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Milazzo - Storie sotto l'ombrellone



martedì 10 luglio 2012
Milazzo: Piante a Ponente, il Ctu deposita la perizia. Il Comune chiederà i danni
Comune di Milazzo – Ufficio stampa - comunicato del 10/07/2012 Il consulente tecnico del Tribunale civile di Barcellona ha depositato la perizia relativa all’appalto delle piante nella riviera di Ponente, oggetto di un contenzioso tra il Comune di Milazzo e la ditta “Dalla Monta Anna e Intesa Verde srl. Nella perizia si è proceduto all’accertamento dello stato dei luoghi, all’inadempimento da parte della ditta appaltatrice agli obblighi previsti dal contratto d’appalto stipulato nel dicembre 2007 relativo alla piantumazione delle palme e alla quantificazione dei danni subiti dal Comune di Milazzo anche per ripristinare lo stato dei luoghi.
A seguito delle inadempienze contrattuali della ditta – si legge ancora nella relazione del Consulente tecnico d’ufficio – “si è verificato un lento ma progressivo degrado delle opere a verde realizzate nel litorale di Ponente, che in parte risulta attribuibile anche ad atti vandalici e furti nonché a particolari condizioni meteorologiche”. Quindi la quantificazione del danno in euro 379.324,10. “Ora il quadro dovrebbe essere chiaro – afferma il sindaco Carmelo Pino – e dunque il nostro legale procederà nell’azione finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno. Contestualmente, visto che l’accertamento è completato, si potranno rimuovere le piante ammalorate che hanno danneggiato non poco l’immagine del nostro lungomare. Sin dal mio insediamento abbiamo tentato di risolvere con la ditta la questione ma tutto è stato vano.
L’ufficio stampa
____ Complessivamente resta desolante.lo spettacolo che si presenta sul lungomare di Ponente di Milazzo. e non solo per le piante morte
Completati i marciapiedi a bordo strada, e i parcheggi in zona Tono. ben poca cosa rispetto a quanto realizzato nell’adiacente comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si trova una funzionale pista ciclabile, panchine e palme, che rendono la zona ben più piacevole alla frequentazione, rispetto all’incuria del lungomare di Milazzo. E' ormai noto il contenzioso  a causa delle presunte infiltrazioni mafiose nella ditta, il Comune di Milazzo aveva rescisso il contratto. Ma il Tar di Catania, in una recentissima sentenza, ha accolto il ricorso della Encla, adesso Enco, che è di nuovo titolare del cantiere. La decisione del Tribunale è stata presa in quanto le infiltrazioni non sono mai state dimostrate, ed anzi il titolare della ditta ha denunciato i tentativi di estorsione quando i lavori erano ancora in corso. Contratto quindi da rispettare per entrambe le parti. Ma ora la Enco chiede il rimborso di mancati pagamenti.

Su tutta la questione, nonostante i recenti incontri   avvenuti  tra il rappresentante legale della Enco, avvocato Marcello Madonia, e il sindaco di Milazzo Carmelo Pino. I circa 5 milioni di euro che dovrebbero essere disponibili per il completamento dell’opera, potrebbero essere in parte utilizzati per risarcire la Enco dei danni. Questo impedirebbe quindi il proseguo dei lavori. Il sindaco prende tempo: “La sentenza del Tar ha reimmesso nel cantiere la ditta. Dobbiamo valutare cosa comporterà la ripresa dei lavori, verificando l'effettiva disponibilità del residuo di finanziamento concesso per la realizzazione dell'opera”.Ovviamente si spera in un accordo tra le parti ed in una rapida ripresa dei lavori, che dovevano essere completati nel 2008. Ad oggi il litorale è in stato di totale abbandono. Per non parlare della situazione alla piazzetta del Tono, storico luogo di ritrovo estivo ed uno dei luoghi più belli da visitare della città del Capo, con la caratteristica scogliera a picco sul mare. Una situazione che penalizza il paesaggio, gli abitanti e soprattutto lede il potenziale turistico della città.

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