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Milazzo - da il benvenuto alla carovana "A Ruora Libera"

Al via A Ruota Libera tappa 11 lunedi 16 luglio: Vibo Valentia-Milazzo: km 145 

http://20aruotalibera.blogspot.it/p/tappa-11.html

giovedì 12 luglio 2012 Quinta tappa: ABBADIA SAN SALVATORE - FORMELLO 160 Km Partenza alle 7.30 direzione Viterbo. Giordano inizia la 5^ tappa sfrecciando sulla discesa che da Abbadia San Salvatore porta in direzione di Viterbo, e "planando" come un aliante ai piedi del paesino di Acquapendente, consegna il testimone a Mauro. Da li Mauro inizia a percorrere il suo tratto di tappa attraversando le colline e arrivando a Bolsena. E' la volta di Mario che, con la solita grinta, affronta la lunghissima salita che porta a Montefiascone. Infine Mirko il quale, partito dalla discesa di Montafiascone, affronta il centro trafficato di Viterbo per poi raggiungere il luogo designato per il pranzo. Appena arrivati, mentre avvengono le routinarie operazioni di parcheggio dei mezzi (auto, camper e furgoni) in un momento di confusione due furgoni vengono in collisione e ad avere la peggio è il veicolo di Marco, che perde il cristallo posteriore. Ecco che si mobilita la squadra di assistenza rapida che assiste la staffetta. Nel giro di 4 ore circa si trova un demolitore, viene reperito l’intero portellone (anche se di colore diverso) ed, in men che non si dica, "A ruota Libera" può riprendere la marcia e raggiungere così Formello. In serata, ospiti della pro-loco, abbiamo cenato e festeggiato con i Formellesi ed il loro Sindaco, Sergio Celestini, che ringraziamo per la simpatia ed il sostegno. Domani tappa che partirà da Formello e con l'arrivo situato a Pomezia, attraversando ROMA. Sesta tappa: FORMELLO - POMEZIA 62 KM Finalmente una tappa corta che ci fa avvicinare al mare. Al mattino Mauro, Mario, Giordano e Mirko partono da Formello in direzione di Roma. Sono accompagnati da Luciano, ciclista della Polisportiva normodotato, e da Pino, un ciclista di Roma che si è offerto di accompagnarci fino alla sede del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) di Roma, dove ci riceve il presidente Luca Pancalli del CIP. Da Roma, per ovvi motivi di sicurezza degli atleti in handbike, si decide di attraversare la città a bordo dei veicoli fino a Ostia, dove si pranza e e ci si gode anche una rilassante pennichella. Ore 16.00: gli atleti ripartono di nuovo tutti e 4 insieme e si concedono un gelato sul lungo mare. Dopo la pausa percorrono qualche chilometro e si portano all'arrivo della tappa. L'arrivo è davvero commovente: gli atleti allineati tagliano il traguardo tenendosi per mano, attraversando la piazza centrale di Pomezia, accolti trionfalmente dalla cittadinanza e dalle autorità. Le campane che stanno suonando per festeggiare San Benedetto, patrono del paese, pare suonino per noi (e per noi è così…) ... un'emozione indescrivibile.... Grazie Pomezia !!! Conosciamo e salutiamo le autorità che ci hanno riservato una splendida accoglienza: i Sindaci di Pomezia, Enrico De Fusco, e di Ardea, Fulvio Bardi, il Presidente del Consiglio Paolo Ruffini, che ha contribuito cospicuamente alla riuscita della manifestazione e la Vice presidente di Buongiorno Legalità, Maricetta Turrito. Dopo un’abbondante cena veniamo ospitati per la notte nel Campus universitario, dove la nostra impareggiabile Pierina, aiutata da Camilla, allestisce una mega lavanderia grazie alla quale le divise degli atleti riacquistano la loro dignità… Appuntamento a domani, tappa Pomezia-Sessa Aurunca 170 km. L’addetto stampa Matilde Comensoli Pubblicato da mirco bressanelli a martedì 10 luglio 2012 Terza e Quarta giornata 8/9 luglio: S.GIOVANNI PERSICETO- SCANDICCI - ABBADIA S.SALVATORE 8 luglioGiornata molto dura. La palestra, pur