Al Palabiliardo Milazzo di Via Acqueviole. il “Trinacria Cup”.
Dopo il successo quarta edizone di “Trinacria Cup” , ritorna presso la Sala Palabiliardo di Milazzo, nuovo appuntamento con campioni del mondo del biliardo per una sfida , dal 26/31 agosto 2025.
Gli organizzatori puntano a confermare , come per la precdente
edizioni, i 160 atleti tra cui i migliori d’Italia provenienti da numerose e non solo dalla Capitale , atleti di ogni categoria, che metteranno alla prova le loro prestazioni con le migliori stecche reduci dai recenti prove della Federazione Italiana Biliardo Sportivo.
L’evento potrà essere seguito in diretta su YouTube sul canale Palabiliardo Milazzo.
Si attendono i campioni italiani della specialità tra cui Daniele Corrieri , Gaetano Gasbarro per la serie A, Giampiero Petrassi per la serie B e Giuseppe Pagliazzo per la serie C.
Anche Alessamdro Torrenti (nella foto) vincitore della scorse adizione . Mentre gli atleti Andrea Calogero e Fabio Belfiore fanno rispettivamente primo e secondo nella categoria Bibbia
Il termine "Bibbia del biliardo" non è un riferimento a un testo biblico, ma piuttosto un'espressione colloquiale per indicare un manuale o una guida dettagliata che spiega le regole, le tecniche e le strategie del gioco del biliardo e tecniche di giocatori che studiano il biliardo a 360 gradi
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l'Associazione sportiva Biliardo Milazzo aderisce alla Federazione Italiana Biliardo Sportivo riconosciuta dal CONI da anni impegnata nell'attibità federale , ricentemente è giunta a al tanto atteso epilogo stagionale.Finali del campionato italiano specialità 8-15 che si sono tenuti a Roma dal 06 al 09 di giugno 2025 con 7 atleti ritagliandosi il ruolo di protagonisti
Mentre per la categoria nazionali a difendere i nostri colori le speranze sono per Peppe Pace e Sebastiano Mazzeo. Per la categoria serie A c'è sarà Amos Ragusa. Categoria B Marco Sgrò e Francesco Bartuccio. Infine Simone Pino e Giuseppe Pagliazzo per la categoria serie C.
Il biliardo, meno comunemente bigliardo,è un gioco di origini molto antiche, che oggi è corretto definire disciplina sportiva a tutti gli effetti con l'organizzazione di tornei internazionali e campionati del mondo per singola specialità.
Il gioco è svolto in un campo rettangolare circondato da sponde e la cui superficie è ricoperta da un caratteristico panno morbido. Si gioca utilizzando delle bocce sferiche dette bilie o biglie. Le bilie sono mosse tramite l'uso di un'asta denominata stecca ed hanno tutte lo stesso peso compreso tra i 210 grammi e 215 (in una partita ufficiale le palline devono essere pesate nella stessa maniera con lo stesso peso)[1], oppure sono lanciate con le mani (nella variante chiamata boccette).
Le origini di un gioco imperniato sullo scivolamento controllato di biglie sferiche su un piano liscio e orizzontale sono da taluni individuate in giochi della remota antichità, sebbene per trovare buone rassomiglianze col gioco attuale si debba attendere il XV secolo, quando in Francia comincia a diffondersi un tipo di tavolo (derivato da quello per il gioco del Bagatelle) adatto per un gioco assai simile a quello chiamato carambola.
La diffusione continentale fu alquanto rapida, e parallelamente in Inghilterra (dove presumibilmente erano giunte notizie sulle proporzioni dei tavoli, ma non sulle misure) si cominciò a lavorare su tavoli molto grandi, che poi avrebbero ospitato il gioco dello snooker.Curiosamente, il gioco ebbe pronto successo tanto fra le classi elevate che fra quelle popolari. Ad esempio, mentre la specialità di gioco all'italiana a cinque birilli fu praticato nelle corti aristocratiche, specialmente presso i Borbone, la specialità denominata goriziana, come l'etimo suggerisce, nacque in zone di contado e fu subito gioco di popolo. Anche tra le gerarchie ecclesiastiche non mancarono appassionati, visto che, ad esempio, il Legato Pontificio di Forlì, negli anni Venti dell'Ottocento, si fece appositamente costruire un biliardo da un artigiano locale.
Il gioco ebbe largo seguito anche nel continente americano, dove nacquero nel primo Novecento, anche grazie alle possibilità tecnologiche, le biglie colorate e numerate. Queste biglie generarono varianti di gioco molto diverse (le principali sono circa una dozzina), tutte riferite a tavoli con buche allargate. Per questa ragione i tavoli con buche allargate sono anche detti "a buche americane".
Il tavolo da biliardo è un rettangolo generalmente in proporzione 2x1, cioè il cui lato lungo misura il doppio della lunghezza del lato corto, ma vi sono anche eccezioni.[3]
Le buche, per i tavoli che ne sono provvisti, sono in numero di 6: quattro agli angoli e due al centro delle sponde lunghe. Tuttavia esistono dei modelli degli antichi tavoli a buche strette che hanno solo quattro buche agli angoli.
Il piano di gioco è costituito da grosse lastre di ardesia (il materiale di cui sono costituite anche le comuni lavagne scolastiche). La superficie del piano di gioco e delle sponde è costituita da un morbido panno, solitamente verde. Oltre a dover essere perfettamente in bolla (cioè perfettamente orizzontale) e pulito, il tavolo deve avere le sponde di un'elasticità ottimale, tale da:
1) restituire nel tiro "pulito" (cioè privo di effetti) un angolo di uscita perfettamente simmetrico all'angolo di entrata (intendendosi per entrata e uscita le traiettorie con cui la palla colpisce la sponda e con cui ne viene respinta), anche se, nella reale pratica, il rimbalzo sulla sponda, dovendo obbedire alle leggi della fisica, non sarà mai perfettamente simmetrico, ma l'angolo d'uscita sarà sempre un po' più aperto di quello d'entrata, apertura che aumenterà proporzionalmente all'aumento (allargamento) dell'angolo d'entrata, e
2) "reggere" gli effetti, ovvero le sponde devono produrre una traiettoria di uscita conforme all'incremento di rotazione assiale conferito alla palla.
Le dimensioni possono variare di molto, a seconda delle locali tradizioni e consuetudini. Il più grande è il tavolo inglese per lo snooker.
Nella produzione moderna, a partire dalla fine degli anni sessanta, il tavolo è talvolta riscaldato elettricamente allo scopo di mitigare l'umidità e diminuire l'attrito del panno. Ciò consente traiettorie regolari e una maggiore percorrenza delle biglie.
Il panno che ricopre il piano e le sponde è generalmente di colore verde, ma sono diffusi nel mondo tavoli con panno blu o rosso. Anche il panno può influire sulla scorrevolezza e traiettoria delle biglie. Le competizioni ufficiali si giocano sempre su biliardi con panno nuovo.
Si distinguono tre tipi principali di tavolo:
È il biliardo tradizionale italiano, dove vengono giocate le specialità italiane biliardo italiano. Le dimensioni sono 284cm per l'uso a stecca e fra 260 e 270cm per le boccette. Le buche sono dotate di un'apertura esterna, generalmente in metallo, che si apre quando la biglia vi cade in modo da consentirne l'estrazione. I lumi delle buche sono protetti da maschere di plastica per evitare che le bilie si scalfiscano.