ma il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha intenzione di farlo subito dopo il voto della riforma costituzionale. «Sarà il 13, nella riunione dei capigruppo Zanda ha chiesto una riunione per quella sera in modo da calendarizzare il testo il giorno dopo» dice il senatore Pd Sergio Lo Giudice. L’obiettivo è colmare finalmente un ritardo di anni: già nel 2010 e nel 2014 la Corte costituzionale aveva sollecitato il Parlamento a garantire l’uguaglianza alle coppie gay, poi il 21 luglio la Corte europea di Strasburgo ha condannato l’Italia, stabilendo che la mancanza di un riconoscimento per le unioni tra persone dello stesso sesso viola i diritti umani, in particolare quello «al rispetto della propria vita privata e familiare» sancito dagli articoli 8 e 12 della Convenzione europea (che per il nostro Paese ha valore normativo).
Mai finora una proposta di legge sulle unioni tra persone dello stesso sesso era arrivata a questo punto della discussione, ma la cosiddetta Cirinnà (dal nome della relatrice del provvedimento) se pur sta provando a colmare un vuoto ormai intollerabile, presenta comunque molti elementi critici. Dal modello tedesco, che non è più così tedesco, al matrimonio nella Costituzione, alla step child adoption, ecco cinque cose da sapere per capire qual è la posta in gioco.
Dal convegno di ieri questo il messaggio:
La "tendenza sessuale" non costituisce una qualità paragonabile alla razza, all’origine etnica, ecc. rispetto alla non-discriminazione. Diversamente da queste, la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo e richiama una preoccupazione morale.
- Le persone omosessuali, in quanto persone umane, hanno gli stessi diritti di tutte le altre persone, incluso il diritto di non essere trattate in una maniera che offende la loro dignità personale 

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