essendo molto bella si è rilevata estremamente calda. Non avendo quindi la possibilità di riposare all’interno, qualcuno si è sistemato con una brandina nello spazio antistante, sotto gli alberi, e altri nello spazio posteriore accanto ad una piscina che si credeva annessa al centro. Eravamo convinti che la nostra “impresa” fosse stata sufficientemente pubblicizzata, per cui ci siamo addormentati, per la verità molto tardi, col sonno dei giusti. A causa di una carenza di comunicazione, allo scoccare della mezzanotte, è suonato un allarme, che dopo poco si è ripetuto. Svegliati tutti di soprassalto, siamo comunque riusciti a riaddormentarci dopo un po’ di tempo per essere risvegliati brutalmente dopo più di un’ora da alcuni vigilantes poco educati: pile puntate negli occhi ed interrogatori all’americana. Dopo un certo lasso di tempo sono arrivati pure i carabinieri … Il tutto è terminato alle 4 e ½ del mattino. Anche se si può parlare di un episodio tutto sommato divertente, non ha certo influito positivamente sul buon esito della giornata successiva!Le tappe si sono svolte in un clima, oltre che pesante per l’afa, anche molto teso. Il pranzo consumato sotto le verande dei camper sembrava aver rasserenato gli animi, ma, giunta la sera, il metaforico tappo della bottiglia, troppo sbattuta, è improvvisamente saltato. Sembrava addirittura che l’avventura fosse destinata a finire lì, appena cominciata.Stanchezza eccessiva? Caldo eccessivo? Troppa tensione? Mancanza di riposo adeguato? Tutto questo sì, sicuramente, ma non solo.L’enormità del lavoro che precede un evento del genere è veramente impressionante, soprattutto per gli organizzatori, così come è oneroso il carico di tensione ed ansia che lo precede. Ma ciò non rappresenta la parte più difficile. Il difficile viene con la quotidianità della convivenza fra persone accomunate, sì, da un ideale e da un obiettivo, ma diversissime tra loro per età, abitudini, mentalità e quant’altro.E’ risaputo che la stretta convivenza fra due persone, mettendo a nudo le piccole pecche e meschinità proprie di ogni individuo, ne altera seriamente il rapporto; Figuriamoci tra 25 soggetti !!E così, in un momento di particolare stress, basta un’inezia per provocare la guerra civile.Tutto questo però è necessario, anzi, indispensabile; Se davvero si vuole andare fino in fondo la catarsi è necessaria. L’esplosione dei contrasti ci costringe non solo a guardare il nostro prossimo (e in queste occasioni è davvero molto PROSSIMO…) ma a guardare dentro noi stessi con onestà e sincerità, valutando la portata delle nostre parole e delle nostre azioni.Dopo una tempesta il sole appare più caldo, l’aria più limpida e la natura più rigogliosa. Dopo un chiarimento collettivo, anche duro, i rapporti ne escono più autentici, si è più solidali e disponibili e si condivide appieno lo spirito di gruppo.Adesso SAPPIAMO che arriveremo a Palermo, al di là di qualsiasi problema e quando la missione sarà terminata torneremo a casa oltre che con la soddisfazione di aver portato a termine qualcosa di bello e di grande, con un prezioso bagaglio di esperienze personali e di rapporti umani, ed avremo costruito un granitico sodalizio.9 luglioTrascorsa la notte disseminati sulle brande in un cortile (speriamo tutti che sia stata questa la peggiore di tutto il viaggio) si parte per la destinazione finale di Abbadia S.Salvatore. Sì, oggi davvero il sole è più caldo (anzi forse lo è fin troppo!) ma gli animi appaiono ben disposti. Veniamo ora alla parte essenziale del nostro viaggio, quella sportiva.Ecco il resoconto della 4^ tappa fatto da Mauro. Scandicci Abbadia San Salvatore 153 km. Da Scandicci, attraversando parte della periferia di Firenze ,Mauro copre la distanza di 28 km. Il testimone passa a Giordano che, tra i falsopiani che portano verso Siena, percorre 25 km. E' la volta di Mario che affronta la salita più impegnativa (con tratti fino al 15% di pendenza!!!) raggiungendo Siena e dando il via a Mirko che, sempre scortato dai ciclisti locali, arriva alle porte di Monteroni D'Arbia.Abbondante pranzo a Monteroni d’Arbia con il Sindaco Iacopo Armanini nell’Agriturismo Suvignano, un casale del 1936, bene confiscato alla mafia nel ‘94. Solo nel 2007 è stata fatta la prima assegnazione di tutela giudiziaria.Tappa pomeridiana: Mauro e Giordano , appesantiti dal pranzo sostanzioso ma soprattutto inebriati dal vino di "Libera Terra" "Placido Rizzotto”, riprendono il testimone e sotto il sole cocente (fino a 40° C) si avviano in direzione di Abbadia San Salvatore. Percorsi 33 km attraverso le colline del Brunello di Montalcino arrivano a raggiungere i 70 km orari!!! Infine Mario e Mirko completano la tappa affrontando l'ultimo tratto quasi tutto in salita, con pendenze dell’8/9%. All'arrivo una buona parte della gente del paese ci ha riservato un'accoglienza calorosa e ci ha fatto dimenticare le fatiche della giornata. Un sentito grazie al Sindaco Lorenzo Avanzati e della popolazione, che, anche se decimata a causa della concomitanza del funerale di un giovane del posto, è stata estremamente solidale e partecipe. Ricca cena offerta presso una struttura alberghiera molto ben gestita da un prete 87enne, Don Francesco, dove ci accingiamo a passare anche la notte. Veramente una bellissima giornata, conclusa nel migliore dei modi. Arrivederci alla tappa successiva: Abbadia San Salvatore-Formello 160 Km.L’addetto stampa Matilde ComensoliPubblicato da mirco bressanelli
Terza tappa: da San Giovanni Persiceto a Scandicci Dopo la seconda tappa completamente pianeggiante (l'unica...) arriva la prova del fuoco col passaggio degli Appenini. Il caldo e l'arrivo in quota verso mezzogiorno han messo alla prova i ciclisti, ma la discesa si è rilevata il nostro punto forte! Purtroppo la serata si chiude con il previsto "abbandono" di una parte dei compagni di viaggio. Per vari impegni ci lasciano i ciclisti Davide, Giordano, Giuseppe e l'autista Vittorio. Poche parole ma un grosso e sentito ringraziamento per quanto han fatto ai pedali, ma non solo... Devono lasciare, o meglio interrompere momentaneamente, anche Alessandro, Emanuele e la guida Giuseppe che si ricongiungeranno in seguito per le ultime tappe. Da domani si torna quindi sulla strada con quattro handbike.Pubblicato da mirco bressanelli
sabato 7 luglio 2012 Seconda giornata: CASTIGLIONE - S.GIOVANNI IN PERSICETO La seconda giornata ci vede partire da Castiglione confortati da una buona dose di brasato gentilmente offerto dai nostri anfitrioni. La giornata è splendida e, dopo il temporale notturno, l’aria è fresca e piacevole. I nostri atleti possono così pedalare con un clima benigno. Partono Mauro e Alessandro in handbike accompagnati da Emanuele in tandem con il suo accompagnatore. Emanuele farà tutte le tappe della giornata. Dopo 20 km Giordano prende il posto di Alessandro, mentre Mauro continua. Nei 20 km seguenti Mirco prende il posto di Mauro e si aggrega a Giordano. Giunti a Concordia, accolti da Luciano della UISP, ci riposiamo e imbandiamo un banchetto all’ombra degli alberi del parco. Dopo la gradita pausa si riparte. La temperatura è purtroppo aumentata, così come l’umidità. Fra case distrutte o semidistrutte e case all’apparenza miracolosamente intatte, seguiamo i nostri atleti Mario ed ancora Mirco, sempre accompagnati da Emanuele e Giuseppe. Gli ultimi 35 km sono percorsi da tutti i ragazzi. Prima di giungere alla meta finale, c’è la prevista sosta nel campo dei terremotati di Bomporto, gestito dalla CISOM Ordine di Malta Italia. Non è stato possibile consegnare i giocattoli direttamente ai bambini, in quanto sono in uscita con un gruppo scout. Li consegniamo quindi al capo del campo, alla presenza dell’assessore allo sport. Dopo un piccolo rinfresco Roberta Bussolari, referente di Libera Emilia Romagna, ci accompagna a S.Giovanni Persiceto. Qui prendiamo possesso della palestra del centro sportivo dove passeremo tutti la notte. Quanto riusciremo a riposare … ve lo racconterò domani. Nel frattempo, come ogni sera, i nostri atleti vengono rimessi in sesto da un fisioterapista dell’AISM. Questa sera si tratta di Luca Stagno. Come li invidio !!! L’addetto stampa Matilde Comensoli Errata corrige: AIMS invece di AISM. Ci si scusa
Pubblicato da mirco bressanelli
Prima tappa:da Breno a Castiglione delle Stiviere Dopo notti insonni, soprattutto per gli organizzatori, finalmente si parte! Il ritrovo a Breno vede gli ultimi preparativi e le ultime messe a punto. Sono presenti alcuni sponsor, molti tra congiunti degli atleti e simpatizzanti, il Sindaco Farisoglio di Breno (sede della Polisportiva) con il Sindaco Domenighini di Malegno (sede di Libera Vallacamonica), vari rappresentanti della stampa locale e il Parroco di Breno, Don Franco Corbelli, che impartisce la sua benedizione all’impresa. Puntualmente, alle 10.00, la partenza, sotto quattro gocce di pioggia. Tutti gli atleti sulle hand bike, gli accompagnatori in bicicletta, camper e furgoni stipati di vettovaglie, carrozzelle, strumentazione varia, tutti con le mani sui clacson e le braccia fuori dai finestrini per salutare i passanti incuriositi e sorridenti. Prima tappa a Darfo dove il Sindaco Mondini pronuncia poche ma sentite parole a supporto dell’iniziativa. Seconda tappa a Pisogne, giusto il tempo di consumare un piccolo rinfresco e VIA alla volta di Brescia, dove gli atleti ed una delegazione di partecipanti si ritrovano in piazza della Loggia per incontrare gli amici di Libera di Brescia, ma soprattutto Manlio Milani, il Presidente dell’associazione Familiari Vittime Piazza della Loggia. Milani esprime la vicinanza agli obiettivi di Libera e trova che lo spirito della staffetta A Ruota Libera rispecchi la tenacia con la quale i suoi associati hanno sempre reagito all’indomani dell’ennesima sentenza negativa, come oggi. Esprime il desiderio che veramente la nostra missione sia quella di gettare un ponte ideale che attraversi l’Italia per portare quel messaggio che discende da Falcone e Borsellino (definito pantheon storico), di continua resurrezione dopo ogni sconfitta. Dopo il consueto scambio di magliette e la deposizione di un bouquet fiorito alle vittime di Piazza della Loggia, salutati gli amici, si riparte verso Castiglione delle Stiviere. Qui siamo ricevuti con tutti gli onori ed ospitati nella sede della formazione per la giustizia minorile. Una splendida villa del ‘700 che fu donata all’allora Ministero di Grazia e Giustizia da Brescianelli, con la clausola che fosse utilizzata nell’interesse di minori con problemi, appunto, verso la giustizia. Nacque così questo centro formativo (uno dei tre in Italia) dove continuamente si tengono corsi rivolti a magistrati, assistenti sociali, guardie penitenziarie, e tutti coloro che hanno a che fare con i minori, sotto l’aspetto penale. Un’altra piacevole nota: oggi, 6 luglio, in concomitanza con la prima tappa di A ruota libera, nasce la sezione di Libera di Castiglione delle Stiviere ed avremo il piacere di ascoltare il “padre” di Libera, Don Ciotti. Il prossimo appuntamento è per domani sera per raccontarvi lo svolgimento della seconda tappa e mostrare qualche immagine dei nostri ragazzi. Buona notte a tutti. L’addetto stampa Matilde Comensoli I commenti sono liberi e non moderati. La responsabilità del contenuto è dell'autore del commento stesso.

